Claire Fontaine firma “Il personale”, opera realizzata con 30 donne lavoratrici

30 donne lavoratrici dell'azienda Elica di Fabriano hanno contribuito alla realizzazione dell'opera "Il personale" di Claire Fontaine. Un video spiega come

“Ricordate l’ultima volta che vi siete sentite libere?”: questa è una delle domande che Fulvia Carnevale, del duo artistico Claire Fontaine, ha rivolto ad un gruppo di 30 donne che rivestono ruoli manageriali all’interno dell’azienda Elica di Fabriano.

L’occasione è stata il workshop “Lavoro femminile visibile e invisibile”, durante il quale gli artisti, vincitori del XXI Premio Ermanno Casoli, hanno voluto raccogliere le riflessioni delle presenti per ispirarsi nella creazione de Il personale, opera d’arte site-specific da posizionare nell’headquarter della realtà produttiva marchigiana.

L’opera “Il Personale” di Claire Fontaine

Il duo artistico formato da Fulvia Carnevale e James Thornhill, noti come Claire Fontaine, è ora in mostra con “Ready Made Emotions” alla galleria t293 di Roma.

Conosciuto per la predilezione di un processo creativo condiviso, che rende le sue opere il risultato di una riflessione ampia e partecipata, sempre sensibile alle questioni di genere, a portare alla ribalta Claire Fontaine è stata la frase “Pensati Libera” dal duo coniata e scelta da Mariagrazia Chiuri per la stola indossata dalla Ferragni a Sanremo.

Anche stavolta, Il personale risulta un’opera fortemente sentita dalla comunità di donne manager coinvolte nel progetto, capace di rappresentarle. L’installazione luminosa presenta la frase in stampatello “Il personale è politico”, attribuita a Carol Hanisch, attivista femminista statunitense che lo utilizzò in un testo pubblicato nel 1970. Il concetto alla base di tale affermazione è che la sessualità, l’apparenza fisica, la cura dei figli e la divisione del lavoro domestico non siano problemi personali ma abbiano dignità politica, che interessa l’intera società. La traduzione dall’inglese dello slogan conferisce poi il duplice significato alla parola “personale”, intesa sia nel senso di intimo, privato, ma anche in quello di gruppo di persone impiegato in un’attività lavorativa.

Claire Fontaine, Il personale , 2023; LED letters, painted wall, cables and transformers; 50 x 175 x 8000 mm. Elica, Fabriano. Courtesy of the artist and Fondazione Ermanno Casoli. Crediti: Carlo Romano
Claire Fontaine, Il personale , 2023; LED letters, painted wall, cables and transformers; 50 x 175 x 8000 mm. Elica, Fabriano. Courtesy of the artist and Fondazione Ermanno Casoli. Crediti: Carlo Romano

La frase scelta da Claire Fontaine è scaturita proprio dall’incontro con le partecipanti chiamate ad esprimersi sul tema dell’empowerment femminile, da cui è emersa la difficoltà nel conciliare gli aspetti professionali con quelli familiari. “La giornata di workshop è stata emozionante e trasformativa per tutte le partecipanti. È stato sorprendente come tutte, nonostante i rispettivi ruoli ricoperti all’interno dell’organizzazione, si siano aperte descrivendo le proprie difficoltà e preoccupazioni, rendendo questo momento ancor più prezioso per la coesione tra le colleghe e per la scoperta di aspetti nascosti della loro personalità”, ha dichiarato l’artista.

“Dire che il personale è politico”, sottolinea il curatore del progetto Marcello Smarrelli, “significa comprendere che la posizione filosofica ed esistenziale dei singoli ha un effetto sulla società intera, e che ogni desiderio e reazione emotiva che esprimiamo sono il risultato del nostro rapporto con la società stessa e non solo con le persone con cui stiamo interagendo”.

Il progetto della Fondazione Ermanno Casoli

“Insieme alla Fondazione Ermanno Casoli cerchiamo ogni giorno di trasmettere in azienda la passione e l’innovazione che caratterizzano l’arte contemporanea. Il vero valore di Elica sono le nostre donne e i nostri uomini e per questo da anni, attraverso il Premio Ermanno Casoli, cerchiamo di metterli insieme agli artisti più bravi” ha dichiarato il Presidente di Elica, Francesco Casoli.

E sono proprio le donne dell’azienda le vere protagoniste di questo progetto artistico, che le vede farsi portavoce di un’urgenza sociale ampia e sentita in più ambiti e settori. Come molte di loro affermano, nel video documentario di Anton Giulio Onofri, “Noi siamo fortunate” e nonostante ciò il processo creativo dell’opera è stata occasione per far emergere problematiche comuni e far cadere quella maschera di apparenza che ognuna di loro indossa recandosi sul posto di lavoro.

Uno sforzo prezioso e utile che Il personale di Claire Fontaine ricorderà loro di fare ogni giorno, per il proprio benessere, per quello dell’azienda e della comunità tutta.

Roberta Pisa

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Roberta Pisa

Roberta Pisa

Vive a Roma dove si è laureata in Scienze politiche e Relazioni internazionali. Da sempre si occupa di cultura e comunicazione digitale. Dal 2015 è pubblicista e per Artribune segue le attività social.

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