Nuove prospettive sulla pittura nella mostra di Matteo Montani a Bologna

La Otto Gallery di Bologna offre un colpo d’occhio sulla poetica dell’artista Matteo Montani e sul suo originale approccio alla pittura.

È una mostra di grande interesse quella di Matteo Montani alla Otto Gallery Arte contemporanea di Bologna. È la terza dell’artista romano classe 1972 in questo spazio collocato nelle grandi stanze di un ex collegio barnabita del Seicento. Contenuto e contenitore entrano in dialogo perfetto, riunendo opere di dimensioni assai diverse tra loro.
Montani è artista intelligente, la cui riflessione sulla pittura ci conduce in territori complessi e mai percorsi. Qui la sua ricerca si incentra sul formarsi e sul dissolversi dell’immagine in un luogo peculiare, particolare, il rovescio della palpebra che dà il titolo alla mostra.

Matteo Montani, Become Again II, 2021, acrilico su carta montata su tela, cm 42x30

Matteo Montani, Become Again II, 2021, acrilico su carta montata su tela, cm 42×30

LA PITTURA SECONDO MATTEO MONTANI

Non ci troviamo di fronte a immagini definite, se mai a un in fieri, in cui pare di potere entrare nell’atto stesso della lettura, momento precipuo. Montani rintraccia in questo particolare momento di formazione iconografica il determinarsi di una condizione di soglia. E di fronte alla soglia qual è la posizione di chi guarda? Siamo al di là o al di qua? L’artista crea, costruisce lo spazio che non è solo quello della pittura, è piuttosto quello della visione che parte da una dimensione neuronale di sviluppo. Spesso il supporto delle sue opere è la carta abrasiva, qui invece è carta di cellulosa e cotone bianca e nera. La tecnica utilizzata è vicina all’acquerello, che rimanda alla dimensione umida dell’occhio, alla liquidità dell’esistenza, al continuo mutare dei fenomeni, per cercare soltanto di entrare nel quotidiano e fondamentale esercizio della visione.

‒ Angela Madesani

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Angela Madesani

Angela Madesani

Storica dell’arte e curatrice indipendente, è autrice, fra le altre cose, del volume “Le icone fluttuanti. Storia del cinema d’artista e della videoarte in Italia”, di “Storia della fotografia” per i tipi di Bruno Mondadori e di “Le intelligenze dell’arte”…

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