Claudio Gobbi vince il Premio BNL a Mia Photo Fair. Con una fotografia scattata negli Urali

Una fotografia dai toni pittorici, scattata tra i nevosi Urali, al confine tra Europa e Asia. Claudio Gobbi vince la sesta edizione del Premio BNL a Mia Photo Fair, assegnato oggi a Milano.

È Claudio Gobbi (Ancona, 1971; vive a Berlino), presentato dalla We Gallery di Berlino, il vincitore del Premio BNL Gruppo BNP Paribas, assegnato poche ore fa a MIA Photo Fair. La giuria, che ha selezionato il vincitore tra 15 finalisti, ha deciso di premiare l’opera di Gobbi “per la straordinaria potenza visiva e conoscitiva di un viaggio ai confini dell’Europa, che è insieme fotografico e narrativo. In un mondo nel quale i confini tornano a suonare le loro sinistre campane”, prosegue lo statement, “le immagini di Gobbi ci sembrano un magnifico ammonimento, stratificato nella tradizione italiana e insieme proiettato verso un orizzonte di significati complessi, crossdisciplinari, il cui scopo fondamentale è la produzione di conoscenza pubblica.”

L’OPERA VINCITRICE

L’opera di Gobbi riflette infatti sulla storia europea, sulla memoria collettiva e sui confini culturali, così come sulle caratteristiche politiche e culturali del paesaggio e dell’architettura del vecchio continente. Ural Studies, la serie di cui fa parte la foto vincitrice, è l’ultimo capitolo di un ampio e articolato progetto di ricerca, Neither Europe nor Asia, realizzato in Russia nella regione degli Urali, storicamente considerata il confine geografico e culturale tra Europa e Asia.
La fotografia vincitrice entrerà a far parte della già ricca collezione d’arte BNL, che conta oltre 5mila opere. La giuria, composta da Fabio Castelli, ideatore e membro del comitato scientifico di MIA, Gianluigi Ricuperati, direttore creativo di Domus Academy, Francesca Malgara, membro dell’Advisory Board di MIA, Daniele De Luigi, curatore della Galleria Civica di Modena, e Anna Boccaccio, direttore del Servizio Relazioni Istituzionali di BNL Gruppo BNP Paribas, ha inoltre assegnato della menzioni speciali a Jee Young Lee (Opium Gallery) per il suo lavoro sofisticato sulla costruzione iconica, e Brownyn Katz (Officine dell’Immagine), per la formidabile maturità espressiva raggiunta a un’età giovanissima (è nata nel 1993).

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Redazione

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