A Roma la Biennale c’è tutti i giorni

Lo sapevate che l’Accademia egiziana ospita ogni anno residenze per ben dieci giovani artisti? E che l’Accademia tedesca apre gli studi dei suoi artist-in-residence con serate che “degenerano” in party megagalattici? E che il mastodontico edificio che contiene l’Accademia britannica era in realtà una struttura temporanea che doveva essere smontata giusto cento anni fa? Passeggiata tra le accademie e gli istituti culturali stranieri. Lontana dall’aver bisogno di improbabili “Biennali di Scultura”, la città è sede di tali e tante istituzioni straniere che alcune zone – come la Valle delle Accademie, giustappunto – si configurano come i Giardini della Biennale di Venezia: con padiglioni nazionali a poca distanza l’uno dall’altro. Attivi tutti i giorni dell’anno. Un network culturale da valorizzare, assolutamente unico al mondo.

Accademia di Francia
È forse la più nota delle accademie straniere romane, tanto da essere ormai fra le istituzioni culturali in assoluto più brillanti della Capitale. Inutile ricordare i grandi personaggi ospiti a Villa Medici come pensionnaire, da Berlioz a Bizet, Gounod, Debussy, o direttori come Ingres o Balthus. I borsisti oggi provengono dalle discipline tradizionali (pittura, scultura, architettura, composizione musicale), ma anche da ambiti come letteratura, scenografia, fotografia, cinema, video, perfino cucina. Il ricchissimo programma prevede mostre d’arte antica e contemporanea, alcune passate alla storia, ma anche cicli di concerti, incontri, set cinematografici e produzioni video, sempre con una grande integrazione con il tessuto cittadino. Il direttore che ha preceduto de Chassey è stato Frédéric Mitterrand, poi nominato Ministro della Cultura francese. Ça va sans dire…
www.villamedici.it

germania A Roma la Biennale c’è tutti i giorni

Accademia Tedesca
Altra istituzione molto dinamica, più orientata al contemporaneo. Gli Studi Aperti organizzati dai dieci borsisti – per i campi dell’arte figurativa, dell’architettura, della letteratura e della musica – sono appuntamenti attesi per Roma, spesso seguiti anche da memorabili feste. L’Accademia organizza annualmente oltre trenta eventi, con mostre, concerti, letture; una formula di successo è il ciclo di esposizioni Soltanto un quadro al Massimo, che mette a confronto un’opera di un importante artista tedesco con una di un artista italiano. L’edificio è l’unico fra tanti a esser stato concepito proprio essere un’accademia.
www.villamassimo.de

Academia Belgica
L’Accademia si propone come punto d’incontro e interscambio degli ambienti accademici belgi con quelli italiani e stranieri a Roma, soprattutto nell’ambito degli accordi culturali fra l’Italia e le comunità vallona e fiamminga del Belgio. E come vetrina per conservatori musicali, università e istituzioni culturali belghe, direttamente coinvolte in concerti, mostre e conferenze, con seminari organizzati da docenti di università belga per classi di specializzazione. Ospita gli Stipendia academiae belgicae, dottorandi o giovani ricercatori che svolgono le loro ricerche a Roma.
www.academiabelgica.it

danimarca A Roma la Biennale c’è tutti i giorni

Accademia di Danimarca
A dare la spinta decisiva all’Accademia fu nel 1959 la stessa Regina Ingrid, con il Dronning Ingrids Romerske Fond, che due volte l’anno mette a disposizione somme da utilizzare per borse di studio, escursioni e acquisti per la biblioteca. Le attività sono più orientate al classico, concentrandosi su archeologia, filologia, storia della chiesa, dell’arte, della letteratura e della musica, ma non mancano escursioni su arti figurative, fotografia, architettura e musica. Frequenti le collaborazioni con l’Università La Sapienza, con eventi organizzati con i docenti di lingua e letteratura danese; pubblica la rivista Analecta Romana Istituti Danici, con la collana monografica di Supplementi.
www.acdan.it

