Installazioni, ologrammi e tecnologia. La mostra di Giuliana Storino a Bari

Allestita nel Museo Archeologico di Santa Scolastica, la mostra di Giuliana Storino prende spunto dalla lezione di Eraclito traducendola in chiave contemporanea

Il Museo Archeologico di Santa Scolastica conferma la sua apertura al contemporaneo con la personale Il sole è nuovo ogni giorno di Giuliana Storino (Manduria, 1986), curata da Giacinto Di Pietrantonio e promossa dalla Città Metropolitana di Bari con il coordinamento di Roberta Giuliani. Si tratta della prima personale nella sua terra d’origine dell’artista che ambienta alcuni dei suoi ultimi lavori in un complesso monumentale saturo di memorie e stratificazioni del passato. Prende il titolo da Eraclito e ne recepisce il senso, quello di un’esperienza che è sempre nel presente, dinamica e agita con occhi non usurati, come, del resto, chiarisce l’artista stessa: “Differente dalla successione del tempo cronologico, Il sole è nuovo ogni giorno, impiega il tempo senza nominarlo. È l’atemporalità del tempo che fa ricorso alla potenziale energia dell’immagine esperita dall’opera d’arte, di divenire nuova ogni giorno, chiamando in causa il sentire umano. Solo l’uomo vive l’esperienza del tempo, che si attua attraverso quella del vivere. La vita consiste in questo continuo passare da uno spazio all’altro nel tentativo di farsi meno male possibile!”.

Giuliana Storino, Light pillars, 2021
Giuliana Storino, Light pillars, 2021

LE OPERE DI GIULIANA STORINO

Su questa traccia il rapporto con il luogo avviene attraverso proiezioni, ologrammi e installazioni, con supporti tecnologici che spostano sapientemente i confini tra naturale e virtuale. A partire dalla mano, strumento risolutivo nella gerarchia tra animali e umani e responsabile del lungo cammino evolutivo, dalla preistoria a oggi. La sua mano operosa, per esempio, ordisce trame generate da sottili strisce adesive, filamenti monocromi disposti su supporti cartacei per comporre eleganti canovacci geometrici. Con l’aiuto del digitale, la mano è in grado di riprodursi in sequenze multiple, trattenute in traiettorie serpentine, simili a vertebre estratte da pellicole radiografiche. Dichiarata l’ispirazione futurista anche nel titolo, I vertebrati, quelli che vanno, rimodulato su quello della celebre opera di Boccioni.

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Giuliana Storino, U mano, mano, umano, umanità, 2021, 9 calchi in gesso, scrivono in lingua LIS le parole mano, umano
Giuliana Storino, U mano, mano, umano, umanità, 2021, 9 calchi in gesso, scrivono in lingua LIS le parole mano, umano

LA MOSTRA DI STORINO A BARI

Un frastornante canto di cicale, nell’installazione Cicàdidi, si anima visivamente con nastri oleografici penzolanti, dove la luce riverbera e invade lo spazio in iridescenti tonalità. Storino ha registrato in Puglia il frinire delle cicale nell’arco di un giorno fissandolo in una struttura 3D che riporta, anche materialmente, il suono in un’unica traccia grafica. Chiudono il percorso espositivo, nel chiostro, gruppi di colonne metalliche rivestite di olografie cangianti, tautologicamente in dialogo con quelle antiche, immerse nelle aspre e desolate sonorità dei Radiohead.

Marilena Di Tursi

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Nome eventoGiuliana Storino - Il sole è nuovo ogni giorno
Vernissage13/11/2021
Duratadal 13/11/2021 al 31/12/2021
AutoreGiuliana Storino
CuratoreGiacinto Di Pietrantonio
Generiarte contemporanea, personale
Spazio espositivoMUSEO ARCHEOLOGICO DI SANTA SCOLASTICA
IndirizzoVia Venezia - Bari - Puglia
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Marilena Di Tursi
Marilena Di Tursi, giornalista e critico d'arte del Corriere del Mezzogiorno / Corriere della Sera. Collabora con la rivista Segno arte contemporanea. All'interno del sistema dell'arte contemporanea locale e nazionale ha contribuito alla realizzazione di numerosi eventi espositivi, concentrandosi soprattutto sulla promozione dei giovani artisti pugliesi dal 1988 fino ad oggi. È autrice di numerose pubblicazioni e di testi critici di presentazione dell’opera di giovani artisti, contenuti in cataloghi redatti in occasione di mostre personali e collettive. Per conto della Fondazione Corriere della Sera, in qualità di membro del consiglio scientifico, ha curato cicli di incontri dedicati all’arte contemporanea nell’ambito dell’iniziativa “Da Est a Ovest Bari incontra il mondo” (2015/2016) e “Quanto è contemporanea l’arte contemporanea?” (2016, con Marco Scotini, Achille Bonito Oliva, Domenico Fontana, Marco Senaldi). Laureata in Lettere presso l’Università degli Studi di Bari, con una tesi in Storia dell’arte contemporanea, ha conseguito la specializzazione triennale in storia dell’arte medievale e moderna presso l’Università “La Sapienza” di Roma e il titolo di Dottore di ricerca in Documentazione, catalogazione, analisi e riuso dei beni culturali presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bari. Insegna Storia dell’arte nel locale Liceo artistico.