Nuovi spazi tra arte e cibo a New York. Dal ristorante di Sotheby’s alla rinascita di FOOD

Il nuovo quartier generale di Sotheby’s al Breuer Building ospiterà anche un ristorante di alta cucina. Ma non è l’unica occasione di connessione tra arte e ristorazione in città, dove presto riaprirà, in nuova forma, l’esperimento proposto negli Anni Settanta da Gordon Matta-Clark

Si concretizzerà il prossimo autunno il trasferimento di Sotheby’s al Breuer Building, acquistato nel 2023 dal Whitney Museum per farne il nuovo quartier generale newyorkese del gruppo. Al lavoro sul progetto di trasformazione dello storico edificio brutalista realizzato da Marcel Breuer nel 1966 c’è lo studio Herzog & De Meuron, chiamato a rispettare le specificità di un’architettura riconosciuta tra le più significative dell’Upper East Side Historic District. All’interno dell’edificio, però, gli spazi saranno ripensati in funzione delle attività della casa d’aste, che nel nuovo flagship ospiterà, oltre alle saleroom, anche gallerie e sale espositive, con l’intento di coinvolgere un pubblico eterogeneo e garantire la fruizione di un sito iconico della città. 

Un ristorante di alta cucina nel nuovo quartier generale di Sotheby’s a New York

In tal senso deve leggersi il progetto di ristorazione che Sotheby’s porterà al Breuer Building, in collaborazione con l’hospitality group e studio di design Roman e Williams, che a New York già è proprietario del ristorante La Mercerie a Soho.
Al 945 di Madison Avenue, il nuovo sodalizio darà vita a un progetto votato all’alta ristorazione, di cui ancora trapelano pochi dettagli. Al piano strada dell’edificio, il ristorante occuperà gli spazi che furono del Flora Bar, insegna gestita da Thomas Carter e Ignacio Mattos per il museo The Met Breuer, nella precedente vita del Breuer Building.  

Manuela, Huaser & Wirth, New York
Manuela, Huaser & Wirth, New York

Manuela, il ristorante di Hauser & Wirth a Soho

Del resto, la connessione tra mondo dell’arte e alta ristorazione, a New York, sembra aver trovato nuovo slancio nell’ultimo anno. Si veda il Bar Clemente, cocktail bar firmato da Francesco Clemente in collaborazione con lo chef Daniel Humm, operativo dall’autunno 2024 nel contesto del pluripremiato ristorante Eleven Madison Park. Manuela, inaugurato la scorsa estate, è invece il ristorante che Iwan e Manuela Wirth hanno aperto a Soho come primo avamposto newyorkese del progetto di ospitalità Artfarm, costola del principale business della coppia che si identifica nel megabrand Hauser & Wirth. La galleria fondata nel 1992 a Zurigo da Iwan e Manuela Wirth con Ursula Hauser (a loro si è aggiunto nel 2000 il socio e co-presidente Marc Payot), oggi potenza del mercato dell’arte che presidia con diverse sedi internazionali, ha infatti sempre coltivato un legame profondo con il settore dell’ospitalità, concepito come palcoscenico ulteriore per rappresentare l’arte e la creatività. Prova ne è il format del Roth Bar, presentato per la prima volta nel 1997 nella galleria di Zurigo e recentemente riattivato nella campagna inglese, negli spazi che furono della Durslade Farm, dal 2014 ulteriore sede di Hauser & Wirth. E anche il nuovo ristorante di Soho si propone al contempo come rifugio gastronomico e galleria d’arte, tra installazioni, dipinti e stampe, oggetti di design. 

Food, il ristorante sperimentale di Gordon Matta-Clark a New York
Food, il ristorante sperimentale di Gordon Matta-Clark a New York

La rinascita di Food, tra arte e ristorazione

Nella scelta dello spazio ideale per portare il progetto in città ha pesato tra l’altro la storia del distretto di Soho, dove negli Anni Settanta inaugurava FOOD, il ristorante ideato dagli artisti Carol Goodden, Tina Girouard e Gordon Matta-Clark, che rapidamente divenne punto di riferimento per la comunità artistica newyorkese. L’esperimento, che prevedeva un’intensa programmazione di eventi e il coinvolgimento diretto in cucina di alcuni dei protagonisti delle scena artistica del tempo, da Robert Rauschenberg a Donald Judd, si è protratto fino alla metà degli Anni Settanta nella sua forma originale, restando poi operativo fino agli Anni Ottanta seppur senza la spinta avanguardistica che l’aveva animato.
Ma il progetto è in procinto di rinascere in uno spazio di Chinatown (al civico 89 di Canal Street, in un ex diner) per iniziativa dell’artista Lucien Smith, con la benedizione degli eredi di Matta-Clark, e l’intento di sostenere gli artisti attraverso nuove opportunità di lavoro e l’organizzazione di eventi che rilancino l’area come centro artistico. Smith, che ha anche fondato l’organizzazione no-profit Serving the People per supportare la comunità artistica, farà rivivere FOOD a partire da materiali d’archivio relativi al ristorante (inclusi filmati, fotografie e menu sopravvissuti). Il ristorante aprirà nell’ottobre 2025, proponendo un evento inaugurale ispirato alla mostra con barbecue proposta da Matta-Clark nel 1971 sul ponte di Brooklyn. E già è prevista la possibilità di esportare il format in altre città: Londra, Milano e Parigi.

Livia Montagnoli

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