Lucca riscopre il Giacomo Puccini fotografo

E chi l’avrebbe mai detto? Ebbene sì: nella sua carriera artistica, Giacomo Puccini fu anche un appassionato di fotografia. La Fondazione Ragghianti invita a riscoprirlo in questa mostra

A chi non viene in mente – quando si parla di Giacomo Puccini – il suo volto un po’ spavaldo, con i baffetti e l’occhio penetrante, sempre molto serio e in aperto contrasto con le notizie sulla sua vita? Certamente fu un bell’uomo, elegante, che fece strage di cuori tra le signore dell’epoca. Molti sono i ritratti che lo raffigurano, pubblicati sui dischi, sui CD, o tra le pagine delle diverse storie della musica. Tutt’altro che noto e prevedibile è ciò che di Puccini propone la Fondazione Ragghianti: una mostra sulla sua passione per la fotografia

La passione di Giacomo Puccini per la fotografia in mostra a Lucca

Nel saggio di Biagi Ravenni che accompagna la mostra, sono numerose le lettere in cui il musicista chiede ai fotografi – e in particolare ad Alfredo Caselli – sue immagini da inviare alle diverse pubblicazioni che lo riguardano. In tal senso, Giacomo Puccini è un uomo moderno, che si rende conto dell’importanza dell’immagine. Dal 1884, le foto ufficiali, fatte negli studi dei più famosi fotografi italiani e internazionali, si moltiplicano in modo esponenziale. La fotografia gli interessa dagli anni della giovinezza, pare che la passione personale per il linguaggio fotografico sia iniziata nel 1894, come riporta la stessa studiosa: “È molto probabile che Puccini abbia cominciato a scattare foto durante il viaggio che fece nel 1894 in Sicilia, alla ricerca del ‘colore locale’ che avrebbe potuto tornargli utile per comporre un’opera su La lupa di Verga”. Il viaggio, da questo punto di vista, non fu per lui produttivo; infatti, al rientro scrisse a Giulio Ricordi per comunicargli l’intenzione di non andare avanti: “In Sicilia non raccolsi niente di musicale, solo fotografai tipi, cascinali, tutte cose che le mostrerò a suo tempo”. Dunque, la passione fotografica di Puccini non rimaneva fine a se stessa, ma si accostava all’intenti di trovare ispirazioni di tipo musicale. 

Giacomo Puccini, Dintorni di Chiatri, con l'ombra dell'autore in basso a destra, s.d., aristotipia, Archivio Puccini, Torre del Lago
Giacomo Puccini, Dintorni di Chiatri, con l’ombra dell’autore in basso a destra, s.d., aristotipia, Archivio Puccini, Torre del Lago

La mostra fotografica di Giacomo Puccini a Lucca

Come si apprende dalla mostra, l’interesse per la fotografia del musicista si estendeva anche alle macchine fotografiche. Gli archivi del maestro conservano infatti numerose ricevute per l’acquisto di materiali fotografici, assieme a studi tecnici sulle diverse tipologie utilizzate dal maestro. 
Per quel che riguarda gli scatti veri e propri, del Sudamerica – luogo in cui si recò nel 1905 per la presentazione della sua musica – esistono numerose foto fatte da Puccini. E non mancano neanche quelle degli Stati Uniti, risalenti a qualche anno dopo, e dell’Egitto. Una vera e propria passione, la sua, che la mostra lucchese offre la rara occasione di studiare a fondo. 
In parecchie immagini del compositore emerge quell’atmosfera poetica, delicata, in cui la natura è spesso protagonista, come nelle immagini dedicate al suo lago di Massacciuccoli, ma anche a certi panorami dell’Abetone. 
Una sezione è infine dedicata alle Immagini di viaggio, in cui, accanto a quelle che lo ritraggono, vi sono altre foto da lui realizzate, con una capacità compositiva che mostra come Puccini fosse sul pezzo rispetto a quanto stava avvenendo fotograficamente intorno a lui.

Angela Madesani

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Angela Madesani

Angela Madesani

Storica dell’arte e curatrice indipendente, è autrice, fra le altre cose, del volume “Le icone fluttuanti. Storia del cinema d’artista e della videoarte in Italia”, di “Storia della fotografia” per i tipi di Bruno Mondadori e di “Le intelligenze dell’arte”…

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