Dialoghi d’Arte. A Noli in Liguria il festival dedicato a pubblico e fruizione dell’arte

Diversi ambiti della cultura a confronto per riflettere sui temi dell’arte contemporanea e sulla fruizione e il ruolo del pubblico oggi: è questo il fulcro di Dialoghi d’Arte, festival che a giugno inaugurerà a Noli, borgo ligure che per tre giorni accoglierà installazioni e interventi di diversi artisti, tra cui il duo Bianco-Valente

“La Fondazione Cultura Noli porta avanti un’attività che si basa sul confronto e lo scambio tra i vari attori e le diverse discipline che contaminano il mondo dell’arte contemporanea. Proprio per questo il festival si intitola Dialoghi d’arte ed è focalizzato sui temi della fruizione dell’arte contemporanea. Questa è la nostra mission: coinvolgere il pubblico, anche i non addetti ai lavori, all’interno del dibattito artistico attraverso talk e performance, dialogando con il territorio, il bellissimo borgo di Noli, che sarà lo scenario di varie installazioni artistiche”. Con queste parole Gloria Bovio, Direttore Generale della Fondazione Culturale Noli, racconta ad Artribune il senso di Dialoghi d’Arte, festival giunto alla sua terza edizione e promosso dalla Fondazione Culturale Noli che dall’8 al 10 giugno 2018 vedrà scrittori, sociologi, filosofi, antropologi, critici d’arte, curatori e artisti confrontarsi sui temi dell’arte contemporanea e della sua fruizione.

I PROTAGONISTI DEI DIALOGHI D’ARTE

Cornice della manifestazione è il borgo di Noli in Liguria, che durante i giorni del festival diventerà centro di cultura e dibattito sul contemporaneo attraverso conversazioni, installazioni e testimonianze artistiche che si avvicenderanno lungo le tre giornate. L’obiettivo di Dialoghi d’Arte è quello di creare un momento di dialogo, ricerca e confronto sullo spettatore delle arti visive dei nostri giorni, dedicato a ripensare il ruolo del pubblico dell’arte contemporanea e il suo percorso di fruizione. I Dialoghi d’Arte saranno promossi attraverso un programma che comprende una serie di talk a cui sono state invitate personalità italiane e internazionali attive nell’arte contemporanea, promuovendo così il confronto tra diverse discipline: dalla filosofia e sociologia alla storia dell’arte con il mondo delle istituzioni artistiche, senza tralasciare le curatela, il giornalismo e la critica d’arte. Qualche esempio? La filosofia con Tiziana Andina e Boris Groys; l’antropologia con Ivan Bargna; la sociologia con Carlo Bordoni e Derrick de Kerckhove; la storia dell’arte e il mondo delle istituzioni artistiche con il direttore di Engagement and Audiences – Arts Council England Philip Cave e il direttore artistico del Mambo Lorenzo Balbi; la curatela con Giovanna Amadasi, Cecilia Guida e Carlo Antonelli; il giornalismo e la critica con Cesare Biasini Selvaggi e Stefano Castelli.

GLI ARTISTI E L’INTERVENTO DI BIANCO-VALENTE

“Dialoghi d’arte, giunto ormai alla terza edizione, ha un respiro internazionale e interdisciplinare”, ci spiega Andrea Canziani, Direttore del Comitato Scientifico di Dialoghi d’Arte. “Siamo convinti che non si possa parlare di arte oggi senza coinvolgere insieme ad artisti, curatori e critici, anche filosofi, antropologi, sociologi che possano darci una visione di ampio respiro e integrata su cosa sia essere spettatori e destinatari dell’arte contemporanea. Installazioni, performance, arte visiva, oltre che mostre in luoghi deputati o diffuse sul territorio, permeano sempre di più la nostra quotidianità ma molto raramente arrivano a toccare la coscienza del pubblico. Il nostro obiettivo è capire come avviene oggi il dialogo con questi linguaggi artistici a più livelli, interrogando il punto di vista teorico e scientifico, senza dimenticare il coinvolgimento emotivo”.Decisiva infatti sarà la presenza dell’arte contemporanea sul territorio durante il periodo del festival, con le installazioni delle artiste Marina Ballo Charmet, Marta Dell’Angelo, Giulia Marchi, Bianca Novizio e Faiza Butt. Tra gli interventi artistici in programma, anche Catena Alimentaredi Bianco-Valente, duo che da sempre indaga con il proprio lavoro la relazione tra persone, eventi e luoghi. In collaborazione con lo chef Giuseppe Ricchebuono del ristorante stellato Il Vescovado di Noli, per cinque giorni Giovanna Bianco e Pino Valente lavoreranno a stretto contatto con lo chef, seguendolo negli incontri con i fornitori locali, i pescatori e i contadini per ricostruire, in maniera poetica ed evocativa, la storia di queste materie prime e sviluppare così una riflessione sul rapporto arte-cibo, e su come viene rielaborato e poi consumato.

– Desirée Maida

www.dialoghidarte.it

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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