Premio Driving Energy 2023. I fotografi d’Italia si confrontano sull’Elogio dell’equilibrio

La seconda edizione del Premio promosso da Terna con l’Azienda Speciale Palaexpo torna a sollecitare il sistema fotografia in Italia. Aperto a tutti, e gratuito, il concorso riflette quest’anno sull’equilibrio. Iscrizioni aperte fino al 30 giugno 2023

Ci si era lasciati lo scorso novembre al Palazzo delle Esposizioni di Roma, in occasione della proclamazione dei vincitori della prima edizione del Premio Driving Energy, nato per iniziativa di Terna in collaborazione con l’Azienda Speciale Palaexpo per contribuire allo sviluppo culturale del Paese, concentrandosi, nello specifico, sulla promozione della fotografia contemporanea in Italia. Il sodalizio, già cementato tra il 2020 e il 2021 con la pubblicazione di due volumi chiamati a raccontare i territori e i volti di Terna – il più grande operatore indipendente di reti per la trasmissione di energia elettrica in Europa, e gestore unico della rete elettrica nazionale – confermava allora la sua efficacia nell’intercettare l’esigenza di dedicare spazio al linguaggio fotografico, ricevendo oltre milletrecento candidature da tutto il territorio nazionale, con una copertura anagrafica dai 18 agli 85 anni, a dimostrazione di quanto la fotografia sia un mezzo democratico e stimolante per generazioni anche molto distanti tra loro. In concomitanza con la cerimonia di premiazione, al Palazzo delle Esposizioni inaugurava la mostra dedicata agli scatti dei quaranta finalisti del Premio, a cura del presidente di Palaexpo Marco Delogu.

PREMIO DRIVING ENERGY 2023. IL VALORE DELLA FOTOGRAFIA

Il successo dell’iniziativa ha spinto Terna a lanciare la seconda edizione del concorso, aperto a tutti i fotografi d’Italia: le candidature dovranno pervenire entro il 30 giugno 2023, la partecipazione è gratuita. “Proseguire nel progetto ci permette di ribadire quanto sia complesso, ma meritevole di tutto il nostro impegno, far crescere un premio fotografico in un Paese in cui il sistema fotografia non è ancora ben strutturato, rispetto ad altri linguaggi”, spiega Delogu, che anche quest’anno tiene a battesimo l’iniziativa con Valentina Bossetti e Stefano Donnarumma, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Terna. “Eppure la fotografia è l’ambito in cui l’arte ha il rapporto più prossimo tra chi la fa e chi la vede”, chiosa il curatore del Premio. Caratteristica del concorso, sin dalla prima edizione, è quella di intercettare un tema che possa conciliare l’identità di Terna con quella del progetto artistico. Se l’anno scorso era stato chiesto ai partecipanti di focalizzarsi sulla trasmissione di energia, nel 2023 l’indagine dovrà concentrarsi sull’Elogio dell’equilibrio, inteso dal gestore della rete elettrica nazionale come momento essenziale per una corretta distribuzione di energia (che limiti gli sprechi assicurando con continuità la fornitura necessaria, esercitando l’attività del dispacciamento), e calato in ambito fotografico con possibilità molteplici di interpretazione.

Marco Delogu, Lorenza Bravetta, Stefano Donnarumma, Valentina Bosetti, Massimiliano Paolucci. Courtesy Terna

Marco Delogu, Lorenza Bravetta, Stefano Donnarumma, Valentina Bosetti, Massimiliano Paolucci. Courtesy Terna

IL TEMA 2023. L’ELOGIO DELL’EQUILIBRIO

Lo chiarisce la presidente di giuria Lorenza Bravetta, che eredita il ruolo di Salvatore Settis nella direzione del consesso chiamato a selezionare e valutare i lavori dei candidati. Curatrice di Fotografia, cinema e new media della Triennale di Milano, Bravetta invita a riflettere sulla centralità del tema dell’equilibrio nella storia dell’arte – come strumento per dare ordine al mondo prima, poi per trovare un senso al non senso nelle Avanguardie del Novecento, e ancora come equilibrio tra ricerca e documentazione nel postmodernismo – come pure nella fotografia, citando i concetti di punctum e studium teorizzati da Roland Barthes. In giuria, con Bravetta e Delogu, entrano quattro nuovi giurati: Maria Alicata, docente e curatrice, Diane Dufour, editrice e curatrice, Andrea Purgatori, giornalista e autore televisivo, e Francesco Zanot, curatore, saggista e docente. Ad assegnare uno dei premi sarà però il Comitato d’Onore, costituito dai cinque vincitori della scorsa edizione. Tra le novità, anche l’istituzione di due nuovi riconoscimenti, che si aggiungono alle categorie già premiate nel 2022 (Senior, Giovani, Menzione per l’Opera più votata da Terna): il Premio Amatori e la Menzione Accademia, aperta agli studenti iscritti alle realtà di alta formazione nei settori attinenti al Premio. È già possibile iscriversi sul sito del concorso premiodrivingenergy.terna.it. I lavori fotografici finalisti saranno esposti in mostra (gratuita) al Palazzo delle Esposizioni, a seguito della proclamazione dei cinque nuovi vincitori. Saranno inoltre pubblicati nella quarta edizione del volume fotografico Driving Energy, catalogo ufficiale del Premio.

ELOGIO DELL’EQUILIBRIO: UN DIALOGO TRA LE ARTI

Nell’ambito del Premio Driving Energy 2023 – Fotografia Contemporanea, Terna ha deciso di organizzare l’evento multidisciplinare Elogio dell’equilibrio: un dialogo tra le arti, nella cornice di Spazio Novecento, a Roma, condotto dal responsabile Advertising, Brand Image e TernaCult, Michele Gaudenzi. Protagonista della serata è stato l’intervento di Lorenza Bravetta, Presidente della Giuria del Premio e curatrice del settore Fotografia, cinema e nuovi media presso La Triennale di Milano. Una discussione che ha approfondito non solo il concetto di equilibrio, ma anche come questo sia stato applicato nei diversi linguaggi delle arti visive. Dalla storia dell’arte antica a quella moderna e contemporanea, per poi passare per i meandri della fotografia.  “La fotografia, a differenza di diverse forme artistiche non è chiamata a creare l’equilibrio ma a fissarlo nella memoria” sottolinea Lorenza Bravetta nel suo intervento, “Il fotografo è colui che riesce ad agire nel momento giusto, fissarlo sotto l’aspetto dell’eternità e poterlo trasmettere“. Ad incorniciare la serata è stata la performance musicale di un ensemble dell’Accademia di Santa Cecilia e la mostra delle opere vincitrici, assieme ad una selezione delle opere finaliste della prima edizione del Premio.

Livia Montagnoli

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