Tutte le mostre della National Gallery di Londra nel 2018. E c’è anche tanta Italia

Il museo britannico ha annunciato la sua programmazione espositiva per il 2018. Tra due anniversari da ricordare, i 100 anni dalla morte di Degas e i 400 anni dalla nascita di Murillo, e mostre dal taglio inedito.

The National Gallery © The National Gallery, London

The National Gallery © The National Gallery, London

Vedere il “padre dell’Impressionismo” in un modo completamente nuovo, nella prima mostra dedicata al rapporto di Claude Monet con l’architettura, e rari dipinti, pastelli e disegni di Edgar Degas per la prima volta lontano dalla collezione scozzese che li conserva; scoprire l’installazione di Ed Ruscha sulla natura ciclica della civiltà, che evoca la stessa serie di Thomas Cole, uno dei paesaggisti americani più importanti della metà del XIX secolo; esplorare la relazione tra due dei più grandi artisti del Rinascimento italiano, Giovanni Bellini e Andrea Mantegna e ammirare la sensibilità espressiva e l’immediatezza dei ritratti di Lorenzo Lotto nella prima mostra britannica del suo genere. Infine, poter vedere gli unici auto-ritratti del maestro spagnolo Murillo, riuniti insieme per la prima volta in oltre trecento anni…

– Claudia Giraud

http://www.nationalgallery.org.uk

DRAWN IN COLOUR: DEGAS FROM THE BURRELL, 20 SETTEMBRE 2017-APRILE 2018

Hilaire-Germain-Edgar Degas, The Rehearsal, about 1874, Oil on canvas, The Burrell Collection, Glasgow (35.246) © CSG CIC Glasgow Museums and Libraries Collections

Hilaire-Germain-Edgar Degas, The Rehearsal, about 1874, Oil on canvas, The Burrell Collection, Glasgow (35.246) © CSG CIC Glasgow Museums and Libraries Collections

In coincidenza con il centenario della morte di Edgar Degas, la mostra offre la rara opportunità di vedere dipinti, pastelli e disegni provenienti da una delle più grandi collezioni di opere del pittore impressionista: la Collezione Burrell di Glasgow. Per la prima volta – dal momento dell’acquisto – verrà mostrato fuori dalla Scozia un nucleo di venti pastelli, il materiale che l’artista francese ha sempre preferito alla vernice a olio per le sue raffigurazioni della vita moderna parigina.

LAKE KEITELE: A VISION OF FINLAND, 15 NOVEMBRE 2017-4 FEBBRAIO 2018

Akseli Gallen-Kallela, Lake Keitele, 1905, Oil on canvas © The National Gallery, London

Akseli Gallen-Kallela, Lake Keitele, 1905, Oil on canvas © The National Gallery, London

Questa mostra riunisce tutte e quattro le rappresentazioni che Akseli Gallen-Kallela ha fatto del lago Keitele, a nord di Helsinki, in tutta la sua carriera, allestite una di fianco all’altra nell’ordine in cui le ha dipinte; Rivelando il graduale spostamento che questa importante figura della pittura moderna finlandese ha fatto a partire dalla composizione di un paesaggio naturalistico verso un’immagine altamente stilizzata ed astratta. Oltre ai dipinti del Lago Keitele, sono esposte più di una dozzina di opere di artisti dell’avanguardia internazionale con cui Gallen-Kallela era in contatto, in prestito da collezioni finlandesi pubbliche e private.

MURILLO: THE SELF PORTRAITS, 28 FEBBRAIO-21 MAGGIO 2018

Bartolomé Esteban Murillo, Self-Portrait, about 1650-5, Oil on canvas The Frick Collection, New York, Gift of Dr. and Mrs. Henry Clay Frick II, 2014 © The Frick Collection, New York

Bartolomé Esteban Murillo, Self-Portrait, about 1650-5, Oil on canvas The Frick Collection, New York, Gift of Dr. and Mrs. Henry Clay Frick II, 2014 © The Frick Collection, New York

In occasione del 400esimo anniversario della sua nascita, la mostra riunisce per la prima volta – in oltre trecento anni – gli unici due autoritratti di Bartolomé Esteban Murillo: uno dell’artista raffigurato negli Anni Trenta, della Collezione Frick, New York (circa 1650-5) e l’altro, di circa vent’anni più vecchio, proveniente dalla Collezione della National Gallery. Con l’aggiunta di altre dieci opere, tra cui altri dipinti di Murillo e le successive riproduzioni dei due autoritratti che riflettono la sua fama in Europa, la mostra è un’occasione per vedere sotto una luce inedita uno dei maestri del secolo d’oro della pittura spagnola.

