Fotografia, industria e lavoro. 3 mostre in Emilia

La fotografia è al centro di due progetti dedicati all’industria nel cuore dell’Emilia, con protagonisti Michele Borzoni, William Guerrieri, Gabriele Basilico e Luca Santiago Mora. Mentre a Bologna è in corso la nuova edizione della Biennale Foto/Industria dedicata ai medesimi temi

L’Emilia, terra da sempre legata allo sviluppo industriale, diventa teatro di due progetti fotografici, quello di Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea con le mostre Centrali logistiche alimentari di Michele Borzoni e Corpi e macchine di William Guerrieri presso la Corte Ospitale di Rubiera (RE) e la mostra LUCE NATURALE con fotografie di Gabriele Basilico e Luca Santiago Mora presso lo stabilimento Laterlite a Rubbiano di Solignano (PR).
In entrambi i progetti la fotografia si rivolge al mondo del lavoro, in particolare al contesto industriale, nel quale l’occhio fotografico si ‘infiltra’ per coglierne e documentarne l’essenza. Tuttavia, nel caso del progetto di Linea di Confine, lo sguardo del fotografo è interno: entra in punta di piedi nell’industria per fornire una prospettiva ravvicinata a chi gravita intorno a questo contesto senza potervi accedere, mentre nel caso della mostra presso Laterlite s.p.a., il fotografo, Luca Santiago Mora, entra nell’azienda per osservare tutto ciò che le ruota intorno. Il suo sguardo tende verso l’esterno, fuoriesce dal luogo di lavoro in senso stretto per permettere a chi vive quegli spazi ogni giorno di guardare oltre.

William Guerrieri da Corpi e macchine al lavoro, Kohler, Reggio Emilia, 2021

William Guerrieri da Corpi e macchine al lavoro, Kohler, Reggio Emilia, 2021

LE MOSTRE DI BORZONI E GUERRIERI ALL’OSPITALE DI RUBIERA

Le mostre presentate da Linea di Confine presso la Corte Ospitale di Rubiera si inseriscono nell’ambito del progetto di indagine JOBS. Nuove forme e spazi del lavoro nell’Emilia centrale, vincitore del bando Strategia Fotografia 2020 promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Borzoni e Guerrieri, che si concentrano rispettivamente sul tema della logistica nel settore agroalimentare nell’Emilia Centrale e su quello del lavoro industriale in relazione ai cambiamenti tecnologici, con un focus sull’interazione uomo-macchina, permettono di accedere a degli universi “blindati”. A eccezione di chi concretamente lavora in questi luoghi, infatti, si è abituati ad avere accesso direttamente al prodotto finito, senza porsi il problema del processo che porta alla sua realizzazione. Ed è proprio sul processo che i due fotografi vogliono catalizzare l’attenzione, quei processi che avvengono nei microcosmi industriali tanto fondamentali quanto impenetrabili e sconosciuti al grande pubblico.
Accompagnano le mostre dei due fotografi le opere dei sette partecipanti al Laboratorio di fotografia intitolato Corpi e macchine al lavoro condotto da William Guerrieri.

Windows © Luca Santiago Mora

Windows © Luca Santiago Mora

BASILICO E MORA IN MOSTRA NELLO STABILIMENTO LATERLITE

La mostra LUCE NATURALE a cura di Daniele De Luigi, organizzata nell’ambito del programma Imprese Aperte in occasione di Parma 2020+2021, associa il lavoro di Gabriele Basilico, che ha fotografato lo stabilimento Laterlite nel 1983, a quello più recente di Luca Santiago Mora, che ha fotografato lo stesso stabilimento tra il 2017 e il 2020. Dai sublimi scatti di Basilico traspare un approccio volto alla documentazione dello spazio industriale e dei suoi impianti e strutture, che assumono un ruolo centrale come veri protagonisti delle immagini. Con il progetto Windows di Luca Santiago Mora si assiste invece a uno spostamento: le strutture industriali da soggetto principale diventano solo una parte di esso, che è costituito invece, come scrive De Luigi, da “ciò che la fabbrica vede intorno a sé, le persone, gli automezzi, i materiali, ma soprattutto la natura, gli alberiCosì, le fotografie di Mora diventano, come suggerisce il titolo del progetto, delle autentiche finestre sull’esterno che resteranno negli spazi Laterlite anche a mostra terminata. In conclusione, il progetto assume una duplice valenza: quella data dall’evento espositivo, che permette al pubblico di entrare nella dimensione dello stabilimento, e quella di arte creata in funzione del lavoro e dei lavoratori.

Laura Coppelli

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Laura Coppelli

Laura Coppelli

Laura Coppelli (Pavullo nel Frignano, 1996) si laurea nel dicembre 2018 in Lingue e culture europee presso l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, concludendo il suo percorso con una tesi in letteratura angloamericana sulle arti visive con l’obiettivo…

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