Egitto A Roma la Biennale c’è tutti i giorni

Accademia d’Egitto
Ha avuto un recente rilancio, con la conclusione dei lavori che le hanno dato una sede dalle belle linee architettoniche e un nuovo Museo Egizio, poi nel Paese è successo quello che è successo. Sempre stata molto dinamica e ben reputata in Egitto, tanto che dal 1983 fu nominato direttore Farouk Hosny, che nel 1987 divenne Ministro della Cultura egiziana. Fra le tante attività, mostre d’arte contemporanea egiziana e concerti di musica classica e musica araba, eseguiti da artisti dell’Opera House e del Conservatorio del Cairo. Ogni anno accoglie una decina di giovani artisti. Cura la partecipazione dell’Egitto alla Biennale di Venezia.
www.accademiaegitto.com

olanda A Roma la Biennale c’è tutti i giorni

Reale Istituto Olandese
L’Istituto è tra i fiori all’occhiello della famiglia reale olandese, tanto che nel 2004, in occasione del primo centenario, la Regina Beatrice gli ha conferito il predicato “Reale”. Operativamente è in primo luogo un’istituzione al servizio di insegnamento e ricerca, una sorta di longa manus in Italia delle università olandesi, meno presente di altri nella vita culturale romana. Mette a disposizione di studenti e studiosi olandesi un certo numero di borse di studio per ricerche nel campo dell’archeologia, storia, storia dell’arte e discipline correlate.
www.knir.it

polonia A Roma la Biennale c’è tutti i giorni

Istituto Polacco
Rispecchia il momento di grande vitalità della madrepatria sul fronte del contemporaneo, inserendosi attivamente nel dibattito artistico romano con un fitto programma di mostre, incontri e approfondimenti. Fra gli altri compiti dell’Istituto vi sono la presentazione di film, l’organizzazione di conferenze, incontri, spettacoli e concerti, che trovano un momento di sintesi con la presentazione annuale, in vari luoghi di Roma, del festival della cultura polacca Corso Polonia.
www.istitutopolacco.it

austria A Roma la Biennale c’è tutti i giorni

Forum Austriaco di Cultura
Si definisce una piattaforma per lo scambio artistico e scientifico fra Austria e Italia. Propositi attuati con mostre, convegni, letture, presentazioni cinematografiche e concerti, tutte iniziative organizzate sia dallo stesso Forum singolarmente che in cooperazione con partner italiani o europei a Roma.
www.austriacult.roma.it

Americana A Roma la Biennale c’è tutti i giorni

American Academy
Il fiore all’occhiello? Il Rome Prize, storico concorso che ogni anno assegna 30 borse di studio negli ambiti dell’architettura, del design, del restauro, della conservazione, dell’architettura del paesaggio, della letteratura, della composizione musicale,  delle arti visive, degli studi storici e moderni. Oltre ai borsisti americani, l’Academy ospita anche artisti e studiosi provenienti da tutto il mondo. Forte il legame con la città di Roma, considerata – col suo inestimabile patrimonio culturale – un’occasione di grande crescita per studiosi e artisti americani, e non solo. Anche grazie a loro, l’Accademia promuove la ricerca e lo studio nelle discipline storico-artistiche e umanistiche, sia nell’ambito dell’antico che del moderno e del contemporaneo. Numerosi sono poi i corsi estivi: dalla Classical Summer School al Seminario estivo del NEH-National Endowment for the Humanities, dal Programma sulla ceramica romana a quello in Archeologia. Ha ospitato, negli anni, praticamente tutti i grandi artisti americani viventi.
www.aarome.org

