Gallerie d’Italia, il museo-nazione. Inaugura sedi di Torino e Napoli. E amplia Milano e Vicenza

Il 17 e il 21 maggio apriranno al pubblico le sedi di Torino e Napoli delle Gallerie d’Italia, il polo museale di Intesa San Paolo. Progettati da Michele De Lucchi, i due musei saranno dedicati a fotografia, arte antica, moderna e contemporanea. Annunciati inoltre gli ampliamenti delle sedi di Milano e Vicenza

Inaugureranno al pubblico rispettivamente il 17 e il 21 maggio le nuove sedi di Torino Napoli delle Gallerie d’Italia, il polo museale di banca Intesa San Paolo che conta inoltre spazi espositivi anche a Milano e Vicenza. Quella di Torino, in particolare, rappresenta dal punto di vista cronologico l’apertura più recente delle Gallerie, e sarà ospitata (come annunciato a gennaio 2020) a Palazzo Turinetti, i cui spazi saranno dedicati alla fotografia e al Barocco piemontese. Il museo inoltre sarà sede dell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo, e al suo interno sarà esposto il Ciclo pittorico dell’antico Oratorio della Compagnia di San Paolo. Il capitolo napoletano, invece, è all’insegna di un cambio di sede: precedentemente ospitato a Palazzo Zevallos Stigliano, l’avamposto partenopeo delle Gallerie d’Italia trova adesso casa nel monumentale edificio dell’ex Banco di Napoli progettato dall’architetto Marcello Piacentini; qui saranno esposti il Martirio di sant’Orsola di Caravaggio e la pittura napoletana, oltre a trovare spazio nuovi percorsi dedicati alla ceramica antica e all’arte contemporanea. Entrambe le nuove sedi sono state progettate da Michele De Lucchi – AMDL Circle.

GdI Torino - Filippo Bolognese

GdI Torino – Filippo Bolognese

LA NUOVA SEDE DELLE GALLERIE D’ITALIA A TORINO

Sono cinque i piani attraverso i quali si sviluppa il percorso espositivo (e non solo) delle Gallerie d’Italia di Palazzo Turinetti, a partire dai piani ipogei (in tutto due), che saranno adibiti ad aule didattiche e spazi per mostre temporanee. Al secondo piano ipogeo, in particolare, si trova la biglietteria: da qui sarà possibile scegliere come organizzare il proprio percorso di visita che prevede, al terzo piano sotterraneo, la sede dell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo, visibile da parte dei visitatori attraverso una grande vetrata. Un pannello touchscreen permetterà di consultare le immagini digitalizzate dell’Archivio. Allo stesso piano si trova infine una sala multimediale (40 x 14 m) dotata di 17 proiettori 4K, per un’esperienza di visita “immersiva”. Al piano terra si trova invece un chiostro dove, successivamente, saranno aperti una nuova libreria, il caffè e il ristorante. Al piano nobile del palazzo saranno esposte una cinquantina di opere tra dipinti, sculture, arazzi e arredi dal XIV al XVIII secolo, allestiti in dialogo con gli apparati decorativi tardobarocchi del palazzo, per un percorso museale a cura di Fernando Mazzocca, Alessandro Morandotti e Gelsomina Spione. Un ambiente inoltre sarà dedicato alle nove grandi tele di proprietà della Banca realizzate nella seconda metà del Seicento per decorare l’antico Oratorio della Compagnia di San Paolo, oggi distrutto. Le mostre che inaugureranno il nuovo museo saranno La fragile meraviglia. Un viaggio nella natura che cambia del fotografo Paolo Pellegrin con la curatela di Walter Guadagnini e il contributo di Mario Calabresi, e Dalla guerra alla luna. 1945-1969, una selezione di immagini storiche dell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo a cura di Giovanna Calvenzi e Aldo Grasso.

Napoli: Palazzo Piacentini - cantiere dei lavori di ristrutturazione ph: Roberto Deella Noce

Napoli: Palazzo Piacentini – cantiere dei lavori di ristrutturazione
ph: Roberto Deella Noce

LA NUOVA SEDE DELLE GALLERIE D’ITALIA A NAPOLI

Spostandosi da Palazzo Zevallos Stigliano all’ex Banco di Napoli, le Gallerie d’Italia triplicano i propri spazi espositivi, arrivando così a 10mila metri quadrati. Qui saranno esposti dipinti e sculture di ambito napoletano e meridionale dagli inizi del XVII ai primi decenni del XX secolo, tra cui il capolavoro della collezione Intesa Sanpaolo, il Martirio di sant’Orsola di Caravaggio. La collezione permanente si articola lungo tre itinerari tematici, che conta inoltre opere di Artemisia Gentileschi, Luca Giordano, Gaspar van Wittel, Anton Smink Pitloo, Giacinto Gigante, Domenico Morelli, e una raccolta di disegni e sculture di Vincenzo Gemito. Al secondo piano saranno esposte ceramiche attiche e magnogreche e opere dalle collezioni di arte moderna e contemporanea: il primo nucleo è curato da Fabrizio Paolucci, e presenta per la prima volta al pubblico la Collezione Caputi appartenente a Intesa Sanpaolo, formata da oltre 500 vasi e altri reperti realizzati ad Atene, in Apulia e in Lucania tra il V e il III secolo a.C, tutti provenienti da Ruvo di Puglia. Il secondo, a cura di Luca Massimo Barbero, è dedicato a opere d’arte del XX e XXI secolo della collezione Intesa Sanpaolo, con artisti quali Lucio Fontana, Alberto Burri, Piero Manzoni, Enrico Castellani, Mario Schifano, Giulio Paolini, Alighiero Boetti, Michelangelo Pistoletto, Giosetta Fioroni, Carol Rama, Afro, Emilio Vedova, Gerhard Richter, Jannis Kounellis, Sol LeWitt. La prima mostra che si terrà al museo napoletano è l’esposizione conclusiva della XIX edizione di Restituzioni, programma biennale di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio artistico nazionale che Intesa Sanpaolo conduce da oltre trent’anni in collaborazione con il Ministero della Cultura, con opere restaurate da Intesa Sanpaolo nell’ultimo triennio provenienti da siti archeologici, musei, luoghi di culto di tutta Italia.

Gallerie d'Italia Napoli - ph. Roberto della Noce

Gallerie d’Italia Napoli – ph. Roberto della Noce

GALLERIE D’ITALIA: I PROGETTI A MILANO E VICENZA

Le sedi di Torino e Napoli di Gallerie d’Italia non sono le uniche interessate da novità: il Piano d’Impresa 2022-2025 presentato di recente dal Consigliere delegato e CEO Carlo Messina rafforza, come sottolineato in una nota stampa dell’istituzione, “l’impegno di Intesa Sanpaolo nella cultura con l’ampliamento degli altri due musei della Banca a Milano e Vicenza, portando entro il 2025 al raddoppio degli spazi espositivi complessivi delle Gallerie d’Italia – da 14.200 metri quadri a 30.000 metri quadri – e consolidando la posizione del Gruppo tra i primi operatori culturali privati a livello internazionale per reputazione, impegno e per dimensioni, qualità e valore finanziario della collezione, impegno che si inserisce nelle attività ESG del Gruppo. Entrambi i musei”, si conclude la nota, “realizzeranno numerose attività tra cui mostre temporanee originali, didattica per le scuole, ricerca scientifica, iniziative per l’inclusione sociale. Alcuni degli spazi saranno a disposizione per eventi e iniziative cittadine”.

– Desirée Maida

https://www.gallerieditalia.com/

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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