Autunno a Roma. Tante super mostre in apertura a fine ottobre

Dalla Galleria Borghese al Museo delle Civiltà, passando per la Galleria Nazionale, il MAXXI e la Fondazione Nicola Del Roscio, ecco cosa non perdersi nella capitale negli ultimi mesi del 2022

Un autunno di mostre a Roma, tra mini-festival, riaperture, premiazioni e allestimenti in grande stile. Dall’archeologia alla contemporaneità, guardando all’Italia e all’estero, la capitale offre dalla fine di ottobre esposizioni per tutte le età. Coinvolti sono i musei, come la Galleria Borghese, il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, la Galleria Nazionale e il rinato Museo della Civiltà, ma anche le istituzioni private, come la Fondazione Del Roscio. Tra collettive e retrospettive si prospettano mesi interessanti: vediamo le iniziative nel dettaglio.

Giulia Giaume

LA GRANDE MOSTRA ALLA GALLERIA BORGHESE

Antonio Tempesta, La presa di Gerusalemme, olio su pietra paesina, 24 x 37 cm, Galleria Borghese, Roma

Antonio Tempesta, La presa di Gerusalemme, olio su pietra paesina, 24 x 37 cm, Galleria Borghese, Roma

Apre alla Galleria Borghese, dal 25 ottobre 2022 al 29 gennaio 2023, la mostra Meraviglia senza tempo. Pittura su pietra a Roma tra Cinquencento e Seicento, a cura di Francesca Cappelletti e Patrizia Cavazzini. Con oltre 60 opere provenienti da musei italiani e stranieri e da importanti collezioni private, l’esposizione racconta la storia della collezione di pittura su pietra raccolta da Scipione Borghese nei primi tre decenni del Seicento, inserendosi in un percorso di ricerca iniziato l’anno scorso con l’approfondimento del tema della natura e del paesaggio all’interno della collezione della Galleria.

LA RIAPERTURA DEL MUSEO DELLE CIVILTÀ

Archeofest

Archeofest

Anche in vista dell’atteso riallestimento, fissato al prossimo 26 ottobre, al Museo delle Civiltà di Roma si tiene il weekend del 22 e del 23 ottobre l’Archeofest, il festival di Archeologia sperimentale ideato e organizzato dall’Associazione Culturale Paleoes-EXTAD in partenariato con il Consiglio d’Europa. L’obiettivo è quello di far riconoscere la ricerca, l’approfondimento e la divulgazione delle antiche tecnologie, dalla Preistoria alle società moderne, come valori culturali comunitari, per un processo di riappropriazione dell’eredità culturale. Una buona occasione, insomma, per anticipare la riapertura di una delle più importanti collezioni nazionali, i cui 150mila reperti e opere sono finalmente restituita al pubblico dopo 30 anni. L’istituzione da 80mila metri quadri, nel cuore del quartiere EUR, è un “museo di musei”, che comprende il Museo delle arti e tradizioni popolari, il Museo preistorico etnografico, il Museo di arte orientale e le collezioni dell’ex Museo Coloniale e dell’Ispra. Stando al neodirettore Andrea Viliani, intervistato da Artribune qualche mese fa, il Museo delle Civiltà “non sarà più suddiviso e frammentato in singole istituzioni museali indipendenti, ma unito e congiunto in nuclei collezionistici, archivistici e di ricerca fra loro interdipendenti, e soprattutto non sarà più solo un museo”.

www.museocivilta.cultura.gov.it/

IL MAXXI BULGARI PRIZE

MAXXI Bulgari Prize 2022

MAXXI Bulgari Prize 2022

In autunno si conclude anche la terza edizione del Premio MAXXI Bulgari, progetto di sostegno e promozione dei giovani artisti nato dalla collaborazione tra il museo romano e la maison di lusso, aperta lo scorso giugno con una mostra curata da Giulia Ferracci. I tre finalisti di quest’anno, Alessandra Ferrini (Firenze 1984), Silvia Rosi (Scandiano – RE 1992) e Namsal Siedlecki (Greenfield USA 1986), sono stati scelti tra una rosa di artisti da una giuria internazionale composta da Hoor Al Qasimi, presidente e direttore dell’emiratina Sharjah Art Foundation, Chiara Parisi, direttrice del Pompidou-Metz, Dirk Snauwaert, direttore del WIELS Contemporary Art Center di Bruxelles, Hou Hanru, direttore artistico del MAXXI, e Bartolomeo Pietromarchi, direttore di MAXXI Arte. L’opera vincitrice sarà annunciata al museo romano martedì 25 ottobre alle 19, dopo un talk nella galleria 5, per poi essere acquisita.

