Un’arte pura e innovativa, come il contesto che la circonda, quella del Nuovo Surrealismo giapponese. Una declinazione accattivante della matrice pop. Fuco Ueda (Giappone, 1979) racconta delicate quanto misteriose emozioni dove pigmenti minerali, tessuto e legno creano il presupposto ideale per la fusione tra flora e fauna. Vibranti sfumature di lavanda fanno emergere personaggi impassibili, persi in un divagare malinconico e simbolico. Tonalità di blu pallido e violetto assorbono ogni cosa in uno spazio leggero e arcano. Corpi femminili ammalianti vengono ritratti sulla linea del nulla in pose plastiche e sospese. Né vivi né morti, nonostante alcune parti siano ossa. In questo universo impalpabile ogni elemento si muove tra il concreto e l’invisibile. Rivelandosi tuttavia in una forma sempre inaspettata e destabilizzante.
– Michele Luca Nero