Il gallerista Giampaolo Abbondio apre Playlist, nuovo spazio sperimentale a Milano 

Funzionerà come laboratorio di sperimentazione e ricerca per artisti affermati ed emergenti. Si parte con la mostra dell’artista argentino Pablo Candiloro

Offrire al pubblico un palinsesto incentrato sulla ricerca di artisti emergenti e non, capaci di rispecchiare l’orientamento della galleria: questo era l’obiettivo di Galleria PACK, fondata nel 2001 a Milano da Giampaolo Abbondio. Una realtà che si è affermata nel sistema dell’arte non solo per la qualità delle mostre realizzate, ma anche per la partecipazione di alcuni suoi artisti a progetti esterni alla galleria, come la performance My Rome di Zhang Huan, ospitata nel 2005 ai Musei Capitolini di Roma, la partecipazione alla 53. Biennale di Venezia di Matteo Basilé e il duo Masbedo al Padiglione Italia (curato da Luca Beatrice e Beatrice Buscaroli), di Andrei Molodkin al Padiglione Russo (a cura di Olga Sviblova), e la partecipazione di Marìa Magdalena Campos – Pons a documenta 14 con il progetto Matanzas Sound Map, nel 2017. Nel settembre 2019, la galleria ha adottato il nome odierno di Galleria Giampaolo Abbondio e nel giugno del 2021 sposta l’attività espositiva al centro di Todi, in Umbria, all’interno di un palazzo storico. Oggi la galleria torna a essere protagonista con l’apertura di Playlist, nuovo spazio di ricerca e sperimentazione che avrà casa in Via Carlo Poma 18 a Milano in zona Dateo. A inaugurarlo sarà la mostra di Pablo Candiloro (Buenos Aires, 1976), Fiori di Maggio a Febbraio, il prossimo 9 aprile 2024

Playlist, il nuovo spazio della Galleria Giampaolo Abbondio a Milano

Mi mancava fare degli esperimenti con gli artisti giovani”, racconta Giampaolo Abbondio ad Artribune. “Perché in ambienti ampi come quelli di Todi (180 mq) risulta difficile e faticoso. Qui lo spazio è piccolo (32 mq) e l’artista è libero di sperimentare senza sentirsi sotto pressione”. Un’attenzione, quella di Giampaolo Abbondio, che mira a far stare a proprio agio i propri artisti, rendendoli liberi di esprimersi e di non andare in sovraccarico nell’elaborazione di una mostra. 
Inoltre, questo spazio mi permette il lusso di fare sperimentare anche gli artisti più affermati. Metti il caso che a Matteo Basilé venga in mente di fare degli acquarelli, qui può farlo senza problemi”. 
Playlist si connota quindi come una “selezione musicale varia e coinvolgente, dove sono presenti pezzi pop, evergreen e cult”, inserendosi all’interno di un sistema più ampio (e ben assestato) che Abbondio ha sviluppato in vent’anni di carriera. 

Playlist della Galleria Giampaolo Abbondio. Il programma espositivo 

Si parte con Fiori di Maggio a Febbraio, dell’artista argentino Pablo Candiloro che, per la prima volta, “non sarà al centro dell’opera con i suoi autoritratti”, specifica Abbondio. La mostra sarà fruibile dal 9 aprile al 24 maggio, per poi far posto ad altri progetti che vedranno protagonisti “la performer Elyla (artista originaria del Nicaragua, in mostra anche alla Biennale di Venezia 2024) e la fotografa russa Elena Ovecina, rispettivamente a giugno e settembre”. Ma la sperimentazione non è solo dedicata ai linguaggi delle arti visive, ma anche a progetti che vedranno il coinvolgimento di curatori esterni, affermati e non. “Tra le proposte per il palinsesto autunnale c’è per esempio il progetto espositivo di Francesca Pasini”, conclude Abbondio.

Valentina Muzi 

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Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

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