L’evoluzione della specie. Luigi Presicce a Palermo
La mostra alla RizzutoGallery di Palermo dell’artista pugliese attivo a Firenze presenta un corpus di opere di recentissima produzione, realizzate durante il primo lockdown. Momento in cui Luigi Presicce ha riflettuto sulla natura umana e la sua possibile evoluzione (o involuzione).
Dopo la mostra con Francesco Lauretta tenutasi la scorsa estate alla San Sebastiano Contemporary – Casa Bramante a Palazzolo Acreide, Luigi Presicce (Porto Cesareo, 1976) torna in Sicilia con una personale alla RizzutoGallery di Palermo.
Homo sapiens sapiens sapiens è il titolo della mostra, una pantomima sotto forma di pittura che svela, seppur criticamente, l’immaginario di Presicce: una sorta di mondo ideale, o forse un ipotetico scenario futuro, animato da uomini-scimmia che sono la possibile evoluzione (o involuzione?) dell’essere umano contemporaneo. Esseri in cui convivono, senza contraddizione, maschile e femminile, vizio e virtù, malizia e innocenza; esseri che hanno raggiunto una consapevolezza altra (o alta?) che pare abbiano rivelato solo all’artista. Presicce, regista di questa pantomima, si fa intermediario – quasi come una sorta di sciamano – tra l’Homo sapiens sapiens e il “suo” Homo sapiens sapiens sapiens, restituendo di questa dimensione surreale (o surrealista?) tutta la sua ipnotica, psichedelica e inquietante verve: verdi, fucsia e arancioni fluo sono i colori con cui l’artista ha dato forma alle sue tele, tableau vivant bidimensionali che invitano lo spettatore a fare un salto – o forse a evolvere – nel loro mondo.
‒ Desirée Maida
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