Inaugura a Termoli il nuovo museo d’arte contemporanea Macte

Ha inaugurato al pubblico il 28 aprile con la mostra Art is Easy a cura di Laura Cherubini e Arianna Rosica. Siamo andati a visitarlo.

Ha inaugurato il 28 aprile il nuovo museo Macte di Termoli. Un progetto cominciato ben quattro anni fa che diventa realtà nel 2019 in una struttura pensata per essere mercato del pesce, poi riallestita e riadibita a spazio polifunzionale, infine destinata alla Fondazione partecipata dal Comune di Termoli, con governance mista pubblico-privata (dove il privato è rappresentato dalla società Emi Holding Spa, gruppo Larivera), e inaugurata come primo museo d’arte contemporanea della città.

LA COLLEZIONE E LA STORIA DEL PREMIO TERMOLI

Il progetto, presieduto da Angelo Sbrocca, affonda le radici in una storia ben più longeva. Quella del Premio Termoli, nato nel 1955, grazie all’impegno costante dell’artista Achille Pace. Nel corso degli anni le vicende del Premio Termoli coinvolgono nomi illustri dell’arte di allora, da Carlo Giulio Argan a Palma Bucarelli: i cosiddetti “Premi Acquisto” vengono di anno in anno assegnati a grandi protagonisti, da Mario Schifano a Franco Angeli, da Nicola Carrino a Tano Festa, per citarne solo alcuni. Anno dopo anno la collezione intestata alla competizione, grazie anche a giurie di pregio, si arricchisce di ben 500 opere fino ad oggi. 50 di queste, selezionate dalle curatrici Laura Cherubini e Arianna Rosica, e restaurate da Gaetano Fanelli, a capo della scuola di conservazione dell’Accademia di Belle Arti di Brera, trovano fissa dimora nelle stanze del nuovo Macte. “Una grande impresa”, come ci tengono a sottolineare tutti i protagonisti di questa partita, realizzata con passione e lungimiranza, “anche con lo scopo di riqualificare” il quartiere di Piazza del Papa, dove ha sede.

ART IS EASY

La mostra permanente, cui si aggiunge un omaggio significativo a grandi artisti come Gino Marotta, di Campobasso, e Mario Ceroli (con opere prestate dalle gallerie Enrica Fiorentini di Roma e ‘de Foscherari di Bologna), si intitola Art is Easy, prendendo in prestito il titolo dall’opera omonima di Giuseppe Chiari che apre il percorso espositivo. Itinerario tematico e non cronologico tra i lavori della collezione, organizzato in stanze rispettando la struttura architettonica dello spazio. Tra le opere in mostra spiccano pezzi notevoli di artisti come Gastone Novelli, Elisa Montessori, Antonio Calderara, Mimmo Conenna, Nicola Carrino, Eliseo Mattiacci, Piero Dorazio, Luigi Ontani che testimoniano la salute di un progetto che va avanti ancora oggi anche se a cadenza biennale.

I PREMI

Come sottolinea in corso di inaugurazione anche la curatrice Laura Cherubini, la storia di Italia è ricca di Premi che hanno donato ai territori grandi e importanti collezioni, dal Premio Michetti, al Premio Città di Gallarate (il cui lascito costituisce parte del fondo del museo MaGa, il Premio Vasto, il Premio Lissone. È attraverso queste iniziative che si vede una parte importante della storia dell’arte degli ultimi 70 anni. Oggi il futuro del Macte si lega indissolubilmente al Premio, con l’obiettivo di rilanciarlo, ma ci sono anche molte altre azioni in cantiere: intanto la nomina di un direttore, ma anche l’ampliamento della struttura per dotarla entro il 2020 di ristorante, caffetteria esterna, spazio per la didattica e biblioteca d’arte contemporanea e naturalmente la definizione di una programmazione di mostre ed eventi dedicati.

Santa Nastro

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Santa Nastro

Santa Nastro è nata a Napoli nel 1981. Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università di Bologna con una tesi su Francesco Arcangeli, è critico d'arte, giornalista e comunicatore. Attualmente è vicedirettore di Artribune. È Responsabile della Comunicazione di FMAV Fondazione…

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