La mostra su Bruno Munari a New York

La Grande Mela “scopre” i libri per bambini e ragazzi realizzati da Bruno Munari, rendendo omaggio al grande designer con la mostra che gli dedica il Center for Italian Modern Art

Titoli divertenti e fantasiosi, disegni semplici quanto efficaci, giochi di parole e stimolazioni sensoriali. Sono alcuni degli ingredienti che hanno reso inconfondibili i libri per bambini e ragazzi di Bruno Munari (Milano, 1907 – 1998), genio poliedrico che dedicò un’importante parte della propria carriera alla didattica e alla letteratura per i più giovani. Generazioni di italiani sono cresciute con le sue invenzioni di immagini e parole, ma dall’altro lato dell’oceano questa parte del suo lavoro è stata per anni trascurata. A lui e a questo particolare capitolo della sua esplosiva creatività il Center for Italian Modern Art di New York dedica la mostra, in corso fino al 14 gennaio, Bruno Munari: The Child Within, che esplora il lavoro del designer italiano, icona del XX secolo, attraverso la lente dei suoi innovativi libri per ragazzi.
Ricchi di sperimentazioni che esplorano le possibilità del mezzo in tutte le sue espressioni, giocando con la carta e con la luce, creando tagli e trasparenze, questi libri contengono tutta la magia del lavoro di Munari. Curata da Steven Guarnaccia, docente alla Parsons School of Design e autore e illustratore di libri per adulti e bambini incentrati su disegno e cultura, la mostra raccoglie circa 130 libri, oggetti e opere d’arte provenienti da archivi, musei, gallerie e collezioni private. “Nei suoi libri per bambini si ritrovano tanti elementi del suo lavoro in altri ambiti” ‒ ha spiegato il curatore ‒ “e il suo stile sempre giocoso in questa produzione sembra raggiungere l’apice, si vede che si divertiva nel creare questi libri“.

Bruno Munari, Le macchine di Munari, 1942

Bruno Munari, Le macchine di Munari, 1942

I LIBRI PER BAMBINI E RAGAZZI DI MUNARI

Ed è vero che qui si ritrovano molte delle sue idee più brillanti, in un formato per forza di cose semplice e immediato. Interessato da sempre al potenziale comunicativo di forme, materiali e colori, Munari sembra cercare un linguaggio che vada oltre le parole. E quale modo migliore per esplorarlo che quello di rivolgersi ai bambini che, prima di imparare a leggere e addirittura parlare, fanno esperienza del mondo proprio attraverso forme, colori e materiali.
In questi volumi, Munari esplora nuove forme di comunicazione e sperimenta innovative idee sulla didattica e l’apprendimento. È il caso dei suoi Libri illeggibili, così definiti perché sono da leggere con un’intelligenza diversa da quella che ci consente di decodificare la scrittura, un’intelligenza che è, appunto, quella dei bambini. Nei suoi libri Munari si divertiva a utilizzare materiali non convenzionalmente appartenenti al mondo dei libri, tra cui metallo, filo, plastica, tessuti e oggetti di recupero. La stessa ricchezza e libertà la si trova nell’uso delle parole e nella costruzione delle storie, che non si piegano alla logica del reale, ma che stimolano un’interpretazione del quotidiano fatta di sorprese e associazioni inattese. Molti dei volumi in mostra sono stati offerti in prestito da Corraini Edizioni, principale editore dei libri di Bruno Munari che proprio di recente ha cominciato a ristampare alcuni dei testi più iconici. In questo caso, l’editore è anche co-organizzatore della mostra. Altri volumi vengono dalla biblioteca dell’Istituto Italiano di Cultura di New York che ha patrocinato la mostra.

Bruno Munari, Il venditore di animali, 1945

Bruno Munari, Il venditore di animali, 1945

MUNARI IN MOSTRA A NEW YORK

I libri sono il cuore di questa esposizione che però riesce anche a offrire una panoramica sul lavoro di Munari, sul suo pensiero e sul suo approccio multidisciplinare. Così, negli ambienti del loft di Soho che è casa del CIMA, il visitatore si trova a esplorare disegni, collage e modelli di fantasiose invenzioni, come le sue Macchine inutili o le Ricostruzioni teoriche di un oggetto immaginario o ancora le Sculture da viaggio. In mostra ci sono anche alcuni dei suoi più famosi oggetti di design, come la Fontana a ruota, la Forchetta parlante e il set da scrivania Canarie. Una parte dello spazio espositivo è dedicata alla ricostruzione di Abitacolo (1971), una cameretta per bambini modulare e multifunzionale che Munari disegnò con l’idea di creare un ambiente tutto da esplorare, da vivere e da giocare e che era il sogno di tanti italiani nati negli Anni Settanta. Accanto alla struttura metallica è in mostra Falkland 165 Floor (1964), la lampada prodotta da Artemide che porta la firma del grande creativo e che è ancora uno degli oggetti più iconici del marchio di lampade. Nello stesso ambiente è in mostra anche un Fossile del 2000, fatto di valvole termostatiche, componenti elettronici e materiali metallici.
La mostra racconta e mette in dialogo le diverse espressioni dell’incontenibile e sempre ingegnosa creatività di Bruno Munari, evidenziando come la sua pratica fosse il risultato di una concezione multidisciplinare e funzionale dell’arte e del design, libera da vuoti intellettualismi e intrisa di quotidianità. L’obiettivo, dicono al CIMA, non è solo quello di far conoscere negli Stati Uniti una parte importante del lavoro del creativo italiano, bensì anche quello di stimolare una conversazione tra artisti e designer di discipline e contesti culturali diversi per reinventare o riscoprire un linguaggio in grado di parlare ai bambini di tutto il mondo.

Maurita Cardone

New York // fino al 14 gennaio 2022
Bruno Munari: The Child Within
CIMA
421 Broome Street
https://www.italianmodernart.org/

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Maurita Cardone

Maurita Cardone

Giornalista freelance, abruzzese di nascita e di carattere, eterna esploratrice, scrivo per passione e compulsione da quando ho memoria di me. Ho lavorato per Il Tempo, Il Sole 24 Ore, La Nuova Ecologia, QualEnergia, L'Indro. Dal 2011 New York è…

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