Per Amedeo Modigliani (Livorno, 1884 ‒ Parigi, 1920) il ritratto è la sola possibilità di esprimersi, strumento di esternalizzazione del bisogno di relazione con l’altro. Caratterizzata da uno stile essenziale e introspettivo, la pittura di Modì è specchio dei sentimenti dei soggetti ritratti.
MODIGLIANI A PARMA
Il dipinto Femme au col blanc, in mostra alla Fondazione Magnani Rocca, è esempio della sensibilità dell’autore, capace di restituire, attraverso il proprio tratto, l’eleganza e la delicatezza della figura femminile. Lunia Czechowska, la donna ritratta, è tranquilla e aggraziata, lo sguardo assente la rende figura fuori dal tempo. Affiancano l’opera cinque ritratti a matita di personaggi parigini degli Anni Dieci, nei quali Modigliani fu protagonista della scena artistica. Contraddistinti da poche linee precise e alcune sfumature, i disegni risultano essenziali ma compiuti, ed evocano la sensazione di una presenza concreta.

MODIGLIANI E LA STORIA
Modigliani rimase profondamente attratto dall’essenzialità della tradizione ritrattistica senese trecentesca e quattrocentesca, come fu colpito dall’insegnamento di Paul Cézanne e dalle maschere africane. La sua pittura è sintesi e superamento di questi riferimenti, di cui la Magnani Rocca custodisce alcuni capolavori. La sua presenza tra queste opere ci ricorda che Modigliani non ha mai dimenticato la tradizione pittorica italiana e l’ha portata con sé a Parigi, traducendola in un linguaggio personale e moderno che è passato alla Storia.
– Anna Vittoria Zuliani