In un ufficio all’interno di un elegante palazzo ottocentesco di Torino, pensato come archivio e chambres d’art nelle quali ospitare progetti specifici di artisti della galleria, in dialogo con le esposizioni della sede principale a Torre Pellice, Tucci Russo presenta Christiane Löhr (Wiesbaden, 1965). Nella mostra Nodi e Snodi l’artista tedesca, allieva di Jannis Kounellis e vincitrice l’anno scorso della XIX edizione del Premio Pascali, approfondisce lo studio sulla compenetrazione tra arte e natura ricercando l’essenzialità del vuoto per mezzo di un maggiore dialogo con lo spazio. E lo fa con la sottrazione dalla normale temporalità dei cicli naturali attraverso le sue sculture realizzate con elementi tratti dalla natura, come fili d’erba e “donazioni” di crini di cavallo intrecciati ad aghi. E poi con una serie di disegni, dove il gesto si fa segno ed estensione di un pensiero che, indagando lo spazio bianco della carta, diventa forma e sostanza.
‒ Claudia Giraud