Tomaso De Luca è il vincitore della seconda edizione del MAXXI Bvlgari Prize

Tuttavia, per dare un “concreto segnale di supporto ai giovani artisti in un periodo di estrema emergenza”, tutte e tre le opere finaliste verranno acquisite e inserite in collezione. Le installazioni di Tomaso De Luca, Giulia Cenci e Renato Leotta restano esposte fino al 23 maggio

Tomaso De Luca (Verona, 1988) è il vincitore della seconda edizione del MAXXI BVLGARI PRIZE, l’importante premio che permette di ampliare la collezione del museo MAXXI di Roma con nuove acquisizioni. L’opera con cui De Luca si aggiudica il primo premio è A Week’s Notice, installazione video e sonora su tre canali, scelta per “per la maturità e il coinvolgimento etico, sociale e politico espressi dall’opera; per la poetica sottile, calibrata e colta, e la dimensione aperta dell’opera, che lascia ampio spazio all’interpretazione dello spettatore”, si legge nella motivazione, “per la sintesi e la capacità di raccontare una porzione di Storia dimenticata ma centrale per comprendere l’importanza dei valori contemporanei quali l’emancipazione e le questioni di genere; per la promozione di tutte le diversità concepite come una ricchezza per l’umanità”. Tuttavia, per “dare un concreto segnale di supporto ai giovani artisti in un periodo di estrema emergenza e fragilità”, come sottolineato Bartolomeo Pietromarchi, Direttore del MAXXI Arte e membro della giuria internazionale, si è deciso di compiere un gesto significativo: per la prima volta saranno acquisite tutte e tre le opere dei finalisti, che entreranno nella collezione del museo di arte contemporanea.

Tomaso De Luca, A Week’s Notice, 2020 Video-installazione a tre canali, suono, video, colore, 60’00” veduta dell’installazione al MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo photo credit Giorgio Benni Courtesy l’artista e Monitor Roma, Lisbona, Pereto

Tomaso De Luca, A Week’s Notice, 2020
Video-installazione a tre canali,
suono, video, colore, 60’00”
veduta dell’installazione al MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo
photo credit Giorgio Benni
Courtesy l’artista e Monitor Roma, Lisbona, Pereto

MAXXI BVLGARI PRIZE, LE OPERE FINALISTE 

Il disfacimento e la deflagrazione sono parte preponderante dell’opera vincitrice A Week’s Notice di De Luca, in cui miniature di abitazioni, prese in prestito dal cinema, dalla storia dell’architettura e dalla vita privata dell’artista, volano, crollano, impazziscono e si inceppano. Si tratta di un finale alternativo, cruento e distopico del fenomeno della gentrification che ha preso piede tra gli anni ’80 e ’90, cancellando i problemi sociali in favore di una spietata logica del guadagno. Con lento-violento, invece, Giulia Cenci (Cortona, 1988) presenta una grande installazione articolata in quattro gruppi di sculture che raffigurano le tensioni tra uomo e natura, la macchina del capitalismo iperproduttivo e del consumismo sfrenato, i conflitti del nostro tempo e un futuro dell’umanità distopico. Roma e Fiumi, di Renato Leotta (Torino, 1982), infine, è il progetto composto da dodici film girati in pellicola 16 mm, che descrivono un’ideale passeggiata per le vestigia della Capitale; una celebrazione di Roma che guarda alla sua complessa stratificazione che il tempo ha impresso su ogni dettaglio.

MAXXI BVLGARI PRIZE, L’ARTE DELLE NUOVE GENERAZIONI

Il MAXXI BVLGARI PRIZE è uno degli appuntamenti più importanti del museo. Sostenere i giovani talenti significa investire sulla creatività del nostro tempo e sul nostro futuro, missione condivisa da MAXXI e Bvlgari, nostro partner prezioso”, ha sottolineato Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI. “Quest’anno sono particolarmente lieta di acquisire tutti e tre i lavori dei finalisti, che riflettono sul nostro tempo, sulle inquietudini della società di oggi e sul futuro. Ora più che mai è importante essere vicini alla comunità artistica. Inoltre, in un momento in cui ci sentiamo tutti così svuotati, i giovani artisti riaccendono il nostro pensiero critico e ci parlano di libertà, di diversità come ricchezza, di rispetto della natura, di memoria e futuro”.

-Giulia Ronchi

www.maxxi.art 
www.bulgari.com

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Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

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