Passato contemporaneo. Roberto Fassone a Piacenza

Placentia Arte – fino al 1° luglio 2017. L’artista piemontese, nelle due sale della galleria piacentina espone, come un’installazione unica, diciotto lavori di altrettanti artisti che gli hanno venduto i loro peggiori progetti, da Thomas Berra a Benni Bossetto, da Enrico Boccioletti a Luca De Leva a Luca Pozzi. L’autoconsapevolezza, come un rito apotropaico, pone il peggio di fronte per lasciarlo alle spalle.

Dopo aver studiato con attenzione i due piani della galleria, Roberto Fassone (Savigliano, 1986; vive ad Asti) intitola come un celebre versetto di Pope (Luce sempiterna della mente pura / Eternal sunshine of the spotless mind) la mostra dedicata alla sua prima collezione/installazione del 2017.
L’artista espone diciotto diversi lavori da dimenticare, progetti non riusciti – giudicati tali dai loro artefici. Sculture, dipinti, installazioni, video, lungometraggi e disegni che rendono la collettiva una disarmonica capsula del tempo per artisti come, tra gli altri, Riccardo Banfi, Federico Tosi, Samuele Cherubini, Danilo Correale e Alessandro Fogo. Fassone, inserendo anche la propria firma, presenta i segni di una crescita e di una presa di distanza, da parte di artisti suoi coetanei, che innescano una riflessione sulla contemporaneità del loro passato.

Ginevra Bria

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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