https://www.maxxi.art/

LA MOSTRA HOT SPOT ALLA GALLERIA NAZIONALE

Glenda Léon, Magical Found Object n.5, 2005 - 2022

Glenda Léon, Magical Found Object n.5, 2005 – 2022

La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea presenta, dal 24 ottobre 2022 al 26 febbraio 2023, la mostra collettiva Hot Spot a cura di Gerardo Mosquera. L’esposizione deve il titolo dall’omonima opera di Mona Hatoum del 2009, una grande installazione in ferro e neon che raffigura la Terra sotto una luce rossa. La mostra, pensata appositamente per gli spazi della Galleria, presenta opere di artisti da tutto il mondo e di diverse generazioni: sono Ida Applebroog, John Baldessari, Renata Boero, Johanna Calle, Pier Paolo Calzolari, Alex Cerveny, Sandra Cinto, Jonathas de Andrade, Mona Hatoum, Ayrson Heráclito, Ibeyi, Chris Jordan, Juree Kim, Glenda León, Ange Leccia, Cristina Lucas, Cecylia Malik, Gideon Mendel, Raquel Paiewonsky, Michelangelo Pistoletto, Alejandro Prieto, Davide Rivalta, Andrea Santarlasci, Allan Sekula, Daphne Wright, Rachel Youn, e Luiz Zerbini. Tutti i lavori esposti approfondiscono la complessità del nostro tempo proponendo una sorta di “attivismo estetico” che vuole stimolare nei visitatori una riflessione e sensibilizzare al cambiamento climatico.

https://lagallerianazionale.com/

PAUL THEK ALLA FONDAZIONE NICOLA DEL ROSCIO

Paul Thek, Untitled #75, 1964, Estate of George Paul Thek, Courtesy Alexander and Bonin, New York

Paul Thek, Untitled #75, 1964, Estate of George Paul Thek, Courtesy Alexander and Bonin, New York

Alla Fondazione Nicola Del Roscio si tiene, dal 28 ottobre 2022 al 28 gennaio 2023, un progetto espositivo dedicato a una figura fondamentale della storia dell’arte contemporanea, l’americano Paul Thek (New York, 1933-1988). La mostra Paul Thek. Italian Hours, a cura di Peter Benson Miller, nasce dalla collaborazione tra la Fondazione, il Watermill Center, Alexander & Bonin e l’Estate di George Paul Thek, e scaturisce da una serie di studi recenti sul rapporto tra Thek e l’Italia e sull’impatto che il Paese ha avuto sul suo innovativo lavoro. L’esposizione presenta il lavoro dell’artista in Italia per la prima volta dopo il 1995, riunendo una selezione di dipinti, disegni e sculture – incluso ciò che resta della sua opera più celebre, oggi perduta, The Tomb –, realizzati sulla scorta delle esperienze a Roma, in Sicilia e sull’isola di Ponza tra gli anni Sessanta e Settanta.

