Kandinsky chiama Cage. A Reggio Emilia
A Palazzo Magnani va in scena una rassegna giocata sul legame tra arte e musica. Lungo una linea che unisce Wassily Kandinsky e John Cage, passando per Schönberg, Klee, Melotti e Turcato.
![Kandinsky chiama Cage. A Reggio Emilia](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2018/01/Wassily-Kandinsky-La-grande-porta-di-Kiev-XVI-1930.-Theaterwissenschaftliche-Sammlung-in-der-Universität-Colonia.-Disegni-scenografici-per-Mussorgsky-1024x809.jpg)
La Fondazione Magnani inizia la nuova stagione con una mostra di alta caratura, che intende parlare al nostro sistema emozionale e nello stesso tempo segnare una nuova fase di correlazione con il territorio. L’esposizione, scientificamente rigorosa, s’incentra sul segno sinestetico dell’arte che si sposa alla musica, a partire dalle suggestioni wagneriane. Non a caso le due arti sorelle sono state spesso affiancate mediante rapporti di intercomunicazione sensoriale e scambi fecondi. L’opera d’arte totale di Richard Wagner fa da preludio al percorso espositivo come viatico esemplificativo dell’arte astratta, con quella commistione artistico-musicale che diviene una coinvolgente metafora per elevare l’anima al di sopra della materia. In particolare, col bozzetto in mostra del Lohengrin, l’artista-musicista anticipa proprio quella sinestesia tipica dell’astrazione spirituale cui lo stesso Wassily Kandinsky farà riferimento nelle opere a venire e nel suo saggio Lo spirituale nell’arte.
Degni di nota anche i raffinatissimi lubok, le stampe popolari russe colorate artigianalmente a mano e di gran voga nell’Ottocento, tra le quali spicca L’uccello del paradiso, Sirin.
![John Cage, Not waiting to say anithing about Marcel (edition), Plexigram II, 1969. Courtesy Fondazione Bonotto](http://www.artribune.com/wp-content/uploads/2018/01/John-Cage-Not-waiting-to-say-anithing-about-Marcel-edition-Plexigram-II-1969.-Courtesy-Fondazione-Bonotto.jpg)
John Cage, Not waiting to say anithing about Marcel (edition), Plexigram II, 1969. Courtesy Fondazione Bonotto
ARTE E MUSICA
La Germania negli anni tra Ottocento e Novecento s’impregnava di umori esoterici e dibattiti filosofici, ed esponente di spicco era il simbolista Max Klinger, che troviamo in mostra con una reinterpretazione figurativa della musica di Brahms, così come Arnold Schönberg, insegnante di Cage e inventore della musica dodecafonica, è presente come abile pittore di bozzetti per il teatro. Si arriva dunque a un nutrito corpus di lavori di Kandinsky e alle prime Composizioni che fanno riferimento a strumenti e brani musicali per passare poi ai suoi amici e colleghi del Blaue Reiter, la Marianne von Werefkin dalle atmosfere tragiche che si propagano come onde sonore e il Paul Klee dal lirismo soffuso, fino ad arrivare alla smaterializzazione di Fausto Melotti, alle invenzioni di Giulio Turcato e al tormento di Nicolas De Staël. Chiude la carrellata John Cage, con un’ampia sezione che mostra il suo percorso poliedrico di artista e musicista, e la stanza del silenzio, nella quale il battito del nostro cuore rimbomba come se stesse seguendo uno spartito.
