L’eutanasia spiegata con un video di Shortology

Cos'è l'eutanasia? Perché un referendum sul fine vita? In meno di un minuto Shortology cerca di rispondere a queste domande in maniera semplice, chiara e diretta grazie ad un video che promuove il Referendum Eutanasia Legale

Come affrontare un tema così delicato come l’eutanasia senza risultare superficiali o al contrario pietosi? Ci ha provato Shortology, che ha aderito alla grande mobilitazione nazionale (7-12 settembre) per la raccolta delle firme sul Referendum Eutanasia Legale.

Il corto di Shortology

In un breve corto animato, nello stile dall’inconfondibile grafica, si vedono le sofferenze di un malato costretto a letto, tradotte in una tempesta di dolore, tra lampi, tuoni e pioggia battente. A nulla valgono le cure, le attenzioni e gli sforzi di chi lo circonda, fino a quando non si eleva lo spirito del paziente che “stacca la spina”. Il suo cuore smette così di battere, e finalmente torna il sereno.

Con un linguaggio sintetico, semplice ed efficace, privo di inutili e ridondanti fronzoli, l’agenzia milanese di design e advertising H57 lancia così attraverso la sua pagina social l’appello: “Se non avete ancora messo la vostra firma, è arrivato il momento di farlo. #LiberiFinoAllaFine #EutanasiaLegale“.

Il Referendum Eutanasia Legale

La raccolta firme per il Referendum Eutanasia Legale ha già superato le 850.000 firme, sufficienti per considerare sicuro il risultato delle 500.000 firme minime necessarie per poter indire il referendum. Ma la raccolta di adesioni prosegue, ai tavoli e online, fino al 30 settembre, con un duplice obiettivo: consentire di firmare a chi non è ancora riuscito a farlo e offrire informazioni sui diritti alla fine della vita ed eventualmente compilare il testamento biologico. Esiste inoltre il “Numero Bianco”, un infoline che risponde al numero gratuito 06 9931 3409.

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Roberta Pisa

Roberta Pisa

Vive a Roma dove si è laureata in Scienze politiche e Relazioni internazionali. Da sempre si occupa di cultura e comunicazione digitale. Dal 2015 è pubblicista e per Artribune segue le attività social.

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