L’artista Giacomo Zaganelli apre un centro culturale per la Biennale della Tailandia

Chiamato a partecipare alla manifestazione, l’artista contribuisce aprendo al pubblico il Somsed Temporary Cultural Center, nel passato usato come luogo di Salute Pubblica e caduto da tempo in stato di abbandono. Zaganelli ci ha spiegato la sua concezione di arte come partecipazione e coinvolgimento della collettività.

Il Somsed Temporary Cultural Center ha aperto in occasione della Thailand Biennale Korat 2021 e rimarrà visitabile durante tutta la durata della manifestazione, fino al 31 marzo 2022. Molto più che semplice spazio espositivo, si tratta dell’opera partecipativa di Giacomo Zaganelli, artista fiorentino classe 1983, che basa la sua pratica su azioni di arte pubblica rivolte alla collettività e lontane da ogni logica di mercato. È quello che è successo a Korat, in Tailandia, dove uno spazio appartenente alla municipalità, una volta utilizzato come luogo di Salute Pubblica e oggi caduto in disuso, è stato riattivato e messo al servizio della comunità locale e di tutti i visitatori che vorranno prenderne parte. Un progetto reso possibile dal sostegno di Italian Council (IX edizione, 2020), programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Gli abitanti di Korat hanno preso parte anche alla fase di rigenerazione del luogo, precedentemente in stato di abbandono e invaso dalla vegetazione spontanea, che ora torna a nuova vita, trasformandosi in centro culturale aperto, spazio per mostre, workshop, presentazioni e rappresentazioni, proiezioni, concerti, performance e biblioteca.

IL SOMSED TEMPORARY CULTURAL CENTER RACCONTATO DA GIACOMO ZAGANELLI

Ma cosa significa mettere concretamente la propria opera al servizio della comunità di un luogo come pratica artistica? “Mi è sempre venuto spontaneo e senza dubbio è un elemento che connota la mia pratica fin dai primissimi progetti”, ha raccontato a Artribune. “A tal proposito al rientro dalla Tailandia, il prossimo anno, darò vita ad un progetto di ricerca intitolato ‘L’artista per la collettività’ il quale, oltre all’interesse di numerose istituzioni italiane e straniere, ha ricevuto il sostegno del MIC attraverso il grant dell’Italian Council. Con questo progetto intendo indagare quale sia il potenziale offerto oggi dalla figura dell’artista nei confronti delle comunità e di un’idea di utilità sociale del suo operato. Personalmente ritengo che questa rappresenti una delle sfide più interessanti, soprattutto in un mondo in cui la dimensione digitale/virtuale è sempre più asfissiante e la capacità tecnologica di riproduzione sempre più totale”. Nella radicata convinzione della necessità dell’arte in quanto strumento di utilità pubblica e del ruolo sociale dell’artista, infatti, Zaganelli porta avanti progetti di forte impatto collettivo e in modo indipendente, assumendo al contempo le vesti di artista, curatore, ricercatore, operatore culturale, marketing manager. “Avere a che fare con persone estranee al mondo dell’arte e della cultura mi ha sempre stimolato più di ogni altra cosa”, conclude. “Qui in Tailandia l’arte a malapena viene intesa come qualcosa che esula dalla mera scultura o pittura, e mi incoraggia davvero molto il fatto di fare qualcosa totalmente fuori dagli schemi che può solo aprire nuovi orizzonti in termini di possibilità e prospettive”.

-Giulia Ronchi

Giacomo Zaganelli
Somsed Temporary Cultural Center
Thailand Biennale Korat 2021
a cura di Yuko Hasegawa
18 dicembre 2021 – 31 marzo 2022

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Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

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