‒ Francesca Baboni
Articolo pubblicato su Grandi Mostre #8
Abbonati ad Artribune Magazine
Acquista la tua inserzione sul prossimo Artribune
![Giulio Turcato, Cometa (Moduli in viola), 1984. Collezione Barbara Cookson, Roma](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2018/01/Giulio-Turcato-Cometa-Moduli-in-viola-1984.-Collezione-Barbara-Cookson-Roma-768x539.jpg)
![Marianne Werefkin, Libretto di schizzi, s.d. Fondazione Marianne Werefkin. Museo Comunale d’Arte Moderna, Ascona](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2018/01/Marianne-Werefkin-Libretto-di-schizzi-s.d.-Fondazione-Marianne-Werefkin.-Museo-Comunale-d%E2%80%99Arte-Moderna-Ascona--768x243.jpg)
![Arnold Schönberg, Sguardo azzurro, 1910. Arnold Schönberg Center, Vienna. Photo Belmont Music Publishers](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2018/01/Arnold-Sch%C3%B6nberg-Sguardo-azzurro-1910.-Arnold-Sch%C3%B6nberg-Center-Vienna.-Photo-Belmont-Music-Publishers-768x647.jpg)
![Marianne Werefkin, Libretto di schizzi, s.d. Fondazione Marianne Werefkin. Museo Comunale d’Arte Moderna, Ascona](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2018/01/Marianne-Werefkin-Libretto-di-schizzi-s.d.-Fondazione-Marianne-Werefkin.-Museo-Comunale-d%E2%80%99Arte-Moderna-Ascona-768x1172.jpg)
![Danza ucraina. Autorizzazione della censura 30 ottobre 1885. Collezione A. Milano](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2018/01/Danza-ucraina.-Autorizzazione-della-censura-30-ottobre-1885.-Collezione-A.-Milano-768x590.jpg)
![Mikalojus Konstantinas Čiurlionis, Sonata II (Sonata della Primavera). Allegro, 1907. Museo Nazionale d’Arte M.K. Čiurlionis, Kaunas](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2018/01/Mikalojus-Konstantinas-%C4%8Ciurlionis-Sonata-II-Sonata-della-Primavera.-Allegro-1907.-Museo-Nazionale-d%E2%80%99Arte-M.K.-%C4%8Ciurlionis-Kaunas-768x884.jpg)
![Giulio Turcato, Yma Sumac (La cantante brasiliana), 1952 ca. Collezione privata, Roma](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2018/01/Giulio-Turcato-Yma-Sumac-La-cantante-brasiliana-1952-ca.-Collezione-privata-Roma-768x1029.jpg)
![Mikalojus Konstantinas Čiurlionis, Sonata II (Sonata della Primavera). Andante, 1907. Museo Nazionale d’Arte M.K. Čiurlionis, Kaunas](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2018/01/Mikalojus-Konstantinas-%C4%8Ciurlionis-Sonata-II-Sonata-della-Primavera.-Andante-1907.-Museo-Nazionale-d%E2%80%99Arte-M.K.-%C4%8Ciurlionis-Kaunas-768x891.jpg)
![Il forte glorioso valoroso Bogatyr’ Ivan Carevič…, Autorizzazione della censura marzo 1887. Collezione A. Milano](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2018/01/Il-forte-glorioso-valoroso-Bogatyr%E2%80%99-Ivan-Carevi%C4%8D%E2%80%A6-Autorizzazione-della-censura-marzo-1887.-Collezione-A.-Milano-768x589.jpg)
![John Cage, Not waiting to say anithing about Marcel (edition), Plexigram II, 1969. Courtesy Fondazione Bonotto](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2018/01/John-Cage-Not-waiting-to-say-anithing-about-Marcel-edition-Plexigram-II-1969.-Courtesy-Fondazione-Bonotto-768x537.jpg)
![Wassily Kandinsky, Bastoncini neri, 1928. Collezione privata](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2018/01/Wassily-Kandinsky-Bastoncini-neri-1928.-Collezione-privata-768x1015.jpg)
![Oskar W. Fischinger, Senza titolo (Dipinto con forma bianca. Collage con personaggi di Walt Disney su una riproduzione da Kandinsky), 1938. Courtesy Elfriede Fischinger Trust](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2018/01/OSKARW1-768x1024.jpg)
![Paul Klee, Raccolta dei limoni, 1937. Collection Fondation Pierre Gianadda, Martigny](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2018/01/Paul-Klee-Raccolta-dei-limoni-1937.-Collection-Fondation-Pierre-Gianadda-Martigny-768x1141.jpg)
![Wassily Kandinsky, La grande porta di Kiev, figurine, 1930. Theaterwissenschaftliche Sammlung in der Universität, Colonia. Disegni scenografici per Mussorgsky](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2018/01/Wassily-Kandinsky-La-grande-porta-di-Kiev-figurine-1930.-Theaterwissenschaftliche-Sammlung-in-der-Universit%C3%A4t-Colonia.-Disegni-scenografici-per-Mussorgsky-768x510.jpg)
![Wassily Kandinsky, La grande porta di Kiev, XVI, 1930. Theaterwissenschaftliche Sammlung in der Universität, Colonia. Disegni scenografici per Mussorgsky](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2018/01/Wassily-Kandinsky-La-grande-porta-di-Kiev-XVI-1930.-Theaterwissenschaftliche-Sammlung-in-der-Universit%C3%A4t-Colonia.-Disegni-scenografici-per-Mussorgsky-768x607.jpg)
![Wassily Kandinsky, Spitz Rund (Appuntito Tondo), 1925. GAMeC, Bergamo, Raccolta Spajani](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2018/01/Wassily-Kandinsky-Spitz-Rund-Appuntito-Tondo-1925.-GAMeC-Bergamo-Raccolta-Spajani.jpg)
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati