200 fotografie di Ferdinando Scianna in mostra a Milano

Ripercorre la lunga carriera fotografica di Ferdinando Scianna la mostra allestita al Palazzo Reale di Milano. Spaziando dalla dimensione del viaggio a quella della memoria, senza dimenticare la moda

Non si sa se essere attratti più dall’intensità del contenuto dell’immagine o dalla sua risoluzione formale, dal taglio, dai contrasti, dai passaggi di tono, da quella che si potrebbe definire una paradossale policromia del bianco e nero: le circa duecento fotografie di Ferdinando Scianna (Bagheria, 1943) esposte a Palazzo Reale, che documentano tutto l’arco di una straordinaria vicenda umana e artistica, si impongono al nostro sguardo come una finestra aperta sulla quintessenza della condizione umana e come inimitabile lezione di stile.

Leonardo Sciascia. Racalmuto, 1964 © Ferdinando Scianna

Leonardo Sciascia. Racalmuto, 1964 © Ferdinando Scianna

FERDINANDO SCIANNA AL PALAZZO REALE DI MILANO

La mostra, intitolata Viaggio Racconto Memoria, a cura di Paola Bergna, Denis Curti e Alberto Bianda, prodotta dal Comune di Milano e da Civita Mostre e Musei, ripercorre più di mezzo secolo di attività del grande fotografo e reporter siciliano. Nei suoi scatti vediamo la vita che diventa storia, la memoria che si fa documento, il caso che si trasforma in testimonianza epocale. È proprio il caso ciò che Scianna afferma essere la materia prima della fotografia, ed è nella sua gestione e interpretazione che il fotografo arriva a eternizzare l’istante, a scolpirlo in pose iconiche, a trasformarlo in un tassello di civiltà.
La mostra è scandita secondo grandi cicli tematici: la memoria prima di tutto, dove è di scena la suggestione della cultura popolare e religiosa della sua Sicilia; quindi le sezioni relative al raccontare e al viaggiare, che Scianna praticò per vocazione e per professione, come corrispondente da Parigi e inviato speciale per L’Europeo, e in seguito come membro dell’agenzia Magnum. Troviamo poi una serie di immagini focalizzate sulle sue ossessioni, tra cui, in primis, l’ombra e gli specchi. E i ritratti, di personaggi famosi dello spettacolo e della cultura, con una sezione inedita e privata, totalmente dedicata a Leonardo Sciascia, che fu suo amico e mentore della prima ora.

SCIANNA DALLA MODA ALL’EDITORIA

E poi la moda. Quando incontra Dolce e Gabbana all’inizio della loro carriera, siciliani come lui, e decide di collaborare con loro ambientando il servizio nella comune terra d’origine, lo fa perché comprende che anche la moda può essere per lui un pretesto per un viaggio nella memoria della sua infanzia: il linguaggio conciso e severo del fotoreporter sfronda le pose della modella, la mitica Marpessa, di ogni cliché patinato e frivolo, per assimilarle all’atmosfera di un ambiente scabro e arcaico.
Chiude la mostra una grande bacheca in cui campeggiano i libri fotografici di Scianna: sono più di settanta quelli da lui pubblicati; secondo le sue parole sono essi a costituire il “punto d’incandescenza” della sua attività, la sintesi più convincente in cui le sue scoperte, ossessioni e visioni si accendono e si organizzano in un flusso narrativo incalzante, capace di trasfigurare in mito la stessa realtà che fedelmente rispecchia.

Alberto Mugnaini

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Alberto Mugnaini

Alberto Mugnaini

Alberto Mugnaini, storico dell’arte e artista, si è laureato e ha conseguito il Dottorato di Ricerca all’Università di Pisa. Dal 1994 al 1999 ha vissuto a New York, dove è stato tra i fondatori del laboratorio di design “New York…

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