Nuovo episodio di “UrbanisMI” su Artribune Podcast: la rigenerazione dell’ex scalo Farini a Milano

Dopo Porta Romana, Porta Vittoria e Rogoredo, UrbanisMI dedica la quarta puntata alla rigenerazione urbana del quartiere Farini di Milano. Nel podcast, il racconto dell’intervento di ricucitura tra l’ex scalo e la città, accompagnato da iniziative di riuso adattivo, riconversioni e nuove costruzioni

UrbanisMiè la serie di Artribune Podcast che dà voce alla rigenerazione urbana: un viaggio attraverso la Milano del passato e del futuro, con un particolare focus sull’architettura che ne sta plasmando il volto. Dopo l’ultimo episodio dedicato alla rigenerazione urbana di Rogoredo, è ora il turno di Milano Farini, al centro del quarto dei 10 appuntamenti audio che racconteranno origini e progettualità di ciascun quartiere a partire dagli eventi che ne hanno segnato la storia, e dalle vicende umane di importanti personaggi dell’arte che li hanno abitati, osservati e talvolta immortalati, diventando così testimoni partecipi di un paesaggio urbano in costante trasformazione. Grande attenzione sarà di conseguenza riservata al contemporaneo, e appunto al tema della rigenerazione: ogni puntata farà luce sui progetti architettonici più recenti e su quelli che verranno, tra operazioni di riuso adattivo, ricuciture urbane e nuove costruzioni, disegnando attraverso le parole una mappa dei cantieri più significativi e delle nuove aperture, per una Milano tutta da scoprire. In UrbanisMI, serie di episodi scritta e narrata da Maria Chiara Virgili per Artribune, il futuro della città di Milano si ascolta un quartiere alla volta.

Milano Farini. Da Testori a oggi

Il quartiere Farini è un fazzoletto di città defilato ma non troppo, a due passi dal cimitero monumentale, tempio di fama e memoria, e dall’Alcatraz, tempio pagano del rock e della notte. Qui si incontrano la vita e la morte, l’anima popolare e la multietnicità: figlie dei sobborghi e dei vuoti limitrofi. In questo ritaglio urbano, delimitato dalla circonvallazione e condizionato dalla presenza dell’omonimo, macroscopico, ex scalo, la storia è stata lentamente inghiottita dalla ferrovia e dall’imperversare dell’industria. Di quelle cascine e chiesette, delle case popolari e dei villaggi operai che punteggiavano la zona, resta qualche foto in bianco e nero. Restano i racconti, quasi aneddotici, di Giovanni Testori, la cui penna, intrisa di realismo espressionista, intinta in un inchiostro cupo e senza sconti, rivela i segreti di una Milano neocapitalistica ormai scomparsa. La Gilda del Mac MahonIl re del RoserioIl Ponte della Ghisolfa (quello che si affaccia sulla distesa di binari dello scalo Farini), tra grandi casoni grigi e vicende talvolta torbide e melodrammatiche, Testori avvita la commedia umana a una realtà georeferenziata, illustrando gli orizzonti della periferia meneghina nord-occidentale negli anni del boom economico. È dalla Milano che ha fatto da sfondo a queste vicende, dal suo lascito, che la narrazione riprende, soffermandosi sulle architetture storiche che hanno profondamente trasformato dal punto di vista urbano questo angolo di città o che ne hanno subito drasticamente i cambiamenti. Il Cimitero Monumentale, la Villa Simonetta, lo scalo Farini, le stazioni di Porta Nuova (“le Varesine”) e Porta Garibaldi, sono i protagonisti della prima parte del racconto.

La rigenerazione dell’ex scalo Farini

Lo scalo Farini è il più grande dei sette ex scali ferroviari inseriti nel processo di riqualificazione oggetto dell’Accordo di Programma sottoscritto nel 2017 da Comune di Milano e Gruppo FS Italiane. Questo enorme vuoto urbano costituisce, storicamente, una forte cesura lungo l’asse urbano nordovest tra via Cenisio, Mac Mahon e l’Isola. Presenta da sempre problemi di accessibilità locale anche per via dei suoi confini definiti dal Cimitero Monumentale e dal cavalcavia Adriano Bacula, noto ai più come “il ponte della Ghisolfa”. Dismesso in seguito all’attivazione della Stazione di Porta Garibaldi, nel 2018 è stato oggetto del concorso internazionale di progettazione che ha visto come vincitore il progetto Agenti Climatici, sviluppato dal team OMA e Laboratorio Permanente. Nell’episodio il tema della rigenerazione si affronta attraverso il racconto del masterplan, delle recenti realizzazioni in ambito residenziale e ad uso uffici, e del futuro Campus delle Arti dell’Accademia di Brera, altro importante tassello del progetto di rigenerazione dell’area Farini che punta alla cultura, all’istruzione e anche all’arte. La quinta puntata del podcast, in uscita tra due settimane, sarà dedicata alla rigenerazione urbana di Ortica – Lambrate.

Maria Chiara Virgili

Prima puntata di UrbanisMI: Porta Romana
Seconda puntata di UrbanisMI: Porta Vittoria
Terza puntata di UrbanisMI: Rogoredo

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Maria Chiara Virgili

Maria Chiara Virgili

Architetta e storyteller, ha collaborato con Studio Fuksas e David Chipperfield Architects, realtà internazionali presso le quali inizia il suo percorso professionale in qualità di visualisation artist. Spinta del desiderio di rendere altrettanto tridimensionale un racconto fatto di parole, il…

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