British A Roma la Biennale c’è tutti i giorni

Accademia Britannica
L’Accademia ha sede in un edificio classicheggiante, risalente al 1911, che sorge sullo stesso sito dove fu realizzato il padiglione britannico di Sir Edwin Lutyens, progettato in occasione della Rassegna internazionale d’arte contemporanea di Valle Giulia, una delle iniziative in programma quell’anno per le celebrazioni del cinquantesimo anniversario dell’Italia unita. La struttura temporanea ebbe un tale successo che l’ambasciatore britannico chiese e ottenne fosse costruita una sede permanente per la BSR, per esclusivo uso quale Accademia Britannica di Archeologia, Storia e Belle Arti. E da allora l’istituzione è un centro di ricerca che promuove gli studi sia in ambito storico-artistico che scientifico, premiando con residenze artisti e studiosi provenienti dal Regno Unito e dal Commonwealth. Oltre al fitto programma annuale di conferenze (Programma Humanities) e di mostre con scadenza trimestrale (Programma Fine Arts), va segnalato l’importante programma Three Cities in Flux: un’indagine sulla riqualificazione urbana a Londra, Milano e Roma.
www.bsr.ac.uk

spagna A Roma la Biennale c’è tutti i giorni

Accademia Reale di Spagna
L’obiettivo principale dell’Accademia è “contribuire alla formazione artistica e umanistica di creatori, restauratori e ricercatori”, così come recita il suo Regolamento, oltre a potenziare la presenza culturale spagnola in Italia. Per questo assegna borse di studio ad artisti, architetti, restauratori, musicisti e compositori, scrittori, cineasti, storici dell’arte, consentendo loro di soggiornare a Roma generalmente per un periodo di nove mesi. Le borse sono concesse dal Ministero degli Affari Esteri e da istituzioni pubbliche e private non solo ai cittadini spagnoli, ma anche a quelli di altri paesi dell’UE ed ibero-americani. La RAER, inoltre, sviluppa un programma annuale di attività culturali: esposizioni, conferenze, seminari, concerti e laboratori. Sono, ad esempio, dello scorso anno Parliamos itagnolo, un progetto teso a favorire l’incontro tra la più recente arte spagnola e il suo equivalente italiano, e Protagonisti a Roma, un ciclo di interviste condotte dalla critica d’arte Gabriella Dalesio, rivolte ai borsisti dell’Accademia ma anche al pubblico.
www.raer.it

Romania A Roma la Biennale c’è tutti i giorni

Accademia di Romania
Svolge un importante ruolo di mediatore fra il mondo universitario e scientifico romeno e le omologhe istituzioni scientifiche e di ricerca presenti a Roma e in Italia. E lo fa nei campi dell’archeologia, della storia, della filologia, della storia dell’architettura e dell’arte, offrendo accoglienza a giovani studiosi con le borse di studio Vasile Pârvan, ma anche organizzando conferenze, convegni, seminari e incontri.
www.accadromania.it

iila A Roma la Biennale c’è tutti i giorni

IILA – Istituto Italo-Latino Americano
Come un po’ tutti gli istituti stranieri, ha come obiettivo quello di contribuire all’approfondimento dei temi di maggior interesse e attualità nel contesto delle relazioni – in questo caso delle venti Repubbliche dell’America Latina – con l’Italia e con l’Unione Europea. Ma gli splendidi saloni di Palazzo Santacroce, sede dell’istituto fino a pochi mesi fa, hanno ospitato spesso ricevimenti e feste immancabili per i presenzialisti, sintomo della grande vitalità e dell’impeccabile approccio dell’IILA. Che si esplica anche attraverso l’assegnazione di borse di studio, l’organizzazione di corsi di lingua, la programmazione di mostre, rassegne, conferenze ed eventi. Ma sono tante le occasioni che vedono l’istituzione dialogare con le realtà culturali capitoline: per esempio con il Premio IILA-FotoGrafia, assegnato nell’ambito del festival diretto da Marco Delogu. L’Istituto cura, inoltre, dal 1972 il Padiglione America Latina alla Biennale di Venezia e in occasione della 54esima edizione presenta un progetto sulla cultura dell’intera America Latina, intitolato Entre Siempre y Jamás. Per l’occasione, accanto a Patricia Rivadeneira, segretario culturale dell’IILA, ci sarà Alfons Hug, designato curatore del Padiglione.
www.iila.org

