Uno spazio in cui verificare non gli esiti conclusi di uno specifico progetto, ma quelli, in progress, di una riflessione ancora aperta. Questa la prima missione di Spazio A. Si entra nell’androne di un austero palazzo appena fuori dal centro storico di Lecce e si entra in un’altra dimensione. All’ultimo piano c’è Spazio A, casa-studio dell’artista Alessia Rollo, che con i già attivi Studio Concreto e Loft si prepara a essere piattaforma di riferimento per l’arte contemporanea in città, con un ciclo di mostre che si apre con la personale di Alice Caracciolo (Pisa, 1986) curata da Giuseppe Arnesano, ma anche con talk e altre riflessioni condivise.
Una indagine dilatata sulla “Melanchonia” si dispiega con un display espositivo sintetico, in cui grandi e piccole fotografie sono state installate nei vari ambienti – anche nella stanza da letto – di questo appartamento dei primi del Novecento. Le luci rosse e blu non sono lì per evidenziare la presenza di un’immagine, ma per completarla, scandendo un percorso di spazi e immagini che rivelano anzitutto un itinerario mentale e di conoscenza che Caracciolo ha voluto condividere con chi visiterà la mostra. Alla scoperta di stati d’animo, sollecitazioni, pensieri, suoi e nostri.
‒ Lorenzo Madaro