Apre il museo di Gilbert & George a Londra. Un centro permanente per il duo

Dall’inizio degli Anni Settanta il duo porta nel mondo un’idea di “arte per tutti”, performando come sculture viventi all’interno delle immagini e delle performance che concepiscono

Nel 1967 Gilbert Proesch, nato sulle Dolomiti italiane nel 1943, e George Passmore, originario del Devon inglese, classe 1942, si incontravano alla Saint Martins School of Art di Londra, studiando scultura. Insieme, approcciando la pratica artistica perché superasse la dimensione elitaria che si era ritagliata con il motto di “Art for All”, hanno concentrato il proprio lavoro dapprima sulla performance e poi sul video, passando per la fotografia, il disegno e il collage, trattando tematiche politiche, religiose e morali, sempre portando se stessi – nel ruolo di living sculptures – all’interno dell’opera, e utilizzando il filtro di un’ironia tagliente. Un duo, quello formato da Gilbert & George, longevo, ma ancora tra i più influenti della scena artistica internazionale.

Gilbert & George all'ingresso del Gilbert & George Centre. Photo Yu Yigang © Gilbert & George

Gilbert & George all’ingresso del Gilbert & George Centre. Photo Yu Yigang © Gilbert & George

IL GILBERT & GEORGE CENTRE A LONDRA

All’inizio di aprile 2023, questo rodato sodalizio esistenziale e artistico troverà casa al civico 5 di Heneage Street, Spitalfields, all’interno di un ex edificio industriale di epoca vittoriana adiacente allo storico studio (e casa) del duo, in Fournier Street. Annunciato da tempo, il Gilbert & George Centre di Londra aprirà al pubblico nel primo giorno del mese, configurandosi come spazio espositivo permanente sviluppato su 280 metri quadri. Al progetto ha lavorato, in stretta connessione con Gilbert & George, lo studio di architettura SIRS, che ha ripensato gli spazi della proprietà acquistata nel 2015, proprio con l’idea di realizzare una sorta di museo che raccogliesse i lavori del duo, già fondatore nel 2009 dell’ente di beneficenza omonimo, promosso per favorire l’educazione del pubblico all’arte. E sempre privilegiando il principio “Art for All”, il nuovo Centro accoglierà gratuitamente i visitatori che oltrepasseranno il cancello verde con il monogramma dorato di re Carlo che dà accesso al sito (il duo, all’indomani della sua proclamazione, si era schierato in favore del nuovo sovrano –Gli artisti intorno a noi sembrano essere tutti anti-monarchici. È estenuante!” – anticipando l’intenzione di omaggiarlo con un tributo apprezzabile nel Centro).

Gilbert & George, Curl, dalla serie The Paradisical Pictures, 2019. Courtesy Gilbert & George

Gilbert & George, Curl, dalla serie The Paradisical Pictures, 2019. Courtesy Gilbert & George

LE MOSTRE IN PROGRAMMA AL GILBERT & GEORGE CENTRE

To be with art is all we ask”, declamano ora Gilbert & George su Instagram nell’annunciare l’imminente inaugurazione dello spazio, che si appresta ad arricchire la già nutrita offerta culturale della capitale inglese. Tre saranno gli ambienti espositivi, ciascuno connotato da un’identità specifica, che pur tenendo conto della storia dell’edificio è stata adattata alle esigenze della visione creativa professata dal duo. Ogni anno il Centro ospiterà un paio di mostre incentrate sulle opere di Gilbert & George (che comunque continueranno a portare nel mondo la propria arte: dal 12 aprile al 13 maggio il White Cube di West Palm Beach esporrà la nuova serie The Corpsing Pictures), a partire dal progetto inaugurale ideato per celebrare la serie The Paradisical Pictures (2019), che mostra il duo in un mondo colorato e immaginifico, finanche allucinato e psichedelico, popolato di fiori, alberi, frutti e creature fantastiche. Inizialmente lo spazio sarà aperto solo nel fine settimana, dal venerdì alla domenica, dalle 10 alle 17, per ampliare progressivamente i giorni di apertura e gli appuntamenti utili (alcuni a pagamento) per visitare il Centro. E anche la scelta della data inaugurale, il giorno del Pesce d’aprile (April fools) sembra calzare a pennello sulla personalità dei due artisti, ironici e irriverenti.

Livia Montagnoli

www.gilbertandgeorgecentre.org

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