Verde Tevere. La mostra romana di Alessandra Giovannoni

Fino al 17 ottobre Alessandra Giovannoni racconta la sua visione pittorica di Roma negli spazi della galleria capitolina di Francesca Antonini.

La Roma di Alessandra Giovannoni (Roma, 1954) rimanda a un altrove dai toni esotici e sconosciuti. Una versione meno luminosa della sua recente produzione in cui ombra e luce si scambiano i ruoli. Verde Tevere racconta una Roma sommersa, selvaggia, quasi pluviale.
Le pennellate sembrano farsi largo nella vegetazione per scoprire il paesaggio circostante. Una luminosità garbata in cui la penombra sembra offrire riparo all’osservatore. Soprattutto se paragonata alle precedenti visioni/versioni dell’Urbe. Colori spenti che fanno virare il biondo Tevere verso il verde marcio. Foglie, piante e alberi, prospettive insolite e sprazzi di cielo; e il fiume che rimane protagonista. Appunti visivi estemporanei, al limite tra il sintetismo e l’astrazione, nell’immediatezza del plein air. Grumi di colore, gocciolature e ripensamenti: una liquidità anche nel pigmento in una dimensione ambientale e dell’anima ‒ viscerale e monocromatica ‒ che innesca una nuova consuetudine visiva.

Michele Luca Nero

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Michele Luca Nero

Michele Luca Nero

Michele Luca Nero (Agnone, 1979), figlio d’arte, inizia a dipingere all’età di sei anni. Una passione ereditata dal padre, Francesco, insieme a quella teatrale acquisita dal nonno, Valentino, poeta e drammaturgo riconosciuto a livello internazionale. In pochi anni ha curato…

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