Nel pieno centro di Roma un artista misterioso apre una galleria d’arte temporanea. Le immagini
Dopo essere stato ospitato nelle gallerie di Dubai, Saint – Tropez e Monte Carlo, l'artista Edward Spitz ha deciso di aprire uno spazio temporaneo in Via del Babuino, riunendo una selezione delle recenti produzioni

Rumorosa, satirica e tagliente: così potremmo definire la ricerca e la produzione di Edward Spitz, l’artista senza volto che dopo aver conquistato gallerie di Tel Aviv, Dubai e Saint – Tropez, arriva nella Capitale con Edward Spitz Gallery in Via del Babuino 58/A.
Si tratta di uno spazio espositivo temporaneo che aprirà le sue porte al pubblico il 30 maggio con Print is not dead, una mostra che si pone come omaggio alla carta stampata e andando contro l’omologazione digitale. Visibile sino al 31 luglio, il progetto espositivo riunisce una selezione di lavori di recente produzione dell’artista che, come espressione di autenticità, ha deciso di rimanere nell’anonimato.
Apre Edward Spitz Gallery a Roma
Differentemente da altri, la ricerca di Edward Spitz attinge dalla cultura pop, ragion per cui l’artista ha deciso di aprire uno spazio espositivo temporaneo nel cuore di Roma, e più precisamente in Via del Babuino, inserendosi nella schiera di negozi che ogni giorno attraggono numerosi turisti.
Qui arte, moda, design e architettura convivono, rendendo il prestigioso quartiere il palcoscenico perfetto per l’artista.
La mostra “Print is not dead” di Edward Spitz in Via del Babuino
Con Print is not dead l’artista invita il pubblico a fermarsi e a guardare cosa ha da esprimere la carta stampata, celebrandone la materia che continua a resiste al tempo e all’incessante ascesa delle piattaforme digitali.
Quello di Spitz è un processo di assemblaggio e stratificazione di diversi materiali originali (giornali d’epoca, pubblicità vintage, strisce di fumetti e riviste), attraverso cui l’artista compone dei collage che imprime su supporti rigidi con colate di resina trasparente. Così facendo ogni opera è concepita come una reliquia pop e atto critico sulla cultura contemporanea.

Edward Spitz Gallery a Roma: un ritorno alle origini
“Negli ultimi anni il mio percorso espositivo ha toccato tappe internazionali importanti – da Sconci Gallery a Dubai, a Teos Gallery a Monte Carlo, fino a Corridor a Tel Aviv – oltre a una serie di mostre in Italia, tra cui Milano, e nelle gallerie stagionali personali in Sardegna, a Porto Cervo e prima ancora a Poltu Quatu”, spiega ad Artribune l’artista Edward Spitz. “Roma però è la mia città. È qui che tutto è iniziato, ed è qui che ho voluto tornare, non per nostalgia, ma per riconoscenza. In una città intrisa di arte classica e storia, sentivo il bisogno di portare un tocco di Pop, di contemporaneità, di irriverenza visiva. La mia è un’arte che nasce dalla carta stampata e si nutre di contraddizione: portarla nel cuore della Città Eterna significa anche rompere uno schema, offrire un colore nuovo al paesaggio visivo romano. È un omaggio, ma anche una dichiarazione”.

Il futuro di Edward Spitz Gallery
“La stagione estiva proseguirà con l’apertura ufficiale della nuova galleria a Porto Cervo”, continua l’artista, “già attiva da qualche giorno, con un evento esclusivo previsto per agosto nella piazzetta principale, in perfetta continuità con il percorso intrapreso in Sardegna. A settembre ci sposteremo nuovamente verso Milano, con una serie di eventi in fase di definizione, sempre fedeli allo spirito anticonvenzionale del progetto. Parallelamente, stiamo lavorando all’internazionalizzazione del brand Edward Spitz, con particolare attenzione al mercato americano: siamo in trattativa per partecipare ad Art Miami, una piazza strategica per un’arte pop che, per natura, ha una forte affinità con l’immaginario statunitense. Il percorso futuro sarà quindi duplice: da un lato, la solidificazione della presenza in Italia; dall’altro, l’espansione mirata verso le capitali dell’arte contemporanea internazionale”.
Redazione
Print is not dead
Fino al 31 luglio 2025
Edward Spitz Gallery
Via del Babuino 58/A, Roma
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