Il nuovo spazio di sperimentazione artistica e culturale di Roma spunta in un ex parcheggio
Ha aperto le porte al pubblico a settembre 'La Rampa', il nuovo spazio culturale della Capitale che intreccia arti visive, performance e musica. Ecco la sua storia e gli appuntamenti da non perdere fino a fine anno
Un grande reperto post industriale emerge da Via Aquilonia 52, nel quartiere Prenestino, a Roma, contraddistinto da un oculus sul tetto che lo fa assomigliare a un moderno Pantheon.
Così si presenta La Rampa, l’ex fatiscente parcheggio di sette piani, a pochi metri dalla stazione Teano della Metro C, trasformato dallo scorso settembre in uno spazio di sperimentazione culturale e caratterizzato da una programmazione che intreccia arti visive, performance e musica.

La storia dello spazio “La Rampa” a Roma
Nato come magazzino per il Teatro dell’Opera, il grande complesso elicoidale ha cambiato funzione diverse volte: da istituto scolastico alla fine degli Anni ’60, a “residenza” per persone senza fissa dimora negli Anni ’80, fino a diventare uno dei luoghi più frequentati della scena underground romana.
Uno spazio dal grande potenziale che non ha lasciato indifferente l’amministrazione locale: già l’ex sindaco Ignazio Marino “aveva annunciato di voler realizzare il ‘Museo della Metafisica’ con 500 opere di Giorgio de Chirico”, come riporta RomaToday in un articolo del 2017. Il progetto, tuttavia, non venne portato a termine a causa della crisi che investì la sua giunta.
Anche il presidente del V Municipio, Giovanni Boccuzzi, insieme ad alcuni esponenti dell’allora Sovrintendenza capitolina della giunta Cinque Stelle, aveva puntato l’attenzione sul rudere post industriale, designandolo come futuro museo della Street Art e valorizzando le decine di murales già presenti al suo interno, tra cui Natura morta di Luis Gomez e Zero Infinito di Agostino Iacurci. Un’iniziativa che avrebbe potuto cambiare le sorti del complesso abbandonato, se non fosse stato necessario un investimento economico significativo per la messa in sicurezza dell’edificio (e non solo).
Nasce lo spazio culturale “La Rampa”
Date le ampie metrature dell’edificio, una sua parte – nello specifico il terzo piano – è stata assegnata nel 2019 al Centro Rampi, che ne ha avviato l’utilizzo a scopo culturale, coinvolgendo gruppi, compagnie e altre associazioni, tra cui Aps Il Condominio . Questa, vincitrice del bando pubblico Artes et Iubilaeum – 2025, ha contribuito a trasformare La Rampa in uno spazio culturale a tutto tondo, inaugurato ufficialmente il 30 settembre con Moebius, l’installazione site specific di VideoSolid da cui prende il nome l’intera rassegna di eventi e performance visitabili fino al 31 dicembre.

La Rampa a Roma: il programma
Nel corso degli ultimi mesi La Rampa ha ospitato BrainRot, l’opera a quattro mani realizzata da Studio Cliché e dal sound designer Canyfsound, a cui si aggiunge Wet Signals di Ultravioletto, incentrata sul tema del tempo e della sua percezione, una ricerca già avviata con l’opera Tempo Radicale presentata a BASE Milano nel giugno 2025.
A questa costellazione di interventi si uniscono Degradation, opera di Thomas T. Fasciana presentata il 13 dicembre, e Om Mundi, l’installazione dei designer Field A1, visibile dal 14 dicembre.
“Abbiamo in programma, nelle prossime settimane, di svelare poco alla volta le nuove installazioni, tutte visitabili gratuitamente dal giovedì alla domenica, dalle 18 a mezzanotte”, spiega Marta Fantini, presidente dell’APS Il Condominio, in un’intervista a La Capitale di Roma.
Valentina Muzi
La Rampa
Via Aquilonia 52, nel quartiere Prenestino
Dal giovedì alla domenica
dalle 18 a mezzanotte
Ingresso libero
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