giappone A Roma la Biennale c’è tutti i giorni

Istituto Giapponese di Cultura
L’istituto è in pieno fermento, visto che fra l’altro cura la partecipazione nazionale alle diverse sezioni della Biennale di Venezia. Saldo nella tradizione ma aperto alla modernità, l’istituto promuove la conoscenza della cultura nipponica con iniziative quali rappresentazioni teatrali – dai drammi ai burattini, alle danze e balletti moderni -, rassegne e retrospettive cinematografiche, che se offrono la conoscenza completa dell’opera di un regista, al contempo, restituiscono un’immagine viva del Giappone, tra ricostruzioni storiche e temi di grande attualità. Sostiene, inoltre, i programmi della The Japan Foundation di Tokio, da cui dipende, promuovendo la cultura giapponese in Italia con mostre, conferenze, concerti, spesso in collaborazione con istituzioni italiane.
www.jfroma.it

Istituto Slovacco
L’Istituto è impegnato nell’organizzazione di mostre, serate letterarie e cinematografiche, concerti e presentazioni, con la finalità di promuovere le conoscenze sulla Slovacchia soprattutto in settori quali la storia, la letteratura, l’arte, la musica, il cinema, la drammaturgia e il patrimonio culturale.
www.mzv.sk/sirim

Istituto Storico Fraknói / Accademia d’Ungheria
L’Istituto Fraknói organizza autonomamente attività di ricerca scientifica presso l’Accademia d’Ungheria in Roma e promuove attività culturali, corsi di lingua, conferenze, concerti di musica classica, mostre, serate letterarie, proiezioni di film, convegni e presentazioni di libri. L’Istituto è inoltre membro dell’Unione Internazionale degli Istituti di Archeologia, Storia e Storia dell’Arte in Roma e ospita una ricca biblioteca, fondata nel 1892, di grande interesse per la storia dell’Ungheria e dei suoi rapporti con l’Italia in ambito letterario e artistico.
www.magyarintezet.hu/roma

svizzera A Roma la Biennale c’è tutti i giorni

Istituto Svizzero
È un altro degli istituti che vanno oltre la “mission” statutaria, facendosi promotori di attività di ricerca e aggiornamento sul contemporaneo, con mostre e progetti didattici e divulgativi sempre seguitissimi soprattutto a partire dalla nuova direzione artistica di Salvatore Lacagnina. Da poco si è conclusa, ad esempio, la personale del designer Konstantin Grcic, mentre è della fine del 2010 il simposio internazionale sull’architettura italiana dal titolo What ever happened? L’ISR promuove lo scambio scientifico e artistico tra la Svizzera e l’Italia e, in particolare, offre “a giovani svizzeri la possibilità di approfondire le loro conoscenze o la loro arte, d’intraprendere ricerche o lavori originali, in un centro di cultura classica”, di “incoraggiare l’attività scientifica o artistica della Svizzera, offrendo a studiosi e artisti condizioni favorevoli di soggiorno in Italia”, e di “contribuire allo sviluppo delle relazioni scientifiche e culturali tra la Svizzera e l’Italia”, come stabilito l’art. 2 dello statuto. L’impegno scientifico è strettamente legato a quello artistico, a volte anche trasversale.
www.istitutosvizzero.it

Massimo Mattioli e Anna Saba Didonato

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Massimo Mattioli

Massimo Mattioli

É nato a Todi (Pg). Laureato in Storia dell'Arte Contemporanea all’Università di Perugia, fra il 1993 e il 1994 ha lavorato a Torino come redattore de “Il Giornale dell'Arte”. Nel 2005 ha pubblicato per Silvia Editrice il libro “Rigando dritto.…

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