Pensati libera. L’abito di Chiara Ferragni al Festival di Sanremo è un’opera d’arte contemporanea

La celebre influencer ha fatto ingresso sul palco dell’Ariston indossando un abito nato dalla collaborazione con Dior e il collettivo artistico Claire Fontaine. La stola sulle spalle di Ferragni reca la scritta “Pensati libera”, un manifesto femminista contro la violenza degli uomini sulle donne

È all’insegna dell’arte contemporanea l’attesissima partecipazione di Chiara Ferragni alla 73esima edizione del Festival di Sanremo, con un’entrata in scena che coniuga alta moda e impegno sociale. La famosissima imprenditrice digitale ha fatto il suo ingresso sul palco dell’Ariston indossando un abito firmato dalla maison Dior accompagnato da una sorta di “stola-manifesto” con la scritta Pensati libera, frase tratta da un’opera del duo artistico Claire Fontaine“Quando abbiamo iniziato a pensare agli abiti per le due serate di Sanremo abbiamo subito capito di non volere vestiti solo perché eccentrici o pretenziosamente belli, ma sentivamo la necessità di portare sul palco più popolare d’Italia un messaggio sociale, anche attraverso la moda”, scrive Ferragni su Instagram. “L’abito manifesto che da il via alla 73esima edizione del Festival di Sanremo è frutto di una conversazione tra noi, Maria Grazia Chiuri direttrice artistica di Dior, Rachele Regini e Fulvia Carnevale del duo artistico Claire Fontaine. Il risultato è un abito a corolla di seta nero ispirato alla tradizione Dior e completato dalla stola-manifesto con ricamato il claim ‘Pensati libera’. Le semplici e pur così forti parole arrivano da un’opera di Claire Fontaine che speriamo possano ispirare tutte le donne a sentirsi libere di uscire dal ruolo che è stato a loro imposto dalla società. Una presa di coscienza della stessa Chiara Ferragni che lotta per non essere incasellata in uno spazio identificato per lei dal patriarcato, e anche una promessa che lei stessa si fa ogni giorno mentre lotta per non doversi sentire in colpa del suo successo di donna. ‘Pensati libera’ è dedicato a tutte le donne che hanno voglia di sentirsi semplicemente loro stesse senza essere giudicate”.

CHIARA FERRAGNI AL FESTIVAL DI SANREMO E LA COLLABORAZIONE CON DIOR E CLAIRE FONTAINE

L’opera di Claire Fontaine – duo fondato nel 2004 a Parigi, e oggi basato a Palermo, da James Thornhill e Fulvia Carnevale – cui fa riferimento Ferragni è una frase “trovata su un muro dopo una marcia delle donne a Genova”, come spiegato dall’artista collettiva sul proprio profilo Instagram. Si tratta infatti dell’appropriazione di un lavoro di Cicatrici Nere, street artist e tattoo artist che in realtà non ha preso bene la cosa parlando addirittura di plagio.

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“La libertà delle donne non comporta l’irresponsabilità, ma la possibilità del vero amore, perché l’amore può avvenire solo senza vivere nella paura della violenza dell’altro”, scrive Claire Fontaine su Instagram. “La violenza contro le donne è proporzionale al grado della loro libertà e non alla loro sottomissione; gli uomini temono le donne indipendenti che apprezzano veramente il loro amore e lo scelgono liberamente. La libertà delle donne in questa frase evoca un mondo in cui l’amore è finalmente possibile per uomini e donne senza paura. Grazie Chiara Ferragni per aver scelto di utilizzare la tua partecipazione a Sanremo per difendere i diritti e l’emancipazione delle donne”.

CLAIRE FONTAINE E DIOR

Non è la prima volta che Claire Fontaine e Dior collaborano: il duo ha realizzato per la maison il set per la sfilata Prêt-à-Porter Autunno-Inverno 2020-2021, contraddistinta da una serie di scritte – cifra stilistica di Claire Fontaine – fatte di parole e concetti che mirano a sensibilizzare e colpire il sistema politico e sociale, per denunciare, far riflettere e mettere in evidenza le contraddizioni della società.

Desirée Maida

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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