A Firenze si celebrano i 600 anni della Porta del Paradiso con una mostra internazionale a Palazzo Vecchio
Dipinti, sculture e installazioni multimediali dialogano con le celebri scene di Adamo ed Eva, Noè, Abramo e Isacco, restituendo un itinerario che riflette sul senso del “cammino verso il paradiso” nella arte contemporanea
                            Sono passati ben seicento anni dalla firma del contratto che affidò a Lorenzo Ghiberti la realizzazione della Porta del Paradiso del Battistero di San Giovanni, tanto che Firenze rende omaggio al capolavoro rinascimentale con una grande mostra che pone in dialogo storia dell’arte e contemporaneità. Così, dal 3 all’11 novembre 2025, la Sala d’Arme di Palazzo Vecchio ospita The Path to Paradise – Verso il Paradiso, un progetto che unisce l’arte figurativa emergente all’eredità immortale del genio ghibertiano. La mostra, in particolare, è promossa dalla Galleria Frilli di Firenze, storica fonderia e punto di riferimento per la scultura e la fusione artistica, insieme alla Pneuma Art Foundation di New York. Le due realtà, infatti, condividono un obiettivo comune: dare nuova vita allo spirito rinascimentale, stimolando un dialogo tra la maestria del passato e l’innovazione del presente.

Un ponte tra epoche e linguaggi
Curata dalla statunitense Luna Jasmine Gordon, l’esposizione propone un percorso che accosta i dieci pannelli della Porta del Paradiso, riprodotti fedelmente dalla stessa Galleria Frilli, a trentasette opere contemporanee ispirate alle Storie dell’Antico Testamento. Ogni artista, selezionato attraverso un bando pubblico, ha reinterpretato uno dei pannelli ghibertiani, offrendo una personale visione dei temi del sacrificio, della fede, del destino e della salvezza. Dipinti, sculture e installazioni multimediali dialogano così con le celebri scene di Adamo ed Eva, Noè, Abramo e Isacco, Davide e Golia, la Regina di Saba, restituendo un itinerario che riflette sul senso del “cammino verso il paradiso” nella contemporaneità. A completare l’allestimento, la cornice originale della Porta, ricreata in bronzo e avvolta da un prezioso tessuto d’ermisino di seta dell’Antico Setificio Fiorentino, simbolo di continuità con la storica Arte di Calimala che nel 1401 commissionò l’opera.
La Galleria Frilli, custode di un’eredità fiorentina
Fondata nel 1860, la Galleria Frilli ha legato la propria storia a quella della scultura monumentale e del restauro, conservando l’antica tecnica della fusione a cera persa. Nel 1990, grazie a un mecenate giapponese, la Frilli rese possibile la replica monumentale della Porta del Paradiso, seguendo ogni fase del processo, dai calchi originali del restauratore Bruno Bearzi alla cesellatura e doratura finale, restituendo così uno dei più alti esempi di arte sacra. “Galleria Frilli è fiera di confermarsi una realtà che promuove un linguaggio artistico contemporaneo che richiama al bello e dimostra con questa mostra di mantenere viva l’alta artigianalitá e l’arte del ‘saper fare’”, dichiara Clara Marinelli di Galleria Frilli.
Un nuovo Rinascimento tra Firenze e il mondo
Accanto alla Frilli, la Pneuma Art Foundation fondata dagli americani Brett e Olivia Colbert si fa portavoce di una visione internazionale dell’eredità fiorentina. “Abbiamo creato Pneuma per dare respiro al dialogo tra la creazione classica e quella contemporanea” racconta Brett Colbert “Firenze è il luogo in cui tutto è iniziato, e crediamo che la sua luce possa ancora ispirare il mondo”.Infatti,la fondazione, che riunisce oltre cento artisti in tutto il mondo, sta lavorando per aprire una sede permanente proprio a Firenze, con spazi dedicati alla formazione, alla ricerca e all’esposizione, nel segno di un ‘nuovo Rinascimento’ condiviso.
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