Apre il museo aziendale della mitica Pennelli Cinghiale. Con tanta arte contemporanea

“Per dipingere una parete grande non ci vuole un pennello grande, ma un grande pennello” è la frase dello spot pubblicitario entrato a fare parte dell’immaginario e che ha reso celebre l’azienda Pennelli Cinghiale. Ecco cosa c’è nel loro museo

È impresso nella memoria di non poche generazioni lo spot pubblicitario in cui un imbianchino in bicicletta, in difficoltà nel traffico cittadino, trasporta un “pennello grande” per “dipingere una parete grande”, e ancora più iconica è la risposta che un vigile dà all’imbianchino, “per dipingere una parete grande non ci vuole un pennello grande, ma un grande pennello”, facendo riferimento a Pennelli Cinghiale, azienda italiana produttrice di materiali per l’edilizia fondata nel 1945 dal Commendatore Alfredo Boldrini e diventata celebre anche grazie allo spot ideato da Ignazio Colnaghi con il caratterista Vincenzo De Toma. Pennelli Cinghiale, nel suo ambito, ha contribuito alla storia del Made in Italy e l’azienda, consapevole del proprio passato, lo scorso maggio ha inaugurato un proprio museo, all’insegna dell’arte contemporanea, visitabile su appuntamento insieme allo stabilimento in Via Milano 222 a Cicognara in provincia di Mantova.

IL MUSEO DEI PENNELLI CINGHIALE

A firmare gli spazi del percorso espositivo del Museo del Tempo di Pennelli Cinghiale è lo street artist milanese Guido DutyGorn, che ha realizzato il murale sulla facciata dello stabilimento aziendale dal titolo Time Mirror, un insieme di linee colorate e un volto femminile che nello stile ricorda la pop art. All’interno del museo è Upside Down, installazione che vede una serie di pennelli colorati decorare il soffitto, e altri interventi come Abstraction, Pennelli nel tempo e Retouché che accompagnano il visitatore tra teche multimediali, documenti storici, fotografie, chicche come la scheda tecnica del pennello “Katy”, dedicato dal Commendatore alla figlia Catiuscia, una cambiale da lui firmata riacquistata su eBay, il registro infortuni, i premi. “È sempre da un pennello che inizia una grande opera”, dichiara Eleonora Calavalle, CEO e nipote del fondatore, il Commendator Alfredo Boldrini. “L’attenzione che è insita in noi dalla fondazione, nel lontano 1945, alla bellezza, all’arte e alla qualità ha portato ad aggiungere alle innumerevoli memorabilia del nostro Museo un tassello ulteriore, sposando l’arte contemporanea. Ogni visitatore sarà accolto da un’esperienza plurisensoriale davvero unica, capace di unire tutte le arti”. Il museo è visitabile su appuntamento dal lunedì al venerdì, ed è possibile prenotare una visita guidata a questo link.

– Desirée Maida

https://www.pennellicinghiale.com/

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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