Il senso di Marc Quinn per le rovine. A Londra

Nuova mostra per Marc Quinn, nella cornice del neoclassico Sir John Soane's Museum: la casa dell'architetto della Banca d'Inghilterra ospita nuove sculture dell'ex YBA. Persi nel dedalo del museo, tra vetroresine contemporanee e marmi greci, sorge un dubbio: cosa resta dell'irriverenza di uno degli storici bad boy di Saatchi?

La cornice è unica, qui a Londra e non solo. Siamo nella casa di Sir John Soane, architetto promotore del neoclassicismo inglese in architettura; autore, tra le altre opere, della Dulwich Picture Gallery e della Bank of England. Il museo è un palazzo signorile nel cuore di Holborn: una stanza delle meraviglie su più piani, straripante di busti, fregi, sculture, cammei, sarcofagi egizi; illuminato da vetri aranciati, in omaggio alla luce del Mediterraneo, dove sono anche custodite opere di Piranesi, Canaletto e Hogarth, solo per citarne alcuni. Il museo è visitabile gratuitamente, e ha riaperto di recente nuove sale.

All About Love, Breathe, 2016–17. Courtesy e © Marc Quinn Studio. Courtesy Sir John Soane's Museum, Londra

All About Love, Breathe, 2016–17. Courtesy e © Marc Quinn Studio. Courtesy Sir John Soane’s Museum, Londra

MARMO, AMORE E AUTOPSIA

Si intitola Drawn from Life, ed è il primo appuntamento con un artista invitato a creare pezzi site-specific per la collezione. La mostra consiste in una serie di dodici sculture, All About Love, modellate a partire dalla compagna di Marc Quinn (Londra, 1964), la ballerina e cantante Jenny Bastet. Volutamente frammentarie, le opere effigiano il corpo della modella riprodotto con autoptica precisione, stretto tra due braccia maschili; queste ultime sono quelle di Quinn stesso, il tutto, come da tradizione per l’artista, riprodotto con dovizia iperrealistica. Sospeso in uno stato di movimento e quiete insieme, irto su piedistalli sorretti da casse di legno, ciascun gruppo ha cromie dal bianco al grigio-viola: perfetto per echeggiare i marmi di Soane, oltre al grigio pallido d’età georgiana tra le sale del museo. Gli spettatori dell’autopsia, ora, siamo noi.

All About Love, Heaven, 2016–17. Courtesy e © Marc Quinn Studio. Courtesy Sir John Soane's Museum, Londra

All About Love, Heaven, 2016–17. Courtesy e © Marc Quinn Studio. Courtesy Sir John Soane’s Museum, Londra

CORPI DISABILI, TRANS, RITRATTI COL SANGUE. E ORA?

Nome della generazione degli Young British Artists, Quinn è noto per aver rielaborato canoni estetici duri a morire. Alison Lapper Pregnant (2000) riproduce le sembianze di una donna focomelica incinta; Buck & Allanah (2009) è un gruppo creato a partire da due modelli trans, effigi di corpi non convenzionali, rilucenti di bronzo smaltato. Self, un autoritratto, realizzato con cinque litri del sangue stesso dell’autore (1991, in corso) è conservato, precariamente, in una cella di silicone congelato.
Persi tra sculture antiche, in un horror vacui caro a Soane, ai collezionisti rinascimentali, e pare anche a Quinn stesso, il cui studio è popolato dai più svariati oggetti, resta forse una certezza: la rovina ha sempre il suo fascino indiscreto. Ma osservando le sculture di uno dei bad boy dell’arte inglese, sorge solo un dubbio: Quinn, dove hai perso la tua classica spudoratezza?

Elio Ticca

Londra // fino al 23 settembre 2017
Marc Quinn: Drawn from Life
SIR JOHN SOANE’S MUSEUM
13 Lincoln’s Inn Fields
www.soane.org

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Elio Ticca

Elio Ticca

Nato a Nuoro nel 1988, si laurea allo IUAV di Venezia in arti visive e dello spettacolo. È in partenza per il Regno Unito per approfondire i propri studi in storia dell'arte alla University of Leeds, attratto dalle connessioni fra…

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