A Tolosa lo storico festival d’arte contemporanea Le Nouveau Printemps celebra la queerness

Il festival offre un itinerario tra i monumenti più emblematici del quartiere di Saint-Sernin, tappa del cammino di Compostela, e fa riflettere su questioni complesse e irrisolte come il colonialismo, la blackness e la queerness attraverso le arti visive, la musica, il video, la danza e la moda

A Tolosa c’è un festival di arte contemporanea longevo eppure nuovo, che ha avuto molte vite e identità. Ma si è sempre reinventato mantenendo un punto fermo: sostenere pratiche artistiche audaci, incoraggiare il dialogo tra artisti e pubblico e offrire uno spazio di riflessione sull’attualità. Stiamo parlando di Le Nouveau Printemps, un tempo biennale e ora annuale, che si è appena inaugurato in questa città universitaria della Francia meridionale – la quarta più popolosa del Paese dopo Parigi, Lione, Marsiglia – per durare fino al 22 giugno 2025, all’insegna dell’amore e delle “famiglie di cuore”: il curatore di questa terza edizione è, infatti, Kiddy Smile, figura di spicco della musica elettronica e del voguing (il ballo di pose legato all’identità queer), nonché DJ, produttore, ballerino, attivista LGBTQ+ e noto personaggio mediatico in Francia.

Le Nouveau Printemps, Tolosa, 2025. Photo Claudia Giraud
Le Nouveau Printemps, Tolosa, 2025. Photo Claudia Giraud

La storia del festival Printemps di Tolosa

Fondato come Printemps de Septembre nel 1991 da Marie-Thérèse Perrin, moglie del creatore della Fondation Cartier pour l’art contemporain di Parigi (principale sponsor del festival), si è svolto per 10 anni nella città di Cahors, borgo medievale nella regione della Valle del Lot, e per 20 anni a Tolosa, prima di cambiare di nuovo identità nel 2023: cambiato il team è cambiato anche il nome in Le Nouveau Printemps, e il format. “È un formato che ci permette davvero di reinventare”, spiega la Presidente del festival Eugénie Lefebvre, “ogni volta abbiamo lo sguardo di un artista che viene da un campo disciplinare diverso e che arriva in un quartiere diverso della città, dove lascia un piccolo pezzo della sua personalità e sensibilità”. Per la sua prima edizione nel 2023, nel quartiere di Saint-Cyprien, Le Nouveau Printemps ha collaborato con la designer Matali Crasset; nel 2024, con il regista Alain Guiraudie per ideare un’edizione in musei e piazze pubbliche, negozi e parchi del quartiere Carmes-Saint-Étienne, uno dei più antichi di Tolosa. Quest’anno è il turno del dj e ballerino di voguing Kiddy Smile, invitato a ripensare il quartiere storico di Saint-Sernin, con un programma incentrato su famiglia, legami e amore.

Le Nouveau Printemps, Tolosa, 2025. Photo Claudia Giraud
Le Nouveau Printemps, Tolosa, 2025. Photo Claudia Giraud

Chi è Kiddy Smile

Artista poliedrico e protagonista della scena electro e ballroom di Parigi, Kiddy Smile affonda le sue radici nella musica house di Chicago, nata dalle lotte delle comunità nere e queer. Il suo percorso creativo porta il segno profondo di quei movimenti, combinando giustizia sociale e creatività artistica. A 20 anni, abbandona la periferia parigina e parte per Los Angeles. Senza un soldo, viene assunto come addetto alle pulizie in un ostello della gioventù. Inizia a percorrere un’altra strada quando scopre il waacking, uno stile di street dance sviluppato negli Anni ’70. Kiddy Smile è attratto da questo movimento culturale legato al ballo e all’identità queer, nato a New York per offrire a questa comunità un riparo dalle violente discriminazioni e soprusi messe in atto dalla polizia in quegli anni. Tornato in Francia, l’artista registra i suoi primi brani e perfeziona il suo metodo: indipendenza di pensiero e di creazione, e un impegno incrollabile nei confronti del suo popolo, in primo luogo la comunità voguing, che continua ancora oggi. E si riflette nelle opere degli artisti invitati al festival.

Le opere e gli artisti del festival Le Nouveau Printemps

Sono 39 gli artisti locali e internazionali invitati a ripensare il quartiere millenario di Saint-Sernin, che nasce intorno all’omonima basilica, monumento emblematico dell’arte romanica di Tolosa e patrimonio Unesco, tappa imprescindibile dei pellegrini in cammino verso Santiago de Compostela. Poco distante da qui c’è la Chapelle des Cordeliers che ospita il cuore pulsante di tutto il festival, la mostra Faire Famille: ispirata a un viaggio di Kiddy Smile, è un percorso di emancipazione che celebra la libertà di scegliere dove sentirsi a casa. “Prima di essere un artista visivo”, spiega il direttore artistico Clément Postec, “Kiddy Smile è anche un DJ, un membro molto implicato della scena ballroom, della scena voguing”. Da qui si irradiano le altre mostre che coinvolgono luoghi sacri, ma anche le università e la scuola di cinema, musei come quello archeologico e il nuovissimo artist run space Inessential Space, dove spicca l’opera ispirata da Rembrandt e Caravaggio dell’artista ivoriano Roméo Mivekannin, ora alla sua prima personale in Italia, alla Collezione Maramotti di Reggio Emilia. Il festival offre, così, un itinerario tra i monumenti più emblematici del quartiere e, nello stesso tempo, fa riflettere su questioni complesse e irrisolte come il colonialismo, la blackness e la queerness attraverso le arti visive, la musica, il video la danza e la moda.

Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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