La nuova Città del Sole. Ludovica Carbotta a Torino

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino ‒ fino al 6 ottobre 2019. Nell’ambito del Grand Tour Contemporaneo – programma di mostre ed eventi dedicati all’arte contemporanea italiana promosso dal Comitato Fondazioni Arte Contemporanea – la personale “Monowe” di Ludovica Carbotta, presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, progetta e concepisce un modello urbanistico ideale e individuale. Il prospetto evolutivo, in corso dal 2016, è stato realizzato in collaborazione con il collettivo di architetti Orizzontale.

Una pluralità di mezzi espressivi: installazioni scultoree e sonore abbinate ad azioni performative; opere di letteratura utopistica e fantascientifica; documenti di speculazione edilizia e analisi sociologica. Ogni strumento comunicativo permane coinvolto in rapporto dialettico con l’architettura e le sue tecniche per delineare puntualmente, frammento per frammento – la porta di accesso, la fabbrica, il museo, la torre di guardia, il tribunale – la città ideale nella sua totalità: Monowe, nomen omen composto da “mono” e “we” (da un soggetto “solo” che si protrae nella ripetizione inservibile della pluralità). Un organismo urbano inesorabilmente in divenire, che riflette la condizione di sofisticata emarginazione del soggetto contemporaneo, in balia sia di una istintiva quanto cavillosa strategia di auto-conservazione, sia di una luminosa e spontanea speranza di sopravvivenza futura.

Ludovica Carbotta. Monowe. Exhibition view at Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino 2019. Photo credits Giorgio Perottino

Ludovica Carbotta. Monowe. Exhibition view at Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino 2019. Photo credits Giorgio Perottino

DA CAMPANELLA ALLA CARBOTTA

Impossibile non rimembrare, a tal proposito, la pioneristica Città del Sole (1602 ca.) di Tommaso Campanella, opera letteraria bilancio della vita intellettuale del filosofo e al contempo anticipazione delle riflessioni teoriche della collettività a lui successiva. Se da una parte la Civitas Solis è frutto dell’idealizzazione della “storia meschina di una insurrezione fallita, ma palpitante ancora della vita, degli ideali, o meglio delle illusioni che ad essa avevano condotto”, dall’altra dilaziona un “riecheggiamento dell’azione”, un annuncio di un’opera futura che, tra scienze naturali e applicazioni tecnologiche, promuove i fondamenti dell’arte come chiavi di lettura per comprendere le forze e i segreti che governano il mondo.
Nella Città del Sole, il reggitore delle cose spirituali e di quelle temporali è il Principe Sacerdote, metafora del filosofo sapiente che amministra Potenza, Sapienza e Amore: così l’artista demiurgo che governa Monowe sovrintende un nuovo ordine di concetti – Isolamento, Memoria e Opportunità.
Alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Ludovica Carbotta (Torino, 1982) rianalizza con oscillante enciclopedismo – affrontando possibili pedanterie – le costruzioni e le funzioni degli edifici, risaltando la ponderosa autorità della tradizione contro uno stato sublimato della società, che vede collassare tutti i ruoli in individualismo allo stremo del provvisorio, precario e problematico avvenire.

Federica Maria Giallombardo

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Federica Maria Giallombardo

Federica Maria Giallombardo

Federica Maria Giallombardo nasce nel 1993. Consegue il diploma presso il Liceo Scientifico Tradizionale “A. Avogadro” (2012) e partecipa agli stage presso l’Assessorato alla Cultura della Provincia di Biella (2009-2012). Frequenta la Facoltà di Lettere Moderne presso l’Università degli Studi…

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