Street art e rigenerazione urbana. A Lecce il murale del duo olandese Karski & Beyond

Al via dal 14 agosto a Lecce la realizzazione del nuovo murale degli olandesi Karski & Beyond per il progetto di street art “Artogether” del laboratorio 167 B Street, finalizzato alla rigenerazione urbana delle periferie

L’arte contemporanea, attraverso il linguaggio della street art, può essere strumento per incrementare la cittadinanza attiva e la coesione sociale.  È questo il manifesto di 167 B Street, il laboratorio di arte urbana di Lecce – situato nel quartiere San Giovanni Battista, denominato anche “quartiere Stadio” – che ha vinto, con il progetto Artogether, il bando “Street Art – Artisti visivi italiani e olandesi lanciano un messaggio insieme”, promosso e ideato a sua volta dal Regno dei Paesi Bassi e dal Consolato generale olandese di Milano.  Protagonisti di Artogether saranno Karski & Beyond, rinomato duo di street artist olandesi che, dal 14 al 21 agosto, realizzeranno in via Ragusa, tra i palazzi del quartiere Stadio di Lecce, un nuovo murale. L’opera raffigurerà una coppia di uccelli colorati che simboleggiano il concetto di comunità e la capacità umana di prendersi cura del prossimo, nell’ottica della reciprocità, avviando inoltre una riflessione sul tema della casa e della sicurezza. 

STREET ART E RIGENERAZIONE URBANA A LECCE

Da anni il quartiere Stadio di Lecce costituisce il contesto periferico in cui si innestano gli interventi di arte urbana di artisti di livello nazionale ed internazionale del calibro di Millo e Chekos’ Art per l’Italia, Mantra per la Francia e Dimitris Taxis per la Grecia, solo per citarne alcuni. Attraverso “167 Art project”, iniziativa realizzata da 167 B Street e sostenuta dalla comunità parrocchiale di San Giovanni Battista, gli street artist hanno dato vita a otto murales realizzati sulle facciate delle case popolari, contribuendo alla rigenerazione della periferia leccese.

IL PROGETTO DI 167 B STREET A LECCE

“Noi crediamo che l’arte sia in grado di insinuarsi nel lato più profondo delle persone”, spiega Ania Kitlas di 167 B Street. “Dopo aver vissuto questi mesi di paure e incertezza, siamo ancora più coscienti di quanto l’arte sia, in passato come tutt’ora, protagonista dei processi di cambiamento che ci circondano. Arte come coscienza Attiva contro l’indifferenza”. In particolare la street art, come sottolinea Rita Miglietta, assessore alle Politiche Urbanistiche, “è immaginazione, poesia, colore, finalizzata a rigenerare l’immaginario del quartiere”.

– Cecilia Pavone

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Cecilia Pavone

Cecilia Pavone

Cecilia Pavone, storica e critica d’arte, curatrice indipendente, giornalista professionista, è nata a Taranto ed è laureata in Filosofia all’Università degli Studi di Bari. La sua ricerca verte sulla fenomenologia artistica contemporanea e sulla filosofia dell’arte. Scrive su riviste specializzate…

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