Gli identikit di Massimo Bartolini sono in mostra a Parma

CSAC, Parma – fino al 22 marzo 2020. Il Centro Studi e Archivio della Comunicazione di Parma accoglie le nuove sperimentazioni di Massimo Bartolini. Tra musica e reminiscenze fotografiche.

In occasione di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020 il Centro Studi e Archivio della Comunicazione diventa residenza e officina per tre artisti contemporanei – Massimo Bartolini, Luca Vitone, Eva Marisaldi ‒ coinvolti in Through time: integrità e trasformazione dell’opera. Lo CSAC apre gli spazi a nuove prospettive di indagine visiva e progettuale per raccontarsi attraverso la nuova produzione di Massimo Bartolini (Cecina, 1962). Con lui la grande Chiesa dell’Abbazia di Valserena sceglie di rinascere nel suono. Oltre i margini dell’enorme navata, precedentemente centrata su una rosa di opere dell’archivio, domina la luce.

UNA RICERCA “ARCHEOLOGICA”

On Identikit è il ritratto di un artista pronto a mettersi nei panni di un luogo sublime che, in quanto tale, non può affidarsi solo alle cose. Massimo Bartolini, con coraggio e lontano dagli occhi, elabora un piano per azzerare le distanze e stabilire nuove relazioni empatiche tra lo spazio, il pubblico e due dei maestri già presenti nelle collezioni degli archivi CSAC: “una specie di scatola magica dove escono meraviglie da ogni angolo”. Con attitudine selettiva esplora il patrimonio della Certosa e individua modalità sensibili di relazione tra le differenti “forme del tempo” presenti. Cede alla voglia di vedere cosa c’è “dentro” all’immagine di Luigi Ghirri; la serie è Identikit del 1979 e ritrae tutti i dischi in vinile del fotografo. Massimo Bartolini recupera tutti i 33 giri.

Massimo Bartolini, Madrigali A Cinque Voci Dell'Illustrissimo, & Eccellentissimo Prencipe Di Venosa, D. Carlo Gesualdo - Libro Terzo, 2019, inchiostro su carta

Massimo Bartolini, Madrigali A Cinque Voci Dell’Illustrissimo, & Eccellentissimo Prencipe Di Venosa, D. Carlo Gesualdo – Libro Terzo, 2019, inchiostro su carta

NUOVE CORRISPONDENZE

“Con il 33 giri la musica ha un luogo e il più delle volte è fuori di te e, quindi, la puoi ascoltare con qualcuno. Vicino, molto vicino alle immagini-ritratto ‘Identikit’ di Ghirri, nello stesso stabile, c’è qualcuno con il quale vorrei ascoltare la musica di Ghirri: ‘Lo Spirato’ di Luciano Fabro”.
L’unica permanenza concessa è, appunto, quella dello Spirato di Luciano Fabro. Accanto a questa forma “assente” l’artista posa materiali per l’intimità: i dischi in vinile collezionati da Luigi Ghirri. Bartolini accompagna il visitatore fino alla cappella nobiliare sinistra della Chiesa, liberando nel vuoto corrispondenze persistenti, ma poco visibili: note. Incorporata dappertutto resta la musica e il senso di un luogo speciale.

Federica Bianconi

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Federica Bianconi

Federica Bianconi

Federica Bianconi è architetto, curatore e critico d’arte. Si è laureata in Architettura presso lo IUAV di Venezia e ha frequentato il Master in Management per Curatori di Musei di Arte e Architettura Contemporanea presso il MACRO di Roma nel…

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