Robin F. Williams, la pittrice delle donne libere

Sono essenziali e colorate le figure femminili dipinte da Robin F. Williams, che cala le sue donne in ambienti sospesi e senza alcuna presenza maschile

Leggi Robin F. Williams e ti viene in mente subito il famoso attore americano protagonista tra l’altro di L’attimo fuggente e di Mrs Doubtfire, morto nel 2014. E invece poi investighi meglio e scopri che Robin Francesca Williams è donna, nata a Columbus in Ohio nel 1984 e, diplomata alla Rhode Island School of Design di Providence, felicemente operativa tuttora. E in effetti, in barba a tutti coloro che dicono che non si può riconoscere in pittura la pennellata maschile da quella femminile, qualcosa ci rodeva il cervello fin dall’inizio. Per cominciare, l’insistenza nella scelta di soggetti femminili. Volti, ma soprattutto corpi. Volti composti e meditativi, ma soprattutto corpi agitantisi nello spazio. Corpi che si liberano della gravità, di tutte le gravità.
Assistiamo in questi anni a un’esplosione di massiccia presa di coscienza muliebre sull’autonomia individuale, corporale e spirituale. Sono sempre più numerose le artiste che esplicitano nella loro opera la sconquassante esigenza di scrollarsi di dosso secoli di pesi comportamentali; e lo fanno quasi inevitabilmente ricorrendo a raffigurazioni di corporature private di orpelli inutili, mobili nello spazio, còlte nell’esercizio di una libertà che si assapora nuova (e a volte un po’ sconcertante).

Robin F. Williams, Ghost at War, 2020

Robin F. Williams, Ghost at War, 2020

LE DONNE DIPINTE DA ROBIN F. WILLIAMS

Robin Francesca Williams in questo non fa eccezione; fa eccezione invece nelle caratteristiche, anche di resa tecnica, delle sue forme. Che sono possenti, solide, volumetriche come negli stilemi del Novecento italiano. Ma le sue femmine squadrate a sorpresa si dilettano di apparire ridenti a tutti denti in qualche luminoso Eden senza maschi, dove anche i serpenti sono in loro dominio. Oppure giacciono angeliche su una nuvola, stellate e aureolate. O restano massicce ma solo nel contorno, allegri fantasmi dai corpi spudoratamente trasparenti. O si avviano tutte assieme in beato corteo nudo verso un futuro sfavillante. Tutte donne che amano, che amano i feticci erotici di se stesse.

Ferruccio Giromini

http://www.robinfwilliams.com/

Articolo pubblicato su Artribune Magazine #69

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Ferruccio Giromini

Ferruccio Giromini

Ferruccio Giromini (Genova 1954) è giornalista dal 1978. Critico e storico dell'immagine, ha esercitato attività di fotografo, illustratore, sceneggiatore, regista televisivo. Ha esposto sue opere in varie mostre e nel 1980 per la Biennale di Venezia. Consulente editoriale, ha diretto…

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