Londra. All’Imperial War Museum un progetto artistico commemora Hiroshima e Nagasaki

Il 6 e 9 agosto del 1945 due bombe atomiche sganciate dall’aviazione americana su Hiroshima e Nagasaki posero di fatto fine alla Seconda Guerra Mondiale, piegando la resistenza del Giappone. 75 anni dopo un progetto artistico dell’Imperial War Museum di Londra commemora quei tragici fatti

Si intitola I Saw The World End, la grande opera d’arte digitale realizzata in collaborazione da Es Devlin, scultore ma anche artista installativo multimediale, e Machiko Weston, architetto e designer presso lo studio dello stesso Devlin. Il progetto è stato voluto dall’Imperial War Museum per riflettere su quei due fatti che decisero la guerra, mettendo però insieme il punto di vista giapponese e quello britannico (Londra fu infatti coinvolta nelle bombe, poiché sulla base di un accordo con gli USA, l’uso delle bombe atomiche doveva avvenire previo assenso di entrambi i Paesi).

L'Imperial War Museum a Londra

L’Imperial War Museum a Londra

I SAW THE WORLD END: L’OPERA

L’istallazione – che a seguito dell’esplosione avvenuta a Beirut lo scorso 4 agosto è stata annullata – prevede una sequenza di linee luminose proiettate su un grande schermo in Piccadilly Circus, nel cuore di Londra; lo schermo, così diviso, richiama concettualmente la divisione dell’atomo, la divisione tra finzione e realtà, le divisioni razziali, la divisione tra uomo e pianeta. Contemporaneamente Devlin e Weston leggeranno due testi di loro composizione: il primo, letto da Devlin in inglese, traccia l’origine della bomba atomica ispirandosi alla narrativa fantascientifica di Herbert George Wells, raccontando il pensiero dei principali protagonisti del progetto Manhattan e le sue fasi di sviluppo. L’altra metà del testo è letta in giapponese da Weston – con traduzione simultanea in inglese – e mette insieme le testimonianze di chi vide attorno a sé l’apocalisse atomica. L’istallazione audio-video sarà proiettata in Piccadilly Circus alle 8.10 di giovedì 6 agosto e alle 11 di domenica 9 (e contemporaneamente all’Imperial War Museum sito web), ovvero nell’esatto orario delle esplosioni di Hiroshima e Nagasaki.

Es Devlin. Courtesy esdevlin.com

Es Devlin. Courtesy esdevlin.com

L’IMPORTANZA DELLA MEMORIA: VICTORY 75

L’Imperial War Museums racconta a partire dalla Prima Guerra Mondiale la storia di tutti coloro che, da militari o da civili, hanno vissuto l’esperienza dei conflitti che hanno coinvolto la Gran Bretagna e il Commonwealth. Una vastissima collezione, distribuita in cinque sedi, che racconta storie di persone, luoghi, avvenimenti; storie di sacrifici, eroismi, sofferenze e tragedie. Nell’occasione del 75° anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale è stato varato il programma Victory 75 (in cui rientra anche l’istallazione di Piccadilly), che ha preso avvio lo scorso 8 maggio (giorno della Vittoria in Europa sui nazifascisti) e si concluderà il 15 agosto (giorno dell’armistizio con il Giappone). Fra le iniziative più importanti, Voices of War, ovvero una serie di testimonianze sonore dagli archivi del museo, ascoltabili sul sito dell’IWW, registrate nell’estate del 1945; dalle parole dei civili, uomini e donne, giovani e vecchi, è possibile ancora oggi cogliere quel controverso miscuglio di giubilo, speranza, tristezza e paura. Inoltre, i canali social del Museo sono a disposizione di chiunque voglia lasciare un pensiero, anche artistico, su questo importante anniversario.

Niccolò Lucarelli

www.iwm.org.uk/victory

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Niccolò Lucarelli

Niccolò Lucarelli

Laureato in Studi Internazionali, è curatore, critico d’arte, di teatro e di jazz, e saggista di storia militare. Scrive su varie riviste di settore, cercando di fissare sulla pagina quella bellezza che, a ben guardare, ancora esiste nel mondo.

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