Fare scultura. Eduard Habicher a Bologna

Galleria Studio G7, Bologna ‒ fino al 27 aprile 2019. Lo scultore altoatesino Eduard Habicher espone nella galleria bolognese gli esiti della sua pratica.

La collaborazione tra la storica galleria bolognese ed Eduard Habicher (Malles, 1956) si consolida e prosegue con questa nuova esposizione che conferma il talento dell’artista nella pratica scultorea, grazie alla quale è capace di agire su un piano sia mentale che spirituale, usando come mezzo linguistico la più materica delle arti.
È questo paradosso a rendere la scultura doppiamente affascinante. L’artista mira infatti a veicolare un messaggio diretto, che parta dal lavoro, senza che l’osservatore abbia bisogno di un manuale delle istruzioni. La straordinarietà di Habicher è la capacità di rendere visivamente leggera ogni sua opera, quasi senza peso, pur mantenendo spessore e profondità, sculture in grado di crescere sempre di più, nel senso di intensità, forza e qualità. I concetti di pesantezza e di leggerezza sono intimamente legati all’esistenza vissuta.
La riflessione sul peso del quotidiano, sulle difficoltà della vita e sul dolore sfocia nella scelta di prendere la realtà con un sorriso e con ironia. Pure l’aspetto ludico, riscontrabile in molti lavori, riesce a esaltare questa visione delle cose. Habicher usa la scultura come linguaggio autonomo/autoreferenziale, in grado però di comunicare anche significati umanistici, uno stile che riattualizza le riflessioni plastiche sul volume della grande scultura novecentesca.

Matteo Franzoni

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