THE CREDIT SUISSE EXHIBITION: MONET AND ARCHITECTURE, 9 APRILE-29 LUGLIO 2018

Claude Monet, The Douanier's Cottage, 1882, Oil on canvas, Harvard Art Museums Fogg Museum Bequest of Annie Swan Coburn, 1934.27 © President and Fellows of Harvard College, Cambridge, Massachusetts

Claude Monet, The Douanier’s Cottage, 1882, Oil on canvas, Harvard Art Museums Fogg Museum Bequest of Annie Swan Coburn, 1934.27 © President and Fellows of Harvard College, Cambridge, Massachusetts

Composta da più di settanta dipinti dell’artista – provenienti da collezioni pubbliche e private di tutto il mondo -, la mostra copre la lunga carriera di Claude Monet dai primi anni della metà degli anni ’60 dell’800, fino alle opere veneziane realizzate per l’esposizione del 1912 presso la Galleria Bernheim-Jeune di Parigi. Con un punto di vista inedito, come quello che pone il padre dell’Impressionismo in relazione con l’architettura: dalle composizioni di villaggi e di pittoreschi scenari, attraverso la sua esplorazione della città moderna, alla monumentale serie di opere che ritraggono la cattedrale di Rouen.

THOMAS COLE, 11 GIUGNO-7 OTTOBRE 2018

Thomas Cole, View from Mount Holyoke, Northampton, Massachusetts, after a Thunderstorm - The Oxbow, 1836, Oil on canvas, Gift of Mrs Russell Sage (08.228) © The Metropolitan Museum of Art, New York

Thomas Cole, View from Mount Holyoke, Northampton, Massachusetts, after a Thunderstorm – The Oxbow, 1836, Oil on canvas, Gift of Mrs Russell Sage (08.228) © The Metropolitan Museum of Art, New York

Con una serie di lavori raramente visti fuori dagli Stati Uniti, questa mostra organizzata dalla National Gallery e dal Metropolitan Museum of Art di New York presenta i dipinti di Thomas Cole accanto a quelli dei suoi contemporanei, tra cui Turner e Constable, mettendo, così, in luce il dialogo tra paesaggisti americani ed europei della metà del XIX secolo. È anche la prima volta che nel Regno Unito verrà mostrato il ciclo monumentale di Cole Il Corso dell’Impero (1833-36, New York Historical Society) e l’opera The Oxbow (1836, Museo Metropolitano d’Arte): un capolavoro della pittura paesaggistica americana.

ED RUSCHA: COURSE OF EMPIRE, 11 GIUGNO-7 OTTOBRE 2018

Ed Ruscha © Photography by Manfredi Gioacchini. Courtesy of Ed Ruscha and Gagosian

Ed Ruscha © Photography by Manfredi Gioacchini. Courtesy of Ed Ruscha and Gagosian

Nel 2005 Ed Ruscha ha rappresentato gli Stati Uniti alla 51. Biennale di Venezia con un’installazione che evocava il famoso ciclo pittorico di Thomas Cole del 1833-36, The Course of Empire, contemporaneamente esposto nelle Gallerie del pianterreno. A differenza della visione grandiosa di Cole dell’ascesa e della caduta di una civiltà classica, il Corso dell’Impero di Ruscha si concentra sugli edifici industriali di Los Angeles, strutture semplici, utilitaristiche, a forma di scatola e senza pretese estetiche, ma abbaglianti dal punto di vista della potenza economica e della portata globale.

MANTEGNA AND BELLINI, 1 OTTOBRE 2018-27 GENNAIO 2019

Giovanni Bellini, The Agony in the Garden, about 1465, Egg on wood, © The National Gallery, London

Giovanni Bellini, The Agony in the Garden, about 1465, Egg on wood, © The National Gallery, London

Nel 1460, Andrea Mantegna si trasferisce a Mantova, mentre Giovanni Bellini, che muore dieci anni dopo, rimane a Venezia. Nonostante la distanza, il loro lavoro dimostra il continuo scambio artistico creativo avvenuto per il resto della loro lunga vita. Al centro di questa mostra, organizzata dalla National Gallery e dalla Staatliche Museen zu Berlin, c’è proprio l’indagine della relazione tra due dei più grandi artisti del Rinascimento italiano.

LORENZO LOTTO: PORTRAITS, 5 NOVEMBRE 2018-10 GENNAIO 2019

Lorenzo Lotto, Marsilio Cassotti and his wife Faustina. 1523 Oil on canvas, 71 × 84 cm © Museo Nacional del Prado, Madrid

Lorenzo Lotto, Marsilio Cassotti and his wife Faustina. 1523 Oil on canvas, 71 × 84 cm © Museo Nacional del Prado, Madrid

Celebrato come uno dei più grandi ritrattisti del Rinascimento italiano, Lorenzo Lotto ha dato un’incisiva rappresentazione della classe media, tra cui chierici, commercianti e umanisti, descrivendo uomini, donne e bambini in composizioni ricche di simbolismo e imbevute di grande profondità psicologica. Con l’aggiunta di documenti che sono sopravvissuti dai libri di conto di Lotto, questa mostra organizzata dalla Galleria Nazionale e dal Museo Nacional del Prado di Madrid, offrendo uno spaccato del suo stile ritrattistico, è la prima del suo genere in Gran Bretagna.

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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