Riapre finalmente il Museo della Fotografia Contemporanea di Cinisello

Riprende dopo quasi un anno di stop l’attività espositiva a Villa Ghirlanda con due mostre di opere appena acquisite e un talk sull’evoluzione della fotografia voluto dal neopresidente e poeta Davide Rondoni

Non ci speravamo più. Quando, lo scorso aprile, era stata annunciata la chiusura del Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo (nell’hinterland di Milano) perché “oggetto di una trasformazione”, tutti l’avevano dato per spacciato: la concreta minaccia di un possibile assorbimento nel futuro Museo Nazionale della Fotografia della Triennale di Milano aveva persino spinto grandi e grandissimi nomi della fotografia a scrivere una lettera di appello per la sua salvezza. Nonostante le cattive avvisaglie, il MuFoCo è sopravvissuto alla burrasca, uscendone rinato. L’attività espositiva del centro – struttura pubblica unica in Italia per patrimonio e proposte – riprende infatti sabato 22 ottobre a Villa Ghirlanda con due mostre e una discussione sull’evoluzione della fotografia voluta dal nuovo presidente, il poeta e drammaturgo Davide Rondoni, eletto lo scorso giugno e già membro del CdA del museo.

Paesaggio dopo paesaggio

Paesaggio dopo paesaggio

I PROGRAMMI PER LA RIAPERTURA DEL MUFOCO

Il Museo riapre dunque con due progetti espositivi: il primo è Paesaggio dopo paesaggio, che porta in mostra oltre 100 fotografie di 6 artisti, Andrea Botto, Claudio Gobbi, Stefano Graziani, Giovanni Hänninen, Sabrina Ragucci, Filippo Romano. Curata da Matteo Balduzzi, l’esposizione (visitabile fino al 29 gennaio 2023) si inserisce nel filone della fotografia di paesaggio, tema significativo per il museo e ampiamente rappresentato nelle sue collezioni. Gli artisti in mostra, tutti nati tra la metà degli anni Sessanta e Settanta, appartengono a “quella generazione che si è formata in continuità con la tradizione della fotografia italiana di paesaggio, ma che ne ha poi esplorato pratiche e linguaggi osservando l’evoluzione del contesto internazionale”. I loro scatti, acquisiti nel 2021 grazie al bando Strategia Fotografia promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del ministero della Cultura, saranno esposti qui al pubblico per la prima volta. Il secondo progetto consiste in un’opera di Cosimo Veneziano, Biomega Multiverso, esposta con la curatela di Lisa Parola e in mostra fino al 27 novembre. L’opera – acquisita dal museo al termine di un più ampio progetto realizzato nell’ambito della VII edizione dell’Italian Council e promosso da Fondazione Sardi Per l’Arte e l’Associazione Arteco di Torino – consiste in un’installazione composta da serigrafie e ricami su tessuto, esito di un progetto transdisciplinare sulla biotecnologia agroalimentare avviato dall’artista nel 2016 sul rapporto tra coltivazione, globalizzazione, consumo e marketing.

A seguito dell’inaugurazione delle mostre, che avviene alle 15, e dei due incontri a loro dedicati, si terrà alle 18 un talk composto da un omaggio a Giovanni Gastel poeta, e un dialogo tra Massimo Vitali e Francesco Jodice con Maria Vittoria Baravelli dedicato al tema Chi è oggi l’autore della fotografia?, con accompagnamento musicale del maestro Marco Detto e degli allievi della Civica Scuola di Musica.

Biomega Multiverso

Biomega Multiverso

IL NUOVO CORSO DEL MUSEO DI FOTOGRAFIA DI CINISELLO

Il biennio 2023-2024 – ventesimo di fondazione del Museo e quarantesimo del grande progetto Viaggio in Italia, ideato da Luigi Ghirri e custodito da MuFoCo – sarà “vissuto con nuove collaborazioni e progetti”, dicono dallo stesso museo. Il programma del MuFoCo, e i conseguenti appuntamenti fisici e virtuali dei prossimi mesi, seguiranno le linee guida che hanno sempre determinato la fortuna del museo, cercando di “definire il significato di che cosa è un museo, comprendere come cambia la fotografia nella società e riflettere su cosa significhi essere contemporanei oggi”. Il museo intende continuare a porsi in dialogo con le istituzioni, con il proprio ambito disciplinare e con le comunità del territorio, sperimentando la partecipazione diretta attraverso progetti di arte pubblica e consolidando la sua prestigiosa esperienza espositiva. Il museo dopotutto vanta un patrimonio fotografico enorme, con 2 milioni di fotografie dal secondo dopoguerra a oggi che comprendono opere di oltre 1000 autori italiani ed europei, incluso il fondo sul paesaggio ideato da Ghirri, quello sull’eredità industriale italiana di Gabriele Basilico, quello di Lanfranco Colombo dedicato alla sperimentazione artistica, gli scatti fotogiornalistici di Federico Patellani e il fondo dell’agenzia fotografia nazionale Grazia Neri, donato dalla celebre fondatrice.

Giulia Giaume

www.mufoco.org

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Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

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