Silvia Mei, artista sarda classe 1985, trasferitasi a Milano per completare gli studi all’Accademia di Brera, delinea gli abitanti dei suoi dipinti con un segno netto. Stratificazioni di colore creano una superficie materica, che invoglia lo spettatore a toccarla, e generano una riflessione sul tempo: come possono diverse fasi del passato intrecciarsi a formare il presente? Il tempo modella e a volte cancella la materia; così Silvia Mei ritorna e interviene su alcune delle sue opere, rendendo viva la pittura. Di piccolo e medio formato, gli ultimi lavori della Mei presentano figure inquietanti e attraenti, che invitano l’osservatore ad avvicinarsi, nel tentativo di scoprire quale mistero celino dietro le proprie maschere. Alcuni dei personaggi antropomorfi ci guardano dalle loro narici. Che si possa sentire anche con altri sensi rispetto a quelli tradizionali?
– Marinica Digennaro