Edoardo Tresoldi omaggia Dante a Ravenna

Una grande opera di Edoardo Tresoldi sarà in mostra a Ravenna per omaggiare il Sommo Poeta: in occasione dell'esposizione "Un’Epopea POP" al MAR il pubblico potrà ammirare l'installazione Sacral

“Venimmo al piè d’un nobile castello,
sette volte cerchiato d’alte mura,
difeso intorno d’un bel fiumicello…”

Queste le parole con cui Dante Alighieri descrive nel IV canto dell’Inferno il castello presente nel Limbo e nel quale incontra le anime di coloro che lasciarono onore e fama sulla terra: si tratta degli spiriti magni dell’antichità, quali filosofi, poeti, scienziati e scrittori, che nella vita terrena si distinsero per qualità morali, ma comunque lontani dalla salvezza eterna perché privi del battesimo.

Per rappresentare questo luogo così particolare dell’Inferno è stata scelta l’opera Sacral di Edoardo Tresoldi (Cambiago, 1987) in occasione della mostra “Un’Epopea POP”, in programma dal 25 settembre 2021 al 9 gennaio 2022 al MAR Museo d’Arte della Città di Ravenna.

L’installazione sarà posta nel chiostro cinquecentesco del museo, originariamente sede del monastero dei canonici di Santa Maria in Porto, dediti al culto della Madonna Greca che proprio Dante cita nel Paradiso, e visibile al pubblico dal 2 settembre al 9 gennaio.

Lo stesso Tresoldi ha dichiarato: “Un’immagine archetipica è in grado di far dialogare passato e presente attraverso un linguaggio costituito da significati che tornano nel tempo. All’interno del chiostro cinquecentesco del MAR, Sacral si presenta come il ricordo di un luogo già incontrato, un’immagine familiare che introduce il visitatore al percorso dantesco”. E in effetti l’opera era stata già realizzata nel 2016 per la mostra “Il Paradiso Inclinato” a cura di Luca Tomio e ospitata all’interno degli spazi dell’Ex Dogana di Roma.

La curatrice della mostra al MAR, Giorgia Salerno, ha voluto l’opera Sacral nel percorso di Un’Epopea Pop perché la struttura in maglia metallica, con la sua architettura classica e il i il suo aspetto etereo, è apparsa subito perfetta per immergere lo spettatore nella dimensione ultraterrena descritta dal Sommo Poeta. L’intento della mostra è infatti quello di condurre il pubblico in un viaggio che ripropone i temi salienti della Divina Commedia, celebrati attraverso le opere d’arte di uno o più artisti coinvolti nel percorso.

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Roberta Pisa

Roberta Pisa

Vive a Roma dove si è laureata in Scienze politiche e Relazioni internazionali. Da sempre si occupa di cultura e comunicazione digitale. Dal 2015 è pubblicista e per Artribune segue le attività social.

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