Oriente in Laguna a San Servolo. A Venezia si celebra lo scambio tra Italia e Giappone

Nei giorni in cui s'incrociano Biennale d'Arte e le ultime battute della Mostra Internazionale del Cinema, Venezia ospita un fine settimana dedicato alla cultura giapponese. Da Tadao Ando a Mariko Mori, all'installazione di Uemon Ikeda all'isola di San Servolo

Porta d’oriente nell’immaginario storico e collettivo, Venezia ospita – nei giorni della Biennale d’Arte e delle proiezioni e dei red carpet del Festival del Cinema – una serie di appuntamenti e incontri dedicati allo scambio culturale ed economico con il Sol Levante: una vera e propria Japan Week, che culminerà nel fine settimana.

IL CINEMA GIAPPONESE 

Ad anticipare la presenza nipponica in Laguna, il Giappone ha aperto la Mostra del Cinema, con la proiezione di The Truth del regista Hirokazu Koreeda, interpretato da Catherine Deneuve, Juliette Binoche ed Ethan Hawke, per continuare  – poi – con altre cinque proiezioni: Katsuben! di Masayuki Suo, The Promised Land di Takahisa Zeze, il No Longer Human di Mika Ninagawa, Hello World di Tomohiko Ito, Aru Sendo No Hanashi di Joe Odarigi. Formazione, educazione e cooperazione economica sono i temi centrali di incontri che si svolgeranno il 5 settembre a Ca’ Vendramin Calergi e all’Università di Ca’ Foscari, tutti sotto l’egida della Fondazione Italia Giappone presieduta dall’ambasciatore Umberto Vattani, già presidente dell’Istituto per il Commercio Estero, nonché deus ex machina dell’Università veneziana che ha sede a San Servolo, una delle location della Japan Week, quasi una quadratura del cerchio per unire i temi dello sviluppo a quelli della cultura.

GLI APPUNTAMENTI D’ARTE E ARCHITETTURA 

Nella stessa giornata Punta della Dogana e Palazzo Grassi celebreranno Tadao Ando, con una visita itinerante gratuita negli spazi della collezione Pinault, frutto dell’imponente restauro dell’architetto giapponese, e con un incontro nel Teatrino del Palazzo.
Il giorno successivo negli spazi della Venice International University, sull’Isola di San Servolo, prenderà forma l’installazione site specific di Uemon Ikeda: tessendo i suoi caratteristici fili rossi negli spazi esterni dell’ex monastero, ora ateneo, l’artista lavorerà sui temi della leggerezza e della caducità, evocando il dualismo intrinseco che caratterizza Venezia: l’impalpabilità e la fragilità del suo equilibrio, inteso anche in stretta connessione con i problemi dell’impatto ambientale. Promossa dalla Japan Foundation, con il supporto di EFG Art Ltd. London, l’installazione è curata da Olimpia de Sanctis e sarà visibile fino al 13 settembre.
Domenica 8, infine, un’edizione di Madame Butterfly con scenografie e costumi di Mariko Mori, sarà allestita alla Fenice. Il progetto, nel calendario dei progetti speciali della Biennale d’Arte, questa messa in scena ripropone in forma rinnovata la realizzazione operistica del 2013, con un inedito cross over tra filosofia zen, tradizione giapponese e distopia tecnologica.

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Redazione

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