Tra mobili danzanti e specchi deformanti. Oggetti dal Salone del Mobile

Come avrete notato, è una settimana che giriamo il Salone del Mobile del Milano per raccontarvi in presa diretta cosa succede a ogni capo della città. Qui trovate una piccola selezione di oggetti notevoli che abbiamo scovato per voi.

Lina Bo Bardi – Bardi’s Bowl Chair
Non c’è prodotto più difficile di una riedizione di un grande classico, in particolar modo quando l’oggetto non è mai stato industrializzato e ci si può confrontare solo con i disegni dell’autore. È mirabile il risultato ottenuto da Spotti Milano con la Bowl Chair (1951) dell’architetto italo-brasiliano Lina Bo Bardi. La seduta semisferica è semplice nelle linee e funzionale, potendo essere orientata in posizioni diverse. Distribuita da Arper, la Bardi’s Bowl Chair è prodotta in serie limitata di 500 pezzi. La gamma di colori vivaci non fa che avvicinare ancora di più un prodotto già estremamente contemporaneo.
www.spotti.com

Lanzavecchia+Wai - Rockers - photo Serena Eller

Lanzavecchia+Wai – Rockers – photo Serena Eller

Lanzavecchia+Wai – Rockers
Chi non ha mai provato l’irrefrenabile desiderio di salire su un’altalena o dondolarsi su un cavallo in legno, anche da adulto? Chi ha detto che i giochi devono essere fatti solo per i bambini? Il giovane duo italo-malese Lanzavecchia+Wai ha ideato una coppia di Rockers, giochi per adulti di tutte le età. Una comoda panca in lastra di ferro calandrata, tolti gli appositi fermi diventa una pratica sella su cui lasciarsi dondolare da soli o in coppia. Il divertente progetto è stato commissionato dalla gallerista Claudia Pignatale di Secondome.
www.secondome.eu

Hironori Tsukue - Swingy

Hironori Tsukue – Swingy

Hironori Tsukue – Swingy
Il leggero dondolio su una seduta non sarà più visto come un ludico passatempo. Il designer giapponese Hironori Tsukue ha messo a punto una nuova tipologia di sedia-sgabello che si basa sul funzionamento delle Balance Ball che aiutano a trovare la corretta posizione del corpo tramite piccoli movimenti per rimanere in equilibrio. Swingy, l’autoproduzione di Tsukue, vuole diminuire lo stress che il corpo accumula durante una lunga giornata lavorativa. Sarà presentata in via Savona 52 da Source, festival fiorentino di design autoprodotto che annuncia la sua prossima edizione settembrina.
www.tsukue.se

Federico Angi - Plissé - photo Francesca Ferrari

Federico Angi – Plissé – photo Francesca Ferrari

Federico Angi – Plissé
Narciso si innamorò del proprio riflesso sulla superficie di un ruscello, nonostante non fosse un’immagine fedele alla realtà, dato il movimento dell’acqua. Ma chi sostiene che gli specchi debbano riflettere una figura perfettamente conforme? Plissé, specchio disegnato da Federico Angi per Atipico, è composto da una lastra in ottone, tagliata e piegata a laser, che rimanda un’immagine spezzata, non lineare. Una nuova percezione della figura, per osservare la realtà in maniera differente.
www.atipiconline.it

Ctrlzak - Walking Legs

Ctrlzak – Walking Legs

Ctrlzak – Walking Legs
Ne La notte dei morti viventi di Romero, i defunti prendono vita e si trasformano in “walking dead”, morti che camminano. Nelle notti del Fuori Salone potrebbero essere i mobili a camminare al vostro fianco. Il progetto del poliedrico duo CtrlZak, composto da Katia Meneghini e Thanos Zakopoulos, si basa proprio sul ridare vita alle gambe tornite dei vecchi mobili in legno, che abbandonano il complemento di arredo per diventare bastoni. Gli stessi designer andranno in giro per la design week accompagnati dai loro stick: prestate quindi attenzione al rumore sordo di una walking leg
www.ctrlzak.com

Alessandro Zambelli - Wire

Alessandro Zambelli – Wire

Alessandro Zambelli – Wire
La sintonia fra imprenditore e designer è diventata, nel corso degli anni, cosa rara. Forse per questo i pochi esempi di armonia progettuale sono ancora più preziosi. Lo conferma la coppia Zambelli – Seletti, che dal 2006 collabora senza sbagliare un solo prodotto. Basti pensare a collezioni come Estetico Quotidiano, Palace o Wire, serie di armadietti contenitori presenti presso le prestigiose sale dello spazio Rossana Orlandi. Strizzando l’occhio allo stile rétro, Wire è una linea contemporanea che mantiene un equilibro classico grazie al dettaglio della chiave/maniglia e ai fili in ottone che ne creano il decoro.
www.seletti.it

Massimiliano Arnone - Frangetta

Massimiliano Arnone – Frangetta

Massimiliano Arnone – Frangetta
Alcuni oggetti contengono ricordi ancestrali, come gli schizzi dei bambini che, nella loro ingenuità, hanno un’estrema capacità di sintesi stilistica. Il tavolo Frangetta di Massimiliano Arnone, architetto e designer toscano, riporta alla mente i disegni di un Sole dai raggi fitti e irregolari. Il piano tondo in legno ha incisioni radiali di diverse profondità che, superando la soglia dell’estetico, possono diventare funzionali e fungere – perché no? – anche da portariviste. I progetti di Arnone saranno visibili presso la mostra collettiva DIN – Design In curata da Promote Design in Zona Ventura-Lambrate.
www.promotedesign.it

Claudio Larcher - Heatty

Claudio Larcher – Heatty

Claudio Larcher – Heatty
Nonostante il design abbia fatto passi da gigante con i dispositivi elettronici e la Apple ne sia il modello più eclatante, ci sono alcuni componenti che continuano ad avere quell’aspetto un po’ cheap. Il termoventilatore Heatty di Claudio Larcher è un buon esempio di come questo mito possa essere sfatato. Non solo il design è elegante e funzionale, può essere utilizzato per appendere gli asciugamani e anche l’uso dei materiali è innovativo: marmo bianco di Carrara per il corpo riscaldante, base in legno massello. La buona notizia è che Heatty è solo uno dei sei componenti che il nuovo brand Clique, ideato dai designer Claudio Larcher, Filippo Protasoni e Simone Simonelli presenteranno al Fuori Salone in via Ventura 5.

a cura di Valia Barriello

Articolo pubblicato su Artribune Magazine Speciale design

Abbonati ad Artribune Magazine
Acquista la tua inserzione sul prossimo Artribune

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Valia Barriello

Valia Barriello

Valia Barriello, architetto e ricercatrice in design, si laurea nel 2005 presso il Politecnico di Milano, Facoltà di Architettura, con la tesi "Una rete monumentale invisibile. Milano città d'arte? Sogno Possibile". Inizia l’attività professionale collaborando con diversi studi milanesi di…

Scopri di più