Cosa si cela dietro “Portrait of a Girl” di Amedeo Modigliani? La scoperta della Tate

Recenti studi ai raggi X sulla tela “Portrait of a Girl” di Amedeo Modigliani hanno portato ad una scoperta davvero eccezionale… Ecco i dettagli

È il destino di tutti i grandi artisti: disprezzati ed incompresi in vita e amati e osannati dopo la morte. Anche per Amedeo Modigliani (Livorno, 1884 – Parigi, 1920) non ci sono state grandi eccezioni. Toscano di nascita e francese di adozione, Modigliani fu un artista tormentato, e la sua vita turbolenta ha affascinato e continua ad affascinare studiosi, critici e pubblico. E proprio in questi giorni, una scoperta della Tate Modern di Londra incrementa ulteriormente il mistero che si cela dietro ai ritratti realizzati dal pittore durante la sua carriera…

LA SCOPERTA DELLA TATE

Di recente la Tate ha dichiarato di aver trovato, durante ricerche condotte ai raggi X, una misteriosa figura femminile celarsi al di sotto dello strato di pittura di Portrait of a Girl (1917). Impossibile scoprirne l’identità, però è stata proposta un’ipotesi originale e anche affascinante: potrebbe trattarsi della giovane amante e musa di Modigliani, Beatrice Hastings, con la quale il pittore chiuse una turbolenta e passionale storia d’amore nel 1916, ovvero un anno prima della realizzazione del ritratto. “È un’ipotesi, ma penso che sia piuttosto affascinate”, ha dichiarato al The Guardian Nancy Ireson, curatrice d’arte internazionale alla Tate. “È interessante pensare che Modigliani abbia potuto dipingere la sua ex amante. In caso di tela rielaborata, è quasi impossibile riuscire a leggere l’immagine sottostante. Riuscire a leggere la figura che si nasconde dietro è eccitante”.

Amedeo Modigliani

Amedeo Modigliani, Portrait of a Girl, 1917, Tate Image ph Tate

GRANDE MOSTRA DI MODIGLIANI ALLA TATE

Proprio lo scorso novembre, la Tate ha inaugurato una grande retrospettiva – la più grande mai realizzata nel Regno Unito – su Amedeo Modigliani, a cura di Nancy Ireson, Simonetta Fratelli ed Emma Lewis. Più di cento opere – tra sculture e quadri – ripercorrono la vita dell’artista con un particolare focus sulla produzione di nudi. Proprio quelli che nel 1917 furono esposti alla galleria di Berthe Weill e censurati perché considerati “indecenti”, come i celebri Nude del 1917 e Reclining Nude del 1919. Inoltre, come ci ha raccontato Valentina Tanni, è stata avviata una collaborazione tra la Tate e la HTC Vive per la realizzazione dell’ultimo studio parigino di Modigliani, sfruttando la moderna tecnica della realtà virtuale. Il progetto, conosciuto come The Ochre Atelier, sarà fruibile grazie ai visori posizionati al centro della mostra che permetteranno al visitatore di entrare nell’atelier dell’artista.

LO SCANDALO DI PALAZZO DUCALE A GENOVA

Se Modigliani ebbe una vita turbolenta, non c’è dubbio che anche dopo la morte il pittore continui a sollevare polemiche e polveroni. Passata alla storia la burla delle “teste false di Modì” realizzate e gettate nel Fosso reale di Livorno nel 1984 da un gruppo di ragazzi toscani, l’anno scorso ha catturato l’attenzione dei media nazionali e internazionali la vicenda dei presunti falsi di Modigliani esposti in occasione della grande retrospettiva al Palazzo Ducale a Genova. Come vi abbiamo già raccontato, tutto è partito dalla denuncia del collezionista Carlo Pepi che in un post pubblico su Facebook metteva in dubbio l’autenticità delle opere esposte. La denuncia ha comportato l’apertura di un’inchiesta, la chiusura anticipata della mostra, tre indagati e infine l’obbligo di risarcimento dei poveri visitatori beffati.

– Valentina Poli

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Valentina Poli

Valentina Poli

Nata a Venezia, laureata in Conservazione e Gestione dei Beni e delle Attività Culturali presso l'Università Ca' Foscari di Venezia, ha frequentato il Master of Art presso la LUISS a Roma. Da sempre amante dell'arte ha maturato più esperienze nel…

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