Ricordare Paolo Aita. A Roma

Museo Carlo Bilotti, Roma – fino al 23 febbraio 2020. La storia artistica di paolo Aita, scomparso nel 2013, è il focus della mostra in corso nel museo romano.

C’è già un presagio di primavera in questo scorcio decembrino dal tepore inconsueto che ci sospinge con grazia inusitata sulla soglia del transito annuale. D’intorno, i riflessi sfuggenti delle luminarie augurali giocano con le foglie vizze che ammantano di bruno e d’argento i viali alberati. Pochi passi ancora per abbandonare la stanca Via Veneto – resa dagli anni immemore degli antichi fasti – e infilare il lungo viale che taglia Villa Borghese fino al Museo Bilotti, la nostra meta. Un museo che deve il nome all’industriale e mecenate cosentino Carlo Bilotti, amico di de Chirico e di Warhol, che ha donato alla città parte della sua collezione d’arte. Nelle sale del primo piano, una mostra collettiva rende omaggio a un altro cosentino eclettico, Paolo Aita, nato a Cosenza nel 1958, letterato, critico e curatore d’arte, poeta, musicologo, giornalista, morto improvvisamente nel 2016 all’età di 58 anni.

LA MOSTRA SU PAOLO AITA

Ponte di conversazione recita il titolo della mostra; uomo-ponte leggiamo nel comunicato stampa. La metafora del ponte ci intriga: chiediamo ragguagli a Donatella Giordano, curatrice della mostra insieme a Fernanda Motta e a Donatella Pinocci. “Paolo Aita è stato un uomo che ha favorito connessioni più che separazioni” ‒ ci spiega. “È sicuramente stato un uomo-ponte in vita, in questo senso. Il titolo della mostra nasce dall’idea immaginaria di entrare in dialogo con lui. Oggi ciò che ha scritto e tutti i suoi interessi nei vari ambiti permettono di continuare una sorta di dialogo ininterrotto”. E aggiunge: “Tutti gli artisti che qui hanno esposto lo hanno conosciuto… Pensavamo a una mostra come a un’occasione di incontro e di dialogo, non ci piacciono molto quegli spazi museali per troppo tempo vuoti e silenziosi, per questo motivo abbiamo programmato anche tre appuntamenti con letture, performance e incursioni vocali e sonore”.

Ponte di Conversazione con Paolo Aita. Exhibition view at Museo Carlo Bilotti, Roma 2019

Ponte di Conversazione con Paolo Aita. Exhibition view at Museo Carlo Bilotti, Roma 2019

TRA ORIENTE E OCCIDENTE

A segnare un ideale transito, quasi un ponte lirico tra le arti, tra antico e moderno, tra Oriente e Occidente, le opere esposte, numerose ed eterogenee per impianto e ideazione, sono state intercalate con alcune poesie risalenti all’aureo periodo T’ang  (618-907 d.C.) che Paolo Aita ‒ la cultura orientale è stata un altro dei suoi molteplici interessi ‒ ha tradotto dal cinese e pubblicato nel suo libro Dove l’acqua riposa. La mostra si snoda agilmente sulle bianche pareti delle sale ovattate che assumono ai nostri occhi le sembianze di un variegato tessuto connettivo dove la forza immaginativa del pensiero si palesa ora come parola racchiusa in un verso, ora come forma plastica, ora come vibrazione di colore.

Luigi Capano

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Luigi Capano

Luigi Capano

Di professione ingegnere elettronico, si dedica da diversi anni all’organizzazione di eventi culturali sia presso Gallerie private che in spazi istituzionali. Suoi articoli d’arte sono apparsi su periodici informatici e cartacei: Rivista dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma, Expreso…

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