www.fondazionenicoladelroscio.it/

PIER PAOLO PASOLINI. TUTTO È SANTO

Pier Paolo Pasolini, Tutto è santo

Pier Paolo Pasolini, Tutto è santo

Dal 19 ottobre 2022 al 26 febbraio 2023, in occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922 – Roma, 2 novembre 1975), l’Azienda Speciale Palaexpo di Roma, le Gallerie Nazionali di Arte Antica e il MAXXI celebrano la figura del regista, scrittore e artista con il progetto espositivo coordinato e condiviso, articolato in tre mostre, Pier Paolo Pasolini. TUTTO È SANTO. Il progetto concepito e curato collettivamente da Michele Di Monte, Giulia Ferracci, Giuseppe Garrera, Flaminia Gennari Santori, Hou Hanru, Cesare Pietroiusti, Bartolomeo Pietromarchi e Clara Tosi Pamphili, ha come punto di partenza il tema della corporeità e intreccia media, opere originali e documenti di archivio secondo tre direttrici autonome, specifiche per ogni sede, ma concepite per potersi integrare e sollecitare riflessioni inedite sulla produzione e sull’influenza culturale pasoliniana. Il titolo comune è ispirato alla frase pronunciata da Chirone nel film Medea (1969), a evocare la misteriosa sacralità del mondo arcaico del sottoproletariato, senza classi né appartenenze ideologiche, in opposizione a quello moderno, ordinato secondo principi razionali, laici, borghesi.

VIRGINIA WOOLF A PALAZZO ALTEMPS

Museo Nazionale Romano – Palazzo Altemps la mostra “Virginia Woolf e Bloomsbury. Inventing Life

Museo Nazionale Romano – Palazzo Altemps la mostra “Virginia Woolf e Bloomsbury. Inventing Life

Dal 26 ottobre 2022 al 12 febbraio 2023 arriva al Museo Nazionale Romano – Palazzo Altemps la mostra Virginia Woolf e Bloomsbury. Inventing Life, prima esposizione in Italia che celebra lo spirito che animò il gruppo Bloomsbury, coacervo di scrittori, intellettuali, filosofi e artisti inglesi della prima metà del XX secolo. Ideata e curata da Nadia Fusini in collaborazione con Luca Scarlini, la mostra narra di questo grande sodalizio intellettuale attraverso libri, parole, dipinti, fotografie e oggetti dei protagonisti in cinque sezioni per altrettante stanze di Palazzo Altemps. Il progetto espositivo va anche ad approfondire le tante figure chiave del gruppo, da Leonard Woolf a John Maynard Keynes, fino a Lytton Strachey.

www.museonazionaleromano.beniculturali.it/palazzo-altemps/

LE MOSTRE AL MACRO

Thuraya Al-Baqsami, The Message, 1990, copia xerox della stampa su linoleum

Thuraya Al-Baqsami, The Message, 1990, copia xerox della stampa su linoleum

Al MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma, oltre alla grande personale di Diego Perrone aperta, inaugurano il 28 ottobre quattro nuove mostre: Hanuman Books 1986-1993; readymades belong to everyone® Philippe Thomas declines his identity; Fatima Al Qadiri – Isekai; e Åbäke – Deep Publishing. Con Hanuman Books 1986-1993 il museo racconta la storia della casa editrice fondata nel 1986 dall’artista Francesco Clemente e dall’editor e curatore Raymond Foye, in una mostra che insieme al racconto della vita della casa editrice presenta l’intero catalogo delle pubblicazioni, un’intervista con i due fondatori e una selezione di materiali di archivio. La mostra readymades belong to everyone® Philippe Thomas declines his identity – con opere di Christopher D’Arcangelo, Claire Fontaine, The Office of Fend, Fitzgibbon, Holzer, Nadin, Prince & Winters – è la prima esposizione approfondita che un’istituzione italiana dedica alla figura di Philippe Thomas (1951-1995), e alla ricerca sul concetto di autorialità dell’artista francese, confluita nell’agenzia da lui fondata, readymades belong to everyone®. Poi la compositrice e artista del Kuwait Fatima Al Qadiri (1981) presenta la sua sperimentazione sonora con Isekai: la sala per l’ascolto del museo offre un percorso attraverso la sua produzione che sfugge ai generi e alle definizioni, dagli esordi alle collaborazioni con il cinema, inclusa la colonna sonora del lungometraggio del 2019 Mati Diop Atlantique. L’ultima mostra, dedicata al graphic design, coinvolge il collettivo transdisciplinare Åbäke, fondato a Londra nel 2000, in Deep Publishing, un riferimento alla metodologia editoriale che il collettivo ha sviluppato nel corso di vent’anni di attività per lavorare con artisti, editori, scrittori, danzatori e curatori.

www.museomacro.it/it